Attentato del mercato di Netanya

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Attentato del mercato di Netanya
attentato
Tipoattacco suicida
Data19 maggio 2002
LuogoNetanya, Israele
StatoBandiera d'Israele Israele
Coordinate32°19′46.19″N 34°51′34.6″E / 32.329496°N 34.859612°E32.329496; 34.859612
ResponsabiliHamas e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina rivendicarono l'attentato
Conseguenze
Morti3 (e un attentatore suicida)
Feriti56-59

L'attentato del mercato di Netanya fu un attentato suicida palestinese avvenuto il 19 maggio 2002 all'ingresso del principale mercato all'aperto di frutta e verdura di Netanya, in Israele. Il luogo dell'attacco venne scelto in modo da causare il maggior numero di vittime. Tre persone furono uccise nell'attacco e 56-59 rimasero ferite.[1][2][3]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

La città di Netanya è stata un obiettivo frequente degli attentatori suicidi palestinesi. Un precedente attentato il 27 marzo 2002 all'hotel Park di Netanya uccise 29 persone durante il Seder pasquale ebraico e innescò l'Operazione Scudo difensivo, un'offensiva militare israeliana in Cisgiordania.[4]

L'attentato[modifica | modifica wikitesto]

Domenica 19 maggio 2002, durante le ore pomeridiane, un attentatore suicida palestinese travestito da soldato dell'esercito israeliano riuscì a passare attraverso diversi posti di blocco della polizia[5] con l'aiuto di una collaboratrice.[6] L'attentatore suicida indossava una cintura esplosiva nascosta sotto i vestiti, piena di chiodi e bulloni,[4] e fece esplodere l'ordigno all'ingresso del mercato aperto principale di Netanya.[7] L'esplosione uccise tre civili e ferì 56 persone, di cui almeno 10 gravemente.[1][2]

Sia Hamas che il FPLP rivendicarono l'attacco.[1] Secondo alcune fonti sarebbe stato effettuato dalle Brigate Abu Ali Mustafa del FPLP.[8]

Il FPLP affermò che lo scopo dell'attacco era quello di protestare contro la detenzione del leader del gruppo, Ahmad Sa'dat, da parte dell'Autorità Palestinese in connessione con l'assassinio del FPLP del ministro del turismo israeliano Rehavam Ze'evi.[9]

Vittime[10][modifica | modifica wikitesto]

  • Arkady Vieselman, 39 anni, di Netanya;
  • Victor Tatrinov, 62 anni, di Netanya;
  • Yosef Haviv, 70 anni, di Netanya.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Furono intentate azioni legali contro Arab Bank, NatWest e Crédit Lyonnais per aver incanalato denaro ad Hamas.[11]

In risposta all'attacco, le forze dell'esercito israeliano condussero diverse attività operative nelle città di Tulkarm e Ramallah in Cisgiordania per un periodo relativamente breve durante la tarda domenica, sebbene non vi furono rilevanti ritorsioni israeliane per l'attentato al mercato di Netanya.[12]

Dopo l'attacco, l'establishment della difesa israeliana dichiarò che l'attacco sarebbe stato ordinato dal capo del FPLP Ahmed Sa'dat dalla sua cella nella prigione di Gerico gestita dall'Autorità Palestinese, sotto la supervisione degli Stati Uniti e del Regno Unito.[13][14] Avrebbe anche scoperto che l'attentatore suicida sarebbe riuscito a raggiungere il mercato di Netanya con l'assistenza di un'altra persona che lo ha portato lì.[1]

Successivamente venne rivelato che l'autista era Adel Adnan Mahmoud Jumaa, un residente di Taybeh, che ammise di aver portato l'attentatore suicida e una collaboratrice a Netanya. La donna era Da'a Jiusi, una studentessa palestinese di 21 anni della città palestinese di Tulkarem che in seguito confessò di essere stata invitata ad accompagnare l'attentatore suicida per fornire copertura come coppia dall'aspetto innocente.[3][6]

Il 30 giugno 2003 un tribunale militare israeliano condannò Da'a Jiusi a tre ergastoli addizionati a più 30 anni di prigione. Jiusi è stato condannato per aver portato un attentatore suicida a esplodere in un mercato civile.[15] Un altro uomo, Alam Kabi di Nablus, fu condannato nel 2004 a nove ergastoli, per aver inviato l'attentatore suicida che aveva perpetrato l'attentato al mercato di Netanya, insieme a diversi altri attacchi.[16]

Il 18 ottobre 2011 Jiwasi Ziyad Dawa'a, originariamente condannato a 3 ergastoli, venne rilasciato in Cisgiordania come parte dello scambio di prigionieri di Gilad Shalit tra Israele e Hamas.[17]

Reazioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Bandiera d'IsraeleIsraele: subito dopo l'attacco a Netanya, i funzionari israeliani affermarono che era improbabile che il governo israeliano avviasse un'ampia operazione militare per rappresaglia all'attacco terroristico. Affermarono che le forze militari israeliane avrebbero continuato a effettuare incursioni mirate contro militanti palestinesi armati;[18]
  • Bandiera della PalestinaAutorità Nazionale Palestinese: i funzionari dell'Anp rilasciarono una dichiarazione in cui dichiaravano "la piena condanna per l'attacco terroristico che ha preso di mira i civili israeliani";[7]
  • Bandiera degli Stati UnitiStati Uniti: L'allora vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney invitò Yasser Arafat a contrastare i gruppi armati militanti palestinesi, ma aggiunse che "c'è chiaramente una classe di attentati che non può frenare". Cheney affermò anche che gli Stati Uniti intendevano inviare l'allora direttore della CIA George Tenet nella regione per assistere le forze di sicurezza di Arafat nel contrastare le organizzazioni militanti.[19][20]
  • Bandiera del Regno UnitoRegno Unito: il portavoce del ministero degli Esteri britannico dichiarò che il Regno Unito aveva chiesto a Israele di fornire prove che Ahmed Saadat, il leader del FPLP, abbia dato il via libera per l'attentato al mercato di Netanya mentre detenuto da guardie britanniche e americane nella città di Gerico in Cisgiordania.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (HE) שלושה הרוגים בפיגוע בשוק בנתניה, in Ynet. URL consultato il 2 maggio 2021.
  2. ^ a b CNN - Breaking News, Latest News and Videos, su CNN. URL consultato il 2 maggio 2021.
  3. ^ a b (HE) מתאבדת נתפסה במעבר ארז בדרך ל"סורוקה", su ynet, 20 giugno 2005. URL consultato il 2 maggio 2021.
  4. ^ a b Nail bomber kills three in Israeli market. By Inigo Gilmore. The Telegraph (UK). 20 maggio 2002.
  5. ^ Content no longer available, su nl.newsbank.com. URL consultato il 2 maggio 2021.
  6. ^ a b mfa.gov.il, http://www.mfa.gov.il/MFA/MFAArchive/2000_2009/2003/1/The%20Role%20of%20Palestinian%20Women%20in%20Suicide%20Terrorism. URL consultato il 2 maggio 2021.
  7. ^ a b (EN) Palestinians condemn bombing, 20 maggio 2002. URL consultato il 2 maggio 2021.
  8. ^ (EN) Stephen Sloan e Sean K. Anderson, Historical Dictionary of Terrorism, Scarecrow Press, 3 agosto 2009, ISBN 978-0-8108-6311-8. URL consultato il 2 maggio 2021.
  9. ^ Journal of Palestine Studies, Vol. 32, no. 1 (Autumn 2002), pag. 171.
  10. ^ אתר לזכר האזרחים חללי פעולות האיבה, su web.archive.org, 21 marzo 2012. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2012).
  11. ^ (EN) Julia Preston, Hurt by Hamas, Americans Sue Banks in U.S., in The New York Times, 15 aprile 2006. URL consultato il 2 maggio 2021.
  12. ^ Suicide bomber kills himself day after attack killed four - Taipei Times, su taipeitimes.com, 21 maggio 2002. URL consultato il 2 maggio 2021.
  13. ^ USATODAY.com - Israel blames suicide bombing on prisoner, su usatoday30.usatoday.com. URL consultato il 2 maggio 2021.
  14. ^ (EN) Jailed Palestinian 'planned attack', 20 maggio 2002. URL consultato il 2 maggio 2021.
  15. ^ וואלה!, su web.archive.org, 19 marzo 2012. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2012).
  16. ^ (EN) Palestinians: 2 people killed, 18 hurt in IDF operation in Gaza, su Haaretz.com. URL consultato il 2 maggio 2021.
  17. ^ (HE) שירות בתי הסוהר, su GOV.IL. URL consultato il 2 maggio 2021.
  18. ^ Israeli Market Bombed; At Least 3 Killed In Suicide Attack, su pqasb.pqarchiver.com. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
  19. ^ a b pbs.org, https://web.archive.org/web/20050205082242/http://www.pbs.org/newshour/updates/mideast_05-20-02.html. URL consultato il 2 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2005).
  20. ^ articles.baltimoresun.com, http://articles.baltimoresun.com/2002-05-20/news/0205200024_1_israeli-soldier-palestinian-west-bank.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]