Accoltellamento della sinagoga di Tel Aviv del 2015

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Accoltellamento della sinagoga di Tel Aviv del 2015
attentato
Tipoaccoltellamento
Data19 novembre 2015
LuogoDerekh Ben-Zvi 84, Kiryat Shalom, Tel Aviv, Israele
StatoBandiera d'Israele Israele
Coordinate32°02′28.62″N 34°46′18.74″E / 32.041282°N 34.771873°E32.041282; 34.771873
ResponsabiliRaid Halil bin Mahmoud ("lupo solitario")
Conseguenze
Morti2
Feriti1

Il 19 novembre 2015, un attentatore si avvicinò all'ingresso di una sinagoga di Tel Aviv durante la preghiera e accoltellò e uccise 2 fedeli. L'aggressore venne arrestato.[1]

L'attentato[modifica | modifica wikitesto]

L'attentatore si avvicinò all'ingresso della sala di preghiera informale situata in un edificio a sud di Tel Aviv durante le preghiere pomeridiane.[2] I fedeli all'interno della sinagoga si resero conto dell'attentato quando un uomo coperto di sangue entrò barcollando nella stanza e qualcuno gridò: "C'è un terrorista". Alcuni fedeli assistettero il ferito mentre altri si precipitarono a chiudere la porta, appoggiandosi ad essa per impedire all'aggressore di entrare. Quando il terrorista smise di tentare di spingere la porta aperta, si precipitarono fuori con armi di fortuna per cercare di bloccarlo.[3]

Contesto[modifica | modifica wikitesto]

Questo attacco scioccò Israele, arrivando dopo un periodo di calma, senza attacchi terroristici.[4] Secondo l'organizzazione non governativa ebraica ADL, fu "il giorno più sanguinoso in Israele dall'inizio dell'ultimo ciclo di violenze palestinesi a settembre".[5]

Questo fu il primo attacco effettuato da un palestinese che aveva superato con successo il processo di controllo di sicurezza e che aveva ottenuto un permesso per lavorare in Israele.[4]

Impatto[modifica | modifica wikitesto]

Il Coordinatore delle attività governative nei Territori di Israele rispose sospendendo 1.200 permessi di ingresso in Israele, per i palestinesi dell'area di Hebron.[6][7][8]

Vittime[9][10][11][12][modifica | modifica wikitesto]

  • Aharon Yesiab (Yesayev), 32 anni;
  • Reuven Aviram, 51 anni.

Attentatore[modifica | modifica wikitesto]

L'attentatore, Raid Halil bin Mahmoud, 36 anni, padre di 5 figli, fu arrestato e identificato come arabo della città di Dura.[7] Di recente gli era stato concesso un permesso per lavorare in un ristorante di Tel Aviv, ma disse alle autorità che il suo scopo nell'ottenere il permesso era quello di uccidere gli ebrei.[2][3][10] All'attentatore era stato concesso il permesso di lavoro che gli permetteva di entrare in Israele solo 4 giorni prima di commettere l'attentato.[7] L'aggressore fu incriminato per omicidio il 13 dicembre 2015.[12]

Reazioni[modifica | modifica wikitesto]

Hamas dichiarò: "Accogliamo con favore l'eroica operazione a Tel Aviv che ha ucciso due persone... Chiediamo ai palestinesi di continuare tali attività".[3]

La madre dell'attentatore dichiarò: "Mio figlio è motivo di orgoglio per Hebron e per la Palestina".[13]

Il governo israeliano demolì la casa dell'attentatore in Cisgiordania in risposta all'attentato.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Edward Mickolus, Terrorism, 2013-2015: A Worldwide Chronology, McFarland, 4 agosto 2016, ISBN 978-1-4766-2589-8. URL consultato il 10 agosto 2021.
  2. ^ a b (EN) Jack Moore On 11/19/15 at 9:40 AM EST, Two Israelis Killed in Tel Aviv Stabbing Attack Outside Synagogue, su Newsweek, 19 novembre 2015. URL consultato il 10 agosto 2021.
  3. ^ a b c (EN) Yaron Steinbuch, American teen among 5 killed in Palestinian terror attacks, su New York Post, 19 novembre 2015. URL consultato il 10 agosto 2021.
  4. ^ a b (EN) Joshua Davidovich, The storm after the calm, su timesofisrael.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  5. ^ (EN) ADL: American terror victim perished on 'bloodiest day since violence began', su The Jerusalem Post | JPost.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  6. ^ (EN) Israel suspends 1,200 Palestinian entry permits in wake of deadly Tel Aviv terror attack, su Haaretz.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  7. ^ a b c (EN) T. O. I. staff, Stuart Winer, Israel freezes hundreds of Palestinian entry permits, su timesofisrael.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  8. ^ (EN) Mark Weiss in Jerusalem, Israel suspends entry permits for Palestinian labourers, su The Irish Times. URL consultato il 10 agosto 2021.
  9. ^ (EN) US yeshiva student among 5 dead in Palestinian terror attacks, su Jewish Telegraphic Agency, 19 novembre 2015. URL consultato il 10 agosto 2021.
  10. ^ a b foxnews.com, http://www.foxnews.com/world/2015/11/19/at-least-5-dead-in-west-bank-and-tel-aviv-terrorist-attacks/.
  11. ^ (EN) 5 killed, several wounded in Tel Aviv, West Bank terror attacks, su Haaretz.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  12. ^ a b (EN) T. O. I. staff, Suspect in Tel Aviv terror attack indicted for murder, su timesofisrael.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  13. ^ (EN) Stuart Winer, Tel Aviv terrorist’s mother ‘proud’ of her son’s actions, su timesofisrael.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  14. ^ (EN) The Associated Press | Posted- Feb. 23, 2016 at 5:20 A.m, Israeli military demolishes homes of 2 Palestinian attackers, su ksl.com. URL consultato il 10 agosto 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]