Sursum corda (Elgar)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Sursum corda
Navata della Cattedrale di Worcester
CompositoreEdward Elgar
Tipo di composizioneMusica religiosa
Numero d'opera11
Epoca di composizione1894
Prima esecuzione9 aprile 1894
Cattedrale di Worcester
Pubblicazione1901, Magonza: B. Schott's Söhne
DedicaH. Dyke Acland
Durata media10 min.

Sursum corda, Op. 11 è un'opera musicale del compositore inglese Edward Elgar per archi, ottoni, timpani e organo, composta nel 1894.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il compositore dedicò l'opera al suo amico Henry Dyke Acland (1850-1936), un violoncellista dilettante che era suo compagno di golf, direttore della Worcester Old Bank di Malvern e figlio di Henry Acland.[1][2][3]

La prima esecuzione avvenne nella Cattedrale di Worcester il 9 aprile 1894, sotto la bacchetta di Hugh Blair, organista della cattedrale. Il compositore era assente da questa esecuzione per un problema di salute.[1][4][5] La sua prima esecuzione a Londra ebbe luogo ad un Concerto Promenade alla Queen's Hall il 21 settembre 1901.

Il titolo si traduce dal latino e si legge "Levate in alto i vostri cuori".

Strumentazione[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro è orchestrato per archi, 2 trombe in si bemolle, 4 corni in fa, 3 tromboni, tuba, timpani e organo.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Adagio solenne in si bemolle maggiore, tempo di 2/4.

Il lavoro inizia con un attacco in si bemolle degli ottoni. Gli archi espongono il tema principale mostrato nel brano 1.

Brano 1


\relative c' \new Staff \with { \remove "Time_signature_engraver" } {
 \key bes \major \time 2/4 \partial 8.
  bes16\p \< ^\markup \italic sonore ( c d\!) f4~^\markup \italic ten. f16 f\<( g a\!)
  \acciaccatura f8 f'4~ f16 es( d c) g4. es16.->( d32) d4( c16) c\<( d es\!)
}

Dopo il culmine, la musica si calma. Un nuovo materiale musicale viene fornito nel dialogo tra l'organo e gli archi in seguito all'attacco in si bemolle.

Brano 2


\relative c' \new Staff \with { \remove "Time_signature_engraver" } {
 \key bes \major \time 2/4 \tempo "Poco più mosso."
  <<
   {
    <d' bes d,>8.\mf ^\markup (Org) ( <c a>16 <bes g> <a fis> d, <fis c>) s2
    <f' d f,>8. ^\markup (Org) ( <es bes~>16 <d bes> <c f,~> f, <a c>)
   }
   \\
   { s2 \voiceOne \acciaccatura d,8 d'8.\sf ^\markup (Vn) ( c16) bes\>( a) d,( es\!) s2 }
  >>
}

Il secondo culmine, sviluppato dal brano 2, è seguito dalla ricomparsa del brano 1. La chiamata degli ottoni indica la fine del culmine finale e la coda, usando il brano 1 e altro materiale, concludendo il lavoro con un appagante sonorità tutti.

Un'esecuzione di questo lavoro richiede mediamente circa 10 minuti.[5]

Trascrizioni[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è stata trascritta per la banda da concerto da Bruce Houseknecht. Questa versione per banda fu pubblicata nel 1967 da Carl Fischer, Inc.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Kennedy, p.342
  2. ^ Moore, p.177
  3. ^ Moore, p.225
  4. ^ Moore, p.179
  5. ^ a b Lewis Foreman, Elgar: The Kingdom (PDF), Colchester, England, Chandos Records, 1989. URL consultato il 2 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENn90723815
  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Musica classica