Submarines

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Submarines
Musica
CompositoreEdward Elgar
Tipo di composizioneCanzone
Epoca di composizione1917
Prima esecuzione1917
Pubblicazione
  • 1915 Rudyard Kipling
  • 1917 London: Enoch & Sons
Organico
  • 4 baritoni
  • 1 voce media solista
  • coro all'unisono
Testo inglese
Titolo originaleTin Fish
AutoreRudyard Kipling

Submarines è una poesia scritta da Rudyard Kipling (1865-1936) e messa in musica dal compositore inglese Edward Elgar nel 1917, come terza di un ciclo di quattro canzoni legate alla guerra su argomenti nautici, per il quale scelse il titolo The Fringes of the Fleet (Le frange della flotta).[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Come le altre del ciclo è intesa per quattro voci di baritono. Era scritta in origine con accompagnamento orchestrale, ma fu in seguito pubblicata per voce e pianoforte.

Il compositore non chiarisce quali sezioni della canzone debbano essere cantate dai solisti o dal coro.

La poesia era stata intitolata da Kipling Tin Fish.

The Fringes of the Fleet[modifica | modifica wikitesto]

Il libro di Kipling Sea Warfare (1916) ripubblicò The Fringes of the Fleet (1915) e comprese una sezione, Tales of "The Trade", sul servizio dei sottomarini. Conteneva una poesia intitolata "The Trade" che inizia:

(EN)

«They bear, in place of classic names,

Letters and numbers on their skin.

They play their grisly blindfold games

In little boxes made of tin.[2]»
(IT)

«Hanno, al posto dei nomi classici,

Lettere e numeri sulla pelle.

Giocano i loro orribili giochi con la benda

In piccole scatole di latta.»

Versi[modifica | modifica wikitesto]

(EN)

«The ships destroy us above

And ensnare us beneath.

We arise, we lie down, and we move

In the belly of Death.

The ships have a thousand eyes

To mark where we come...

But the mirth of a seaport dies

When our blow gets home[3]»
(IT)

«Le navi ci distruggono sopra

E ci intrappolano sotto.

Ci alziamo, ci sdraiamo e ci muoviamo

Nel ventre della morte.

Le navi hanno mille occhi

Per marcare da dove veniamo...

Ma l'allegria di un porto muore

Quando la nostra esplosione arriva a a casa»

Nell'ambientazione musicale la prima strofa viene ripetuta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Michael Kennedy, Portrait of Elgar, Third, Oxford University Press, 1987, p. 354, ISBN 0-19-284017-7.
    «1917 Vocal: The Fringes of the Fleet (R. Kipling), four songs for four baritones and orchestra. 1. The Lowestoft Boat; 2. Fate's Discourtesy; 3. Submarines; 4. The Sweepers.»
  2. ^ Rudyard Kipling, Rudyard Kipling's Verse, Definitive, Garden City, NY, Doubleday, 1940, pp. 650-651, OCLC 225762741.
  3. ^ Rudyard Kipling, Rudyard Kipling's Verse, Definitive, Garden City, NY, Doubleday, 1940, p. 651, OCLC 225762741.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica