Sh2-161

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Sh2-161
Regione H II
Sh2-161
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCassiopea
Ascensione retta23h 15m 29s[1]
Declinazione+61° 51′ 43″[1]
Coordinate galattichel = 111,8; b = +01,1[1]
Distanza9130 (Sh2-161B) a.l.
(2800 (Sh2-161B) pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)44' x 44'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Galassia di appartenenzaVia Lattea
Dimensioni146 (Sh2-161B) a.l.
(44,8 (Sh2-161B) pc)
Caratteristiche rilevanticomposta da Sh2-161A e Sh2-161B
Mappa di localizzazione
Sh2-161
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 23h 15m 29s, +61° 51′ 43″

Sh2-161 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Cassiopea; si trova sul Braccio di Perseo ed è composta da due nebulose distinte: Sh2-161A, di cui si ignorano la gran parte dei parametri, e Sh2-161B, direttamente connessa con altre nebulose circostanti, come NGC 7538 e Sh2-159, situate nella stessa regione della grande associazione OB Cassiopeia OB2.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa della regione di Cas OB2, con in evidenza Sh2-161.

Sh2-161 è visibile nella parte più occidentale della costellazione, sul confine con Cefeo, 0,5° a nordest della nebulosa NGC 7635 e circa 1° a ovest dell'ammasso aperto M52. Non è facilmente osservabile otticamente, pertanto né un binocolo né un telescopio amatoriale sono in grado di mostrarla; può essere ripresa nelle fotografie a lunga posa, in cui appare come una vasta e tenue nebulosità diffusa, con delle regioni più luminose al centro e un grande arco in direzione nord. Lo sfondo è ricchissimo di campi stellari, su cui spicca, in direzione sudovest, l'ammasso aperto NGC 7510, ben osservabile anche con un binocolo.

Cefeo e Cassiopea sono due costellazioni caratteristiche dei cieli autunnali boreali; la regione celeste in cui si trova il sistema nebuloso raggiunge la massima altezza sull'orizzonte nel cielo serale nei mesi compresi fra ottobre e dicembre. La declinazione fortemente settentrionale fa sì che sia facilmente osservabile solo dalle regioni dell'emisfero boreale, dove per altro si presenta circumpolare da gran parte delle sue latitudini; dall'emisfero australe la sua visibilità è limitata alle sole latitudini tropicali e subtropicali ed è visibile sempre piuttosto bassa sull'orizzonte nord.[2]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un complesso formato in realtà da due nebulose ben distinte, come si evince dalla misurazione della velocità radiale; Sh2-161A è la regione meno conosciuta, sebbene sia stata indicata alla stessa distanza delle nebulose circostanti, come Sh2-159 e NGC 7538, ossia a una distanza di circa 2800 parsec (circa 9100 anni luce).[3] Sh2-161B invece è la nube a cui sono associate fisicamente le due nebulose sopra citate,[4] ed è associata alla grande associazione OB Cas OB2, la più occidentale delle associazioni OB di Cassiopea, che conta cinque stelle massicce di classe O e alcune di classe B.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  2. ^ Una declinazione di 62°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 28°; il che equivale a dire che a nord del 28°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 28°S l'oggetto non sorge mai.
  3. ^ Stark, Antony A.; Brand, Jan, Kinematics of molecular clouds. II - New data on nearby giant molecular clouds, in Astrophysical Journal, Part 1, vol. 339, aprile 1989, pp. 763-771, DOI:10.1086/167334. URL consultato il 25 ottobre 2009.
  4. ^ Read, P. L., H I aperture synthesis observations towards galactic H II regions and molecular clouds. I - NGC 7538 and S 159, in Royal Astronomical Society, Monthly Notices, vol. 192, luglio 1980, pp. 11-32. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  5. ^ Usenko, I. A.; Kovtyukh, V. V.; Klochkova, V. G.; Panchuk, V. E.; Yermakov, S. V., Spectroscopic investigations of classical Cepheids and main-sequence stars in galactic open clusters and associations. I. Association Cas OB2 and the small-amplitude Cepheid SU Cassiopeae, in Astronomy and Astrophysics, vol. 367, marzo 2001, pp. 831-839, DOI:10.1051/0004-6361:20000531. URL consultato l'8 maggio 2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni specifiche[modifica | modifica wikitesto]

Carte celesti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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