Sh2-104

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Sh2-104
Regione H II
Sh2-104
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCigno
Ascensione retta20h 17m 47s[1]
Declinazione+36° 44′ 53″[1]
Coordinate galattichel = 74,7; b = +00,6[1]
Distanza14340[2] a.l.
(4400[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)7' x 7'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe1 2 2[3]
Dimensioni29 a.l.
(9 pc)
Altre designazioni
LBN 195;[1] Avedisova 956
Mappa di localizzazione
Sh2-104
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 20h 17m 47s, +36° 44′ 53″

Sh2-104 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione del Cigno.

Si individua nella parte centro-meridionale della costellazione, circa 4° a SSW della stella Sadr (γ Cygni); il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di giugno e novembre ed è facilitata dalle regioni situate nell'emisfero boreale terrestre.

Si tratta di una regione H II di forma grosso modo circolare con un'area più scura che attraversa la sua regione centro-settentrionale; nella sua direzione si estende un lungo e spesso filamento nebuloso facente parte della grande regione nebulosa di Cygnus X. Nel Catalogo Sharpless si ipotizza una sua appartenenza fisica a questo complesso, mentre gli studi successivi hanno evidenziato che la sua distanza è ben superiore a quella di Cygnus X, aggirandosi attorno ai 4400 parsec (oltre 14300 anni luce);[2] una simile distanza colloca Sh2-104 nelle regioni esterne della Via Lattea, probabilmente in corrispondenza del Braccio di Perseo. La massa della nebulosa è stimata sulle 450 M, mentre la principale fonte della ionizzazione dei gas sarebbe una stella blu di sequenza principale con classe spettrale O6V.[4] L'azione del vento stellare della giovane stella massiccia ionizzante ha generato una bolla in espansione a forma di anello, lungo la quale si osservano quattro grandi condensazioni molecolari, a loro volta suddivise in alcuni densi nuclei. Il centro della nebulosa ospita invece un giovanissimo ammasso aperto ben visibile nella banda dell'infrarosso, dove sono state osservate alcune sorgenti (fra le quali IRAS 20156+3639 e IRAS 20160+3636[5][6]); fra le componenti dell'ammasso vi è almeno una stella massiccia, responsabile della ionizzazione di una regione H II ultracompatta.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 12 dicembre 2011.
  2. ^ a b c Blitz, L.; Fich, M.; Stark, A. A., Catalog of CO radial velocities toward galactic H II regions, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 49, giugno 1982, pp. 183-206, DOI:10.1086/190795. URL consultato il 12 dicembre 2011.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 12 dicembre 2011.
  4. ^ a b Deharveng, L.; Lefloch, B.; Zavagno, A.; Caplan, J.; Whitworth, A. P.; Nadeau, D.; Martín, S., Triggered massive-star formation at the border of the H II Region Sh 104, in Astronomy and Astrophysics, vol. 408, settembre 2003, pp. L25-L28, DOI:10.1051/0004-6361:20031157. URL consultato il 12 dicembre 2011.
  5. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 12 dicembre 2011.
  6. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 12 dicembre 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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