Gum 19

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Gum 19
Regione H II
Gum 19 (ESO)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneVele
Ascensione retta08h 56m 28s[1]
Declinazione-43° 05′ 58″[1]
Coordinate galattichel = 264,3; b = +01,5[1]
Distanza10100[2] a.l.
(3100[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)2' x 2'[3]
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Dimensioni5,9 a.l.
(1,8 pc)
Altre designazioni
RCW 34[1]
Mappa di localizzazione
Gum 19
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 08h 56m 28s, -43° 05′ 58″

Gum 19, nota anche come RCW 34, è una piccola nebulosa a emissione visibile nella costellazione delle Vele.

Si osserva nella parte nordoccidentale della costellazione, a circa 2° dalla stella Suhail (λ Velorum); appare come una piccola macchia di forma triangolare e può essere fotografata con l'ausilio di filtri attraverso un telescopio di media potenza. La sua declinazione è fortemente australe; ciò comporta che dalle regioni boreali la sua osservazione sia assai difficoltosa al di fuori dal tropico, mentre a nord del 47°N è sempre invisibile. Dall'emisfero australe invece è osservabile per quasi tutte le notti dell'anno. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale va da dicembre a maggio.

Si tratta di una regione H II di piccole dimensioni posta alla distanza di circa 3100 parsec (10100 anni luce), in una zona inter-braccio posta quindi esternamente rispetto al Braccio di Orione;[2] la responsabile della sua ionizzazione è vdBH 25a, una stella blu di sequenza principale che appare in direzione della nebulosa a riflessione vdBH 25,[4] la quale però essendo posta a circa 700 parsec di distanza dal Sole, non è fisicamente associata a Gum 19.[5] All'interno della nebulosa sono stati identificati due maser, uno ad acqua[6] e uno a metanolo, entrambi oggetti tipici delle regioni H II ultracompatte ospitanti oggetti stellari in formazione.[7] Sul bordo settentrionale della nebulosa, a nord del fronte di ionizzazione della stella vdBH 25a, si trova la brillante sorgente infrarossa IRAS 08546−4254, coincidente con una giovane stella massiccia, attorno alla quale sarebbero attivi dei fenomeni di formazione stellare, in particolare sul bordo del fronte di ionizzazione;[8] nei pressi di questa sorgente è stato scoperto anche un piccolo ammasso infrarosso, DBS2003 28.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  2. ^ a b c Russeil, D., Star-forming complexes and the spiral structure of our Galaxy, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 133-146, DOI:10.1051/0004-6361:20021504. URL consultato il 13 gennaio 2010.
  3. ^ Rodgers, A. W.; Campbell, C. T.; Whiteoak, J. B., A catalogue of Hα-emission regions in the southern Milky Way, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 121, n. 1, 1960, pp. 103–110. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  4. ^ Heydari-Malayeri, M., The peculiar southern H II region RCW 34, in Astronomy and Astrophysics, vol. 202, n. 1-2, agosto 1988, pp. 240-252. URL consultato il 13 gennaio 2010.
  5. ^ Herbst, W., R-associations IV. Vela R2, a young stellar group, in Astronomical Journal, vol. 80, settembre 1975, pp. 683 - 688, 751 - 752, DOI:10.1086/111798. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  6. ^ Braz, M. A.; Scalise, E., Jr., H2O masers - Survey of the galactic plane. II, in Astronomy and Astrophysics, vol. 107, n. 2, marzo 1982, pp. 272-275. URL consultato il 13 gennaio 2010.
  7. ^ Walsh, A. J.; Hyland, A. R.; Robinson, G.; Burton, M. G., Studies of ultracompact HII regions - I. Methanol maser survey of IRAS-selected sources, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 291, n. 2, ottobre 1997, pp. 261-278. URL consultato il 13 gennaio 2010.
  8. ^ Deharveng, L.; Zavagno, A.; Caplan, J., Triggered massive-star formation on the borders of Galactic H II regions. I. A search for collect and collapse candidates, in Astronomy and Astrophysics, vol. 433, n. 2, aprile 2005, pp. 565-577. URL consultato il 13 gennaio 2010.
  9. ^ Dutra, C. M.; Bica, E.; Soares, J.; Barbuy, B., New infrared star clusters in the southern Milky Way with 2MASS, in Astronomy and Astrophysics, vol. 400, marzo 2003, pp. 533-539, DOI:10.1051/0004-6361:20030005. URL consultato il 13 gennaio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

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