Gum 15

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Gum 15
Regione H II
Gum 15
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneVele
Ascensione retta08h 43m 53s[1]
Declinazione-41° 14′ 39″[1]
Coordinate galattichel = 261,4; b = +00,8[1]
Distanza3260[2] (1380?[3]) a.l.
(1000[2] (424?[3]) pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)27' x 27'[4]
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Caratteristiche rilevantiParte del Vela Molecular Ridge?
Altre designazioni
RCW 32, BRAN 176[1]
Mappa di localizzazione
Gum 15
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 08h 43m 53s, -41° 14′ 39″

Gum 15, nota anche come RCW 32, è un'estesa nebulosa a emissione visibile nella costellazione delle Vele.

Si osserva nella parte nordoccidentale della costellazione, a breve distanza dal confine con la Poppa e poco a nord della linea che congiunge le due stelle Naos (ζ Puppis) e Suhail (λ Velorum); appare come una macchia leggermente allungata in senso est-ovest e può essere fotografata con l'ausilio di filtri attraverso un telescopio di media potenza. La sua declinazione fortemente australe comporta che dalle regioni boreali la sua osservazione sia particolarmente difficoltosa dalla fascia temperata inferiore, mentre a nord del 49°N è sempre invisibile. Dall'emisfero australe invece è osservabile per quasi tutte le notti dell'anno. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale va da dicembre a maggio.

Gum 15 al centro in una vista ad ampio campo

Si tratta di una nube estesa per circa 30' posta in direzione della nube C del Vela Molecular Ridge. Secondo alcuni studi, la sua distanza sarebbe di circa 1000 parsec e sarebbe pertanto associata al Vela Molecular Ridge, dominata dalle giovani stelle azzurre facenti parte dell'ammasso aperto Cr 197; altri scienziati la collocano invece ad appena 424 parsec di distanza, in associazione al giovane ammasso Tr 10.[3]

La principale responsabile della ionizzazione dei gas della nube sarebbe la stella HD 74804, una stella di classe B identificata a volte come una stella di sequenza principale e a volte come una gigante brillante;[2] altri studiosi ritengono invece che alla sua ionizzazione concorrano altre stelle, come HD 75759, di classe spettrale O9V.[5] La parte centrale di questa nebulosa è oscurata da una striscia di polveri oscure, catalogata come SL 2, la cui velocità radiale, pari a +22,4 km s−1, è paragonabile con quella delle stelle di Cr 197.[6] In direzione del complesso sono note 21 stelle con emissioni [7], 15 delle quali sono in realtà delle stelle T Tauri e due sono stelle Ae/Be di Herbig. A queste si aggiungono altre 70 stelle che mostrano delle caratteristiche proprie delle T Tauri, più una trentina di sorgenti di raggi X, sempre associate a questo tipo di oggetti stellari giovani.[2] Secondo alcuni studiosi, questa nube è strettamente legata alla vicina Gum 14 (RCW 27) e assieme costituiscono un'unica regione di formazione stellare, indicata con la sigla SFR 265.00-2.00.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  2. ^ a b c d Pettersson, B., Young Stars and Dust Clouds in Puppis and Vela, in Handbook of Star Forming Regions, Volume II: The Southern Sky ASP Monograph Publications, vol. 5, dicembre 2008, p. 43, ISBN 978-1-58381-670-7.
  3. ^ a b c Kim, J. S.; Walter, F. M.; Wolk, S. J., Low Mass Star Formation around CG30/31/38 complex and RCW33 in the Gum Nebula, in American Astronomical Society, vol. 32, dicembre 2000, p. 1412. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  4. ^ Rodgers, A. W.; Campbell, C. T.; Whiteoak, J. B., A catalogue of Hα-emission regions in the southern Milky Way, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 121, n. 1, 1960, pp. 103–110. URL consultato il 16 gennaio 2010.
  5. ^ a b Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 12 gennaio 2010., citato in SkyMap.org
  6. ^ Brand, J.; van der Bij, M. D. P.; de Vries, C. P.; Leene, A.; Habing, H. J.; Israel, F. P.; de Graauw, T.; van de Stadt, H.; Wouterloot, J. G. A., CO (J = 2-1) observations of molecular clouds associated with H II regions from the southern hemisphere, in Astronomy and Astrophysics, vol. 139, n. 1, ottobre 1984, pp. 181-195. URL consultato il 12 gennaio 2010.
  7. ^ Pettersson, B.; Reipurth, B., Young stars associated with the VELA Molecular Ridge. I. VMR clouds C and D, Collinder 197 and VELA R2, in Astronomy and Astrophysics Supplements, vol. 104, aprile 1994, pp. 233-258. URL consultato il 12 gennaio 2010.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

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