Filovia Spezia-Fezzano

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Filovia Spezia-Fezzano
Servizio di trasporto pubblico
Tipofilovia interurbana
StatiBandiera dell'Italia Italia
CittàLa Spezia e Fezzano
Apertura1906
Chiusura1909
 
GestoreSTES
Mezzi utilizzativedi
 
Lunghezza6 km
Trasporto pubblico

La filovia Spezia-Fezzano era una linea filoviaria in esercizio dal 1906 al 1909.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 marzo 1899 il comune della Spezia e la neocostituita Società Italiana di Industrie Elettriche sottoscrissero una convenzione per la costruzione di una rete tranviaria a trazione elettrica[1], inaugurata tre anni dopo[2].

Con atto del 17 aprile 1903 il Comune modificò la convenzione del 1899, prevedendo la possibilità per il concessionario di impiantare, invece di una linea tranviaria, un servizio di autobus sul percorso La Spezia-Portovenere[3]. Con il passaggio della proprietà della Società Tramvie Elettriche della Spezia (STES) nelle mani della Banca Commerciale Italiana, avvenuto nel 1904, l'ingegner Edoardo Webber (direttore delle tranvie spezzine) fece variare nuovamente la convenzione proponendo l'utilizzo di "automobili elettriche con filo aereo" sulla tratta La Spezia-Portovenere: tale modifica fu approvata nel gennaio 1905[4]

Il servizio fu inaugurato sabato 10 febbraio 1906 sul tratto Spezia-Fezzano: il primo orario prevedeva 20 coppie di corse giornaliere[5]. Dopo iniziali elogi, il servizio si rivelò insufficiente (tanto da richiedere la messa in servizio di vetture più ampie) e difficoltoso: le strade sconnesse e i frequenti scarrucolamenti limitavano la velocità, inoltre si verificarono spesso problemi ai freni e all'isolamento elettrico delle vetture[6]. Tali problemi fecero sì che nel 1907 il comune della Spezia intimasse la sostituzione della filovia con una linea tranviaria fino a Cadimare[7]; il 1º luglio 1908 il Comune e la società tranviaria si accordarono per la costruzione della tranvia[8], completata nel novembre 1909, che sostituì la filovia[9].

Il filobus ritornò alla Spezia nel 1951, sotto forma di una moderna rete che sostituì quella tranviaria.

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

La linea filoviaria, costruita dall'impresa degli ingegneri Meriggi e Diaz di Milano[10], era lunga circa 6 km[11].

Il percorso partiva da via Chiodo, nei pressi del palazzo dell'Ammiragliato[12], e da lì toccava le località di Fabiano, Acquasanta, Marola e Cadimare, per terminare in località Fezzano[5].

Il deposito dei mezzi si trovava presso la rimessa del Canaletto, non dotata di bifilare[13].

Mezzi[modifica | modifica wikitesto]

Sulla linea prestarono servizio quattro filobus (matricole 31÷34) a due assi, costruiti dall'ingegner Gino Turrinelli[14][15].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., p. 78
  2. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., p. 87
  3. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., pp. 89-90
  4. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., p. 90
  5. ^ a b Ogliari, Sapi,op. cit., p. 130
  6. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., p. 131
  7. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., p. 133
  8. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., pp. 133-134
  9. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., p. 155
  10. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., p. 128
  11. ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., p. 13
  12. ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., p. 16
  13. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., pp. 127-128
  14. ^ Gregoris, Rizzoli, Serra, op. cit., p. 35
  15. ^ Ogliari, Sapi, op. cit., pp. 129-131, riportano una dotazione iniziale di tre veicoli (di cui uno di riserva), cui se ne aggiunsero successivamente altri due.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Ogliari, Franco Sapi, Signori, in vettura! Storia dei trasporti italiani vol. 5. Liguria, a cura degli autori, Milano, 1965
  • Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli, Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Calosci, Cortona (AR), 2003, ISBN 8877851937

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