Classe Driade

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Classe Driade
Il Planasia nel 1981
Descrizione generale
Tipotraghetto ro-ro passeggeri
ClasseDriade
Numero unità10
ProprietàCaremar, Toremar, Siremar, Laziomar, Medmar
CostruttoriCantiere navale fratelli Orlando, Nuovi Cantieri Apuania, Cantiere navale De Poli
CantiereLivorno, Marina di Carrara, Pellestrina
Varo1979 (la capoclasse)
Entrata in servizio1979 (la capoclasse)
Caratteristiche generali
Lunghezza71 m
Larghezza14 m
Pescaggio3,5 m
Velocità18,5 nodi (34,26 km/h)
Capacità di carico60/70 automobili
Passeggeri700/740
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La classe Driade è composta da dieci navi traghetto costruite dal Cantiere navale Orlando di Livorno tra il 1979 e il 1985. I nomi delle unità sono Adeona, Driade, Fauno, Naiade, Planasia, Quirino, Sibilla, Vesta, Simone Martini e Giovanni Bellini.

La flotta[modifica | modifica wikitesto]

Le prime otto unità della classe vennero costruite tra il 1979 e il 1981 vennero costruite per l'allora compagnia regionale campana Caremar (controllata dalla Tirrenia di Navigazione); il Planasia venne tuttavia acquistato in fase di costruzione dalla compagnia regionale toscana Toremar e immesso in servizio sui collegamenti tra Piombino e l'isola d'Elba.

Nel 1985 vennero costruiti due ulteriori traghetti di questa classe per la compagnia regionale siciliana Siremar, il Simone Martini e il Giovanni Bellini. Queste due unità si differenziano dalle navi precedenti per via dei fumaioli più alti, dei finestroni di poppa più piccoli e della presenza di alberi diversi; resta invariata invece la capacità di trasporto di passeggeri e autoveicoli. Il Giovanni Bellini è stato trasferito nel 2005 presso la compagnia Toremar.

Ulteriori quattro unità derivate dalla classe Driade vennero costruite tra il 1988 e il 1990 dal cantiere Orlando, dai Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara e dal cantiere De Poli di Pellestrina: Antonello da Messina, Liburna, Tetide e Filippo Lippi. Destinate alle tre compagnie regionali già citate, queste navi presentano una poppa aperta, che le rende più funzionali e utilizzabili anche per il trasporto di merci pericolose; fumaioli e alberi sono analoghi a quelli delle due navi costruite nel 1985. Grazie alle modifiche apportate, queste navi presentano una capienza leggermente aumentata (pari a 740 passeggeri e 70 automobili). Antonello da Messina e Filippo Lippi furono destinate alla Siremar, il Liburna venne acquistata dalla Toremar e il Tetide entrò nella flotta Caremar; quest'ultima unità è stata trasferita alla neonata compagnia Laziomar nel 2012.

Il Tetide ormeggiato a Ponza; si nota la poppa di forma diversa rispetto alle unità realizzate tra il 1979 e il 1985.

L'unica unità della classe ad aver prestato servizio all'estero è il Planasia, venduto alla compagnia spagnola Baleària nel 2012 e rinominato Posidonia; nel 2023, dopo essere stata sostituita da una moderna unità bidirezionale, la nave è rientrata in Italia con il nuovo nome di Nereide[1].

Servizi a bordo[modifica | modifica wikitesto]

A bordo le navi della classe Driade offrono servizi essenziali come bar, ristorante self-service e sala TV. In tutti gli ambienti chiusi del traghetto è presente l'impianto per l'aria condizionata e sono presenti supporti audiovisivi. È possibile sostare anche sul ponte grazie a sedili che permettono di osservare il panorama.

La capacità di trasporto è pari a circa 700 passeggeri e 60 automobili sulle prime unità; i dati salgono a 740 passeggeri e 70 automobili sulle unità costruite successivamente e dotate di poppa modificata.

È possibile il trasporto di animali al fianco del passeggero o in appositi canili in cui far alloggiare l’animale domestico durante il tragitto.

Sette unità della serie (Adeona, Driade, Fauno, Planasia, Vesta, Simone Martini e Giovanni Bellini) hanno inoltre la celata di prua accessibile mediante una rampa per l'imbarco di passeggeri e autoveicoli. Tale caratteristica, tuttavia, è stata utilizzata esclusivamente su Planasia e Giovanni Bellini durante il servizio per Toremar e sul Vesta nel periodo in cui ha prestato servizio per BluNavy.

Note[modifica | modifica wikitesto]