Teplizumab

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Teplizumab
Caratteristiche generali
Massa molecolare (u)circa 150 000 kDa[1]
Numero CAS876387-05-2
DrugBankDB06606
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
endovenosa[2]
Dati farmacocinetici
Emivita4,5 giorni[1]
Indicazioni di sicurezza

Il teplizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato usato per ritardare la progressione del diabete mellito di tipo 1, agendo contro l'antigene CD3 dei linfociti T. Il suo impiego è stato approvato negli Stati Uniti dalla Food and Drug Administration (FDA) nel novembre 2022.[2]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

È stato approvato l'uso del teplizumab nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1, in stadio II, allo scopo di ritardare la progressione allo stadio III della malattia; la somministrazione è per via endovenosa, con un'infusione al giorno per 14 giorni.[3] È possibile che l'azione terapeutica del teplizumab derivi dalla sua capacità di legarsi ai linfociti T citotossici (linfociti CD8+), i quali, in caso di determinate modificazioni, vanno ad attaccare le cellule beta del pancreas, inattivandole e causando così il diabete. Uno studio clinico condotto nel 2019 ha evidenziato che i pazienti a cui era stato somministrato il teplizumab avevano ricevuto un minor numero di diagnosi di diabete (il 43% di loro) rispetto ai pazienti, sempre prediabetici, a cui era stato somministrato il placebo (il 72% di loro aveva ricevuto una diagnosi di diabete nello stesso lasso di tempo).[4]

Effetti collaterali[modifica | modifica wikitesto]

L'assunzione di teplizumab provoca una linfopenia transitoria che si risolve spontaneamente. Di conseguenza, come per alcuni anticorpi monoclonali che modificano l'espressione e l'azione dell'antigene linfocitario CD3, può verificarsi una riattivazione del virus di Epstein-Barr in pazienti precedentemente infettati dal virus.[4] Altri effetti avversi documentati sono la neutropenia, l'aumento dei valori ematici di transaminasi, anemia, trombocitopenia, vari tipi di reazioni di ipersensibilità e tempesta di citochine.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Teplizumab, su drugbank.com. URL consultato il 6 dicembre 2022.
  2. ^ a b (EN) FDA Approves First Drug That Can Delay Onset of Type 1 Diabetes, su fda.gov, 17 novembre 2022. URL consultato il 22 febbraio 2023.
  3. ^ a b (EN) TZIELD™ (teplizumab-mzwv) injection, for intravenous use (PDF), su fda.gov. URL consultato il 22 febbraio 2023.
  4. ^ a b (EN) Kevan C. Herold et al., An Anti-CD3 Antibody, Teplizumab, in Relatives at Risk for Type 1 Diabetes, in New England Journal of Medicine, vol. 381, n. 7, 15 agosto 2019, pp. 603-613, DOI:10.1056/NEJMoa1902226, PMC 6776880, PMID 31180194. URL consultato il 6 dicembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]