Nube di Smith

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Nube di Smith
Nube ad alta velocità
Mappa della costellazione dell'Aquila dove si trova la Nube di Smith
Scoperta
ScopritoreGail Bieger
Data1963
Dati osservativi
CostellazioneAquila
Ascensione retta19h 59m 00s
Declinazione-00° 18′ 00″
Distanza36000 - 45000 a.l.
(11100 - 13700 pc)
Dimensione apparente (V)12°
Caratteristiche fisiche
TipoNube ad alta velocità
Dimensioni9800 x 3300 a.l.
(3000 x 1000 pc)
Mappa di localizzazione
Nube di Smith
Categoria di nubi ad alta velocità

Coordinate: Carta celeste 19h 59m 00s, -00° 18′ 00″

La Nube di Smith è una nube interstellare di idrogeno ad alta velocità con una massa pari a circa un milione di M, con una lunghezza di 11.000 anni luce ed una larghezza di 2.300 anni luce.[1] La nube è posta fra i 9.800 pc (32.000 al) e i 15.100 pc (49.000 al) dalla Terra[2] e possiede un diametro angolare di circa 10-12 gradi, approssimativamente come le dimensioni apparenti della costellazione di Orione, circa 20 volte il diametro della Luna piena, sebbene la nube non sia visibile ad occhio nudo.[3] La Nube di Smith si trova in direzione della costellazione dell'Aquila, alle coordinate galattiche di ar (l)=40 e dec (b)=-1.

Nel gennaio 2008 fu annunciato che la direzione apparente della nube punta verso il disco della Via Lattea ad una velocità di 240 km/s; la Nube di Smith si fonderà dunque con la Via Lattea entro 20-40 milioni di anni in un punto del Braccio di Perseo, distante, se ci si pone idealmente nel centro galattico, circa 90° dalla posizione del Sistema solare. Gli astronomi credono che colpirà il disco galattico con un'angolazione di 45° ed il suo impatto probabilmente scatenerà un violento fenomeno di formazione stellare nel Braccio di Perseo.[3] La nube fu scoperta nel 1963 da Gail P. Smith, allora studentessa di Astronomia americana presso l'Università di Leida nei Paesi Bassi[4].

I segni dello scontro sono già evidenti. La nube è allungata perché è come se stesse "arando" i gas più esterni della Via Lattea. La forza di gravità della nostra galassia, inoltre, sta agendo in modo tale che presto la nube si spaccherà in due o più parti. La Nube di Smith, insomma, si scontrerà con la nostra galassia a più riprese.

Analizzando la traiettoria a ritroso nel tempo della nube, si è stimato che fosse passata attraverso il disco della Via Lattea circa 70 milioni di anni fa. Per questo sopravvissuto incontro, si è pensato che la nube fosse inserita all'interno di un enorme alone di materia oscura[5], e che la sua massa di polveri fosse molto di più, di quanto si pensasse, tanto che oggi la si definisce anche con il termine di galassia oscura.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AJ Heroux, Smith’s Cloud (HVC) in 21 cm HI emission (abstract), in Bulletin of the American Astronomical Society, vol. 38, American Astronomical Society, dicembre 2006, p. 1149, Bibcode:2006AAS...20917213H. URL consultato il 7 febbraio 2008.
  2. ^ Wakker, B. P., Distances to Galactic High‐Velocity Clouds. I. Cohen Stream, Complex GCP, Cloud g1, in The Astrophysical Journal, vol. 672, 2008, p. 298, DOI:10.1086/523845.
  3. ^ a b Lockman, Felix J., The Smith Cloud: A High-Velocity Cloud Colliding with the Milky Way, in The Astrophysical Journal, vol. 679, 2008, pp. L21, DOI:10.1086/588838.
    Vedi anche David Shiga, Giant gas cloud to crash into our galaxy, in NewScientist, 11 gennaio 2008. URL consultato il 7 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2008).
  4. ^ (EN) A peculiar feature at lII = 40°.5, bII = - 15°.0 di G.P. Smith in Bulletin of the Astronomical Institutes of the Netherlands, vol. 17, marzo 1963, p. 203
  5. ^ arXiv, "The Smith Cloud: high-velocity accretion and dark-matter confinement", M. Nichols, J. Bland-Hawthorn, 3 November 2009, arXiv:0911.0684v1 [astro-ph.GA]
  6. ^ New Scientist, "Dark galaxy crashing into the Milky Way", 22 November 2009, Issue 2735 (accessed 12-12-2009)

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