Bacino del Ciad

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Contorno del bacino del Ciad

Il bacino del Ciad è il più grande bacino endoreico dell'Africa e ha come centro il lago Ciad. Esteso su sette paesi, inclusa la maggior parte del Ciad e una vasta parte del Niger, non ha emissari o sbocchi verso il mare, al suo interno si trovano vaste aree di deserto o di savana semiarida e corrisponde quasi interamente al bacino sedimentario, ma ha un'estensione maggiore verso est e nordest.

La regione ha una popolazione etnicamente eterogenea in rapida crescita rispetto ai 30 milioni del 2011. L'effetto combinato della costruzione di nuove dighe, l'aumento del prelievo per l'irrigazione e le ridotte precipitazioni stanno producendo una scarsità di acqua che porta alla contrazione del lago Ciad, alla crescita del terrorismo e dell'organizzazione Boko Haram nella regione.[1]

Geologia[modifica | modifica wikitesto]

Il bacino geologico, che è più piccolo del bacino idrografico, è di origine sedimentaria e si è formato nel Fanerozoico durante il processo di divergenza delle placche che ha portato all'apertura dell'Oceano Atlantico meridionale.

Il bacino è posizionato tra il cratone dell'Africa occidentale e il cratone del Congo, e si è formato all'incirca nello stesso periodo della valle di Benue. Si estende su un'area[2] di 2.335.000 km2 e si fonde a ovest con il bacino degli Iullemmeden nella vallata di Damergou, che separa i monti dell'Aïr da quelli di Zinder.[3] La base del bacino è costituita da un substrato di rocce del Precambriano, ricoperto da più 3.660 m di depositi sedimentari.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Deutsche Welle (www.dw.com), Lake Chad: Climate change fosters terrorism | Africa | DW | 07.12.2015, su DW.COM. URL consultato l'8 luglio 2017.
  2. ^ a b Nuhu George Obaje, Geology and Mineral Resources of Nigeria, Springer, 12 agosto 2009, p. 69, ISBN 978-3-540-92684-9. URL consultato il 6 maggio 2013.
  3. ^ J.B. Wright, Geology and Mineral Resources of West Africa, Springer, 30 novembre 1985, p. 94, ISBN 978-0-04-556001-1. URL consultato il 6 maggio 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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