Wayne Smith (rugbista)

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Wayne Smith
Dati biografici
Paese Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Rugby a 15
Ruolo Mediano d'apertura
Ritirato 1989
Carriera
Attività provinciale
1979-1989Canterbury69 (?)
Attività di club[1]
1986-1988Casale
Attività da giocatore internazionale
1980-1985Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda17 (6)
Attività da allenatore
1986-1988Casale
1992-1994Benetton
1997-1999Canterbury Crusaders
2000-2001Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
2001-2004Rugby Northampton
2004-2011Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaAll. 2ª
2011-2014ChiefsAll. 2ª
2015-2017Bandiera della Nuova Zelanda Nuova ZelandaAll. 2ª
2022Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda femm.

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 30 novembre 2022

Wayne Ross Smith (Putāruru, 19 aprile 1957) è un allenatore ed ex giocatore neozelandese di rugby a 15.

Fece parte degli All Blacks dal 1980 al 1985 e nel 2000 ne divenne commissario tecnico per un anno; da assistente allenatore della squadra ha, in seguito, vinto due Coppe del Mondo. In carriera tecnica ha vinto quattro titoli del Super Rugby, due come allenatore capo dei Crusaders e altrettanti come viceallenatore degli Chiefs. Nel 2022 ha assunto la guida tecnica della nazionale femminile (le Black Ferns) condotte alla vittoria in Coppa del Mondo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Putāruru, nel distretto del South Waikato, Smith ha giocato per le scuole secondarie del Waikato. Ha studiato all'Università del Waikato ad Hamilton e nel frattempo continuò a giocare per Putāruru. Nel 1978 era in panchina per una partita di Waikato. "Frustrato" dopo quella stagione, decise di cercare opportunità altrove e si trasferì a Canterbury dove il Belfast RFC divenne il suo secondo club[1].

Smith rappresentò Canterbury e fece il suo debutto internazionale per gli All Blacks nel 1980 nel Tour in Australia giocando principalmente come mediano d'apertura. In totale collezionò 17 caps. Fu tra i giocatori "ribelli" che parteciparono al contestato tour del New Zealand Cavaliers in Sudafrica per cui subì una squalifica di due partite internazionali[2]. Si trasferì in Italia al Casale assumendo il doppio ruolo di giocatore-allenatore. Fece ritorno in patria nel 1989 e giocò altre tre partite con Canterbury. Nel 1992 fece ritorno in Italia, questa volta come allenatore al Benetton.

Nel 1994-96 ebbe l'incarico come amministratore delegato di Hawke's Bay e fu uno dei fautori della fusione con Manawatu per creare i Central Vikings che partecipavano al NPC[2].

Nel 1997 Smith tornò nel Canterbury e dal 1997 al 1999 fu l'allenatore dei Crusaders impegnati nel Super 12. Sotto la sua guida la franchigia vinse il titolo di campione due volte di fila (1998 e 1999). Nel frattempo era anche assistente allenatore degli All Blacks e dal 2000 al 2001 è stato capo-allenatore degli All Blacks[2] ma visti gli scarsi risultati si dimise dall'incarico. Ben presto si trasferì in Inghilterra al Northampton fino a quando non fu richiamato, all'inizio del 2004, dall'allora allenatore degli All Blacks Graham Henry[2].

Nel 2011 entrò a far parte dell'organico tecnico degli Chiefs come assistente di Dave Rennie[3]; in tale veste guidò la squadra alla conquista di due Super Rugby nel 2012 e nel 2013. Terminato il rapporto con la franchigia di Waikato, fu accostato alle panchine di Italia e Inghilterra[4] ma tornò a far parte dello staff tecnico All Blacks[5].

A maggio 2017 annunciò che il Championship 2017 sarebbe stata l'ultima apparizione nelle file della Nazionale[6].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine al merito della Nuova Zelanda - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo al rugby»
— 4 giugno 2012[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Smith a man with family at heart, in stuff.co.nz, 6 agosto 2013. URL consultato il 3 novembre 2020.
  2. ^ a b c d (EN) Lindsay Knight, Wayne Smith #806, in All Blacks. URL consultato il 3 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Greg Taipari, Wayne Smith picks Chiefs and NZ, in The New Zealand Herald, 29 giugno 2011. URL consultato il 3 novembre 2020.
  4. ^ Giacomo Bagnasco, Federugby, gli obiettivi del presidente: Wayne Smith ct e i Mondiali 2023 in Italia, in Il Sole 24 ore, 10 aprile 2015. URL consultato il 3 novembre 2020.
  5. ^ Back in All Blacks: Wayne Smith di nuovo assistant coach, in onrugby.it, 20 dicembre 2014. URL consultato il 3 novembre 2020.
  6. ^ Wayne Smith, il genio che saluta gli All Blacks e strizza l’occhio all’Italia, in onrugby.it, 22 ottobre 2017. URL consultato il 3 novembre 2020.
  7. ^ (EN) The Queen's Birthday and Diamond Jubilee Honours List 2012, su dpmc.govt.nz, Department of the Prime Minister and the Cabinet of New Zealand, 4 giugno 2012. URL consultato il 13 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).

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