Theresa Fitzpatrick

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Theresa Fitzpatrick
Fitzpatrick ad Auckland dopo la vittoria nella Coppa del Mondo 2017
Dati biografici
Paese Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Altezza 168 cm
Peso 75 kg
Rugby a 15
Ruolo Tre quarti centro
Squadra Blues Women
Carriera
Attività provinciale
2013-Auckland
Attività in franchise
2021-Blues Women
Attività da giocatrice internazionale
2017-Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda18 (30)
Palmarès internazionale
Vincitore  Coppa del Mondo 2017
Vincitore  Coppa del Mondo 2021
 Giochi olimpici
Oro Tōkyō 2020 Rugby a 7
Argento Rio de Janeiro 2016 Rugby a 7
 Coppa del Mondo Seven
Oro San Francisco 2018 Rugby a 7

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 18 novembre 2022

Theresa Matauaina Fitzpatrick (Auckland, 25 febbraio 1995) è una rugbista a 15 neozelandese, tre quarti centro delle Blues Women e due campionessa mondiale, nel 2017 e 2021. Al 2022 è campionessa in carica sia mondiale (nel rugby a 15) che olimpica (nel rugby a 7, disciplina nella quale fu anche campionessa mondiale nel 2018).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formatasi rugbisticamente nel complesso scolastico di Ponsonby, quartiere di Auckland[1], giocò insieme ai maschi tra i 6 e i 13 anni per passare poi al netball con sua sorella Sulu (in seguito rugbista internazionale per Samoa) per mancanza di una squadra di rugby alle superiori e successivamente tornare alla palla ovale; a 19 anni entrò nella provincia di Auckland e fu successivamente cooptata nel programma della federazione di qualificazione al neointrodotto torneo olimpico di rugby a sette in programma Rio de Janeiro nel 2016[2], al termine della quale le neozelandesi riportarono la medaglia d'argento dopo la sconfitta in finale contro l'Australia.

Tornata al rugby a XV, esordì in nazionale maggiore contro il Canada a Wellington in un warm-up per la Coppa del Mondo 2017 in programma in Irlanda[2] e ricevette la successiva convocazione nella squadra che prese parte all'evento mondiale nella quale debuttò con appena due presenze internazionali alle spalle, e che alla fine la vide vincitrice al termine della finale contro l'Inghilterra a Belfast[3]. Per seguire la carriera rugbistica, che nel frattempo era divenuta professionistica, aveva concordato con la segreteria di facoltà all'università di Auckland la sospensione dei suoi studi in medicina al quarto anno pur continuando l'affiancamento con i medici sportivi delle sue squadre in quanto intenzionata, dopo il ritiro, a lavorare nello staff sanitario della nazionale[4].

Sotto contratto anche per il rugby a sette, si laureò campionessa mondiale alla Coppa del Mondo 2018 a San Francisco e alle World Series successive guadagnò il pass per il torneo olimpico di Tokyo in programma nel 2020 ma slittato di un anno per via della pandemia di COVID-19; convocata nella squadra che nel 2021 prese parte alla competizione[5], vinse l'oro battendo la Francia in finale[6].

Dal 2021 milita con contratto professionistico nelle Blues Women, la sezione femminile della franchise di Auckland dei Blues che milita nel neonato Super Rugby Aupiki[7]. Convocata alla Coppa del Mondo 2021, anch'essa rinviata di un anno a causa della pandemia, si è laureata campionessa mondiale per la seconda volta consecutiva, marcando in corso di torneo tre mete di cui una, in semifinale contro la Francia, decisiva ai fini del risultato, risoltosi a favore della Nuova Zelanda per un solo punto di scarto[8].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Rugby a 15[modifica | modifica wikitesto]

Rugby a 7[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Paul Cully, Theresa Fitzpatrick, the quiet Black Fern, opens up on Rugby World Cup privilege and pressure, in Stuff, 27 ottobre 2022. URL consultato il 18 novembre 2022.
  2. ^ a b (EN) Adam Julian, Profilo di Theresa Fitzpatrick, su stats.allblacks.com, New Zealand Rugby. URL consultato il 19 novembre 2022.
  3. ^ (EN) James Standley, Women's Rugby World Cup: England lose 41-32 as New Zealand win fifth title, in BBC, 26 agosto 2017. URL consultato il 31 ottobre 2022.
  4. ^ (EN) The other side of the medical table - Part One, su nzrpa.co.nz, New Zealand Rugby Players Association. URL consultato il 19 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2022).
  5. ^ (EN) New Zealand Sevens teams named for Tokyo Olympics, su aucklandrugby.co.nz. URL consultato il 18 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2022).
  6. ^ (EN) New Zealand women win rugby sevens gold laying Rio ghost to rest, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale, 31 luglio 2021. URL consultato l'11 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2021).
  7. ^ (EN) Blues women champing at the bit for Super Rugby Aupiki debut, in Radio New Zealand, 14 marzo 2022. URL consultato il 18 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2022).
  8. ^ (FR) Adrien Corée, La France échoue d'un point face à la Nouvelle-Zélande en demi-finale de la Coupe du monde, in l’Équipe, 5 novembre 2022. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2022).

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