Vaillant (periodico)

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Valliant
StatoBandiera della Francia Francia
Linguafrancese
Periodicitàsettimanale
Fondazione1º giugno 1945
Chiusura24 febbraio 1969
 
Promozione Vaillant, le journal de Pif durante il Tour de France 1966

Vaillant (poi Vaillant, le journal de Pif) è stato un settimanale francese di fumetti creato nel 1945[1], al quale collaborò tra i tanti anche José Cabrero Arnal.

Il primo numero di Vaillant con il sottotitolo il giovane patriota. viene pubblicato il 1 giugno 1945. Vaillant il giovane patriota nasce sulle ceneri del periodico per ragazzi di fine seconda guerra mondiale Le Jeune Patriote, pubblicato dal 13 ottobre 1944.

Nel giugno del 1946 il periodico per ragazzi "Vaillant, giovane patriota" cambia nuovamente nome e diventa Vaillant. Nell'aprile del 1965 il giornale riduce le sue dimensioni e modifica il nome della testata in "Vaillant, il giornale di Pif". Nel 1969 il periodico prende una forma più dinamica e modifica il suo nome in Pif Gadget. La redazione utilizzo anche le tavole di Pif pubblicati sul quotidiano L'Humanité.

L'Editore Éditions Vaillant era la titolare non solo di questi periodici ma anche della rivista per ragazzi dai 6 ai 9 anni chiamata Pipolin les gaies images e del periodico mensile per bambini dai 3 ai 6 anni chiamato Roudoudou et Riquiqui. La sede della casa editrice si trovava al 126 di rue La Fayette nel X arrondissement di Parigi.

Nascita[modifica | modifica wikitesto]

Il primo numero del giornale apparve il primo giugno 1945. Per quanto riguarda il nome Vaillant, da un lato si riferisce al movimento giovanile comunista "des Vaillants et des Vaillantes"[2] (e come tale può essere considerato, agli esordi, una modesta emulazione francese della Komsomolskaja Pravda) ed evoca anche il titolo del noto giornale giovanile cattolico Cœurs Vaillants, pubblicato dal 1929 e poi temporaneamente censurato[3] per essere continuato ad apparire durante l'occupazione[4]. Il sottotitolo è il nome del giornale che lo sostituirà in futuro: Le Jeune Patriote. Poi arriva la dichiarazione dell'editore: Unione della Gioventù Repubblicana di Francia. La rivista Le Jeune Patriote dal 1942 esce autonomamente, come foglio ciclostilato per i giovani, durante la Liberazione era il giornale delle Forze unite della gioventù patriottica (Forces unies de la jeunesse patriotique, FUJP) sotto il controllo del Partito Comunista Francese[5]. Questo giornale, di cui furono pubblicati 30 numeri tra l'ottobre 1944 e il giugno 1945, non era specificamente un fumetto, ma pubblicava testi illustrati che evocavano la Resistenza, e altro. Alcuni dei suoi illustratori provengono dall'illustre rivista Le Téméraire[6].

La scarsa diffusione, le restrizioni sulla carta e la riorganizzazione dei movimenti giovanili patriottici e comunisti portarono a un riorientamento del titolo e alla sua trasformazione in Vaillant le journal le plus captivant, poi, nel 1965 diventa Vaillant, le journal de Pif, infine, nel 1969 Pif gadget. La direttrice del nuovo giornale è un'ex insegnante, combattente della resistenza e comunista, Madeleine Bellet. Il caporedattore, anch'egli proveniente dai movimenti della Resistenza, era René Moreu, ex tipografo, che nel corso degli anni, oltre al lavoro di impaginazione e redazione, divenne illustratore di libri per ragazzi.

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1945 è apparso il primo episodio della famosa serie Les Pionniers de l'Espérance, disegnata da Raymond Poivet su una sceneggiatura di Roger Lécureux. Sono apparse anche Le avventure di Placid e Muzo di Jacques Nicolaou e José Cabrero Arnal. Queste due serie appariranno per quasi un quarto di secolo, fino all'arrivo di Pif Gadget, e ancora oggi per Placid et Muzo.

Nel giugno 1946, a partire dal numero 59, Vaillant diventa un settimanale.

Nel luglio 1946, il riferimento al Movimento Giovani Comunisti di Francia (sinora presente nel sottotitolo) scomparve dalla testata del settimanale, mantenendo lo slogan le journal le plus captivant. Nel 1952, Pif le chien esordisce a colori su Vaillant, anche se la sua prima apparizione fu per il quotidiano L'Humanité nel 1945.

Nel 1956, Vaillant passa da 16 a 32 pagine. Arrivano nuovi illustratori, come Tabary con i suoi due personaggi Richard e Charlie. Sotto forma di indagine poliziesca, i nostri due eroi si recano al centro della Terra per scoprire un sorprendente popolo lillipuziano che vive in un universo di fuoco e lava. Questi piccoli abitanti, dapprima riluttanti all'arrivo sorprendente di questi due sconosciuti, diventano loro amici grazie a uno di loro, Vlugubu. Altre avventure attendono i due eroi, in particolare in Giappone.

In Vaillant Antonio Parras (1959-1989), i fratelli Willy e Yves Groux (Willy dal 1958 al 1962 e Yves dal 1958 al 1965), Pierre Chery, Marc-René Novi e Jean-René Le Moing contribuirono come fumettisti dal 1958 in poi e Claude-Henri collaborò anche alle illustrazioni di P'tit Joc tra il 1961 e nel 1962.

Nel 1962, Vaillant fu l'ultimo grande settimanale per giovani a mantenere il formato grande dell'anteguerra. Di fronte alla concorrenza di Spirou, Tintin e soprattutto Pilote, la redazione di rue La Fayette decise di ridurre il formato della pubblicazione a quello dei concorrenti, passando però a 48 pagine. Nuovi illustratori si unirono al team Vaillant, in particolare Gérald Forton per Teddy Ted, André Chéret per Bob Mallard e Christian Gaty per Le Grêlé 7/13.

Nel settembre 1962, sul numero 906 di Vaillant, viene pubblicata la prima tavola di Nanar, Jujube e Piette disegnata da Marcel Gotlib, serie in cui apparirà Gai-Luron, prima come personaggio secondario, poi rapidamente come personaggio principale. Il fumettista Henry Blanc ha pubblicato prima con la rivista Vaillant dal 1966 al 1973 e successivamente con la rivista Pif Gadget dal 1974 al 1980 la serie Clairefontaine.

Poi arriverà Nikita Mandryka con Le avventure vegetali del cetriolo mascherato.

Il 24 febbraio 1969, esce l'ultimo numero di Vaillant, le journal de Pif (n. 1238), e dal n. 1239, ventiquattro anni dopo la sua creazione, Vaillant diventa Pif Gadget.

Aneddoti[modifica | modifica wikitesto]

Il 21 giugno 1964, uscì un numero speciale, il 997, di 100 pagine, per celebrare il n. 1000 pubblicato tre settimane dopo.[7]

Serie celebri pubblicate sul periodico Vaillant[modifica | modifica wikitesto]

Serie a fumetti pubblicata sul periodico Vaillant (in ordine alfabetico) con autori e data prima uscita del periodico
Série Anno Scenografia Disegno Genere
Ayak 1979 Jean Ollivier Eduardo Teixeira Coelho Avventura
As (Les) 1963 Greg Greg avventura e umorismo
A. Bâbord e Père O.K. 1949 Eugène Gire Eugène Gire umorismo
Arthur le fantôme justicier 1953 Jean Cézard Jean Cézard umorismo
Biceps 1944 Jean Ache Jean Ache umorismo
Bob Mallard 1946 Henri Bourbens e Rémy Bourlès André Chéret avventura
Capitaine Apache 1975 Roger Lécureux Norma
Capitaine Cormoran 1947 Roger Lécureux e Jean Ollivier Paul Gillon e Lucien Nortier
Cogan 1983 Jean Olivier Christian Gaty, Jean-Jacques Chagnaud
Corinne et Jeannot 1966 Tabary Tabary umorismo
Couik 1969 Jacques Kamb Jacques Kamb
Cythère, l'apprentie sorcière 1978 Fred (fumettista) Fred (fumettista)
Davy Crockett 1957 Jean Ollivier Eduardo Teixeria Coelho con Kline avventura (western)
Dicentim 1973 Jacques Kamb Jacques Kamb
Docteur Justice 1970 Jean Ollivier Carlo Raffaele Marcello
Erik le Rouge 1976 Jean Ollivier Eduardo Teixeira Coelho avventura
Fanfan la Tulipe 1952 Jean Prado, Jean Sanitas Etienne Le Rallic, Lucien Nortier e Christian Gaty
Fifi, gars du maquis 1945 Roger Lécureux Auguste Liquois
Fils de Chine 1950 Roger Lécureux Paul Gillon
Gai-Luron 1964 Gotlib Gotlib umorismo
Grabadu e Gabaliouchtou 1958 Tabary, Louis Cance e Annie Gacon Tabary umorismo
Group-Group 1956 Sani e jean Ollivier Ramon Monzon e José Arnal Cabrero
Hercules (Ercole) 1950 José Cabrero Arnal, Yannick Hodbert Michel Motti, Roger Mas
Horace, cheval de l'Ouest 1970 Jean-Claude Poirier Jean-Claude Poirier
Jacques Flash 1956 Pierre Castex, Max Lenvers, Maugis, Monzon, Lucien Nortier e Georges Rieu René Deynis avventura
Jean Richard enquête 1973 Gil Das Cabrol
Jean et Jeannette 1950 Jean Ollivier, Roger Lécureux, René Deynis, Pierre Castex e Jacques Kamb Jacques Souriau, Luis Cance e René Deynis avventura
Jérémie 1968 Sattouf Paul Gillon e Luis Cance
I Robinson della terra 1979 Roger Lecureux Alfonso Font
La Jungle en folie 1969 Christian Godard Mic Delinx umorismo
La pension Radicelle 1947 Eugène Gire Eugène Gire umorismo
Le Concombre masqué 1965 Mandryka Mandryka umorismo
Le Furet 1975 Jean Ollivier Eduardo Teixeria Coelho avventura
Le Grêlé 7/13 1962 Roger Lécureux Christian Gaty Lucien Nortier e Claude-Henri avventura (resistenza)
Léo bête à part 1969 Jean Sanitas Roger Mas (illustratore)
Leonard 1974 Bob de Groot Turk
Les Rigolus et les Tristus 1969 Jean Cézard Jean Cézard fantascienza
Les aventures de R. Hudi Junior et de Nitrate 1975 Eugène Gire Eugène Gire umorismo
Les Enquêtes de Ludo 1969 Cyrille De Neubourg e Henri Crespi Marc Moallic
Loup Noir 1969 Jean Ollivier Kline
I Pionieri della Speranza 1945 Roger Lécureux Raymond Poivet fantascienza
Lynx blanc 1947 Roger Lécureux Paul Gillon e avventura
Marine (fumetto) 1979 François Corteggiani Pierre Tranchand
Milo Marat 1973 Bonvi Mario Gomboli
M le Magicien 1968 Massimo Mattioli Massimo Mattioli
Nanar, Jujube et Piette 1962 Marcel Gotlib Marcel Gotlib umorismo
Nasdine Hodja 1946 Roger Lécureux (qui firmato con lo pseudonimo Hertel) Si succedono quattro disegnatori: René Bastard, R. Violet, Pierre Le Guen e Pier Le Goff. avventura
Nestore e Polluce 2004 Fabrice Tarrin, Fred Neidhardt O'Groj
Noël et Marie 1988 Jean-Olivier, François Corteggiani Marie Paul Alluard, Jean-Yves Mitton
Pif le chien 1952 José Cabrero Arnal con Louis Cance, François Dimberton, Michel Motti, François Corteggiani, Giorgio Cavazzano e Roger Mas José Cabrero Arnal con Louis Cance, François Dimberton, Michel Motti, François Corteggiani, Giorgio Cavazzano e Roger Mas umorismo
Pifou 1958 Roger Mas Roger Mas umorismo
Pipolin 1957 Eduardo Teixeira Coelho, Gilda Teixeira Coelho e Luda Eduardo Teixeira Coelho umorismo
Placido et Musetto 1946 Jacques Nicolaou e José Cabrero Arnal Jacques Nicolaou e José Cabrero Arnal umorismo
P'tit Joc 1952 Jean Ollivier André Joy avventura
Rahan 1969 Roger Lécureux e Jean-François Lécureux André Chéret, Guido Zamperoni, Enrique Badía Romero e José de Huescar Avventura
Ragnar le Viking 1955 Jean Ollivier Martin Sièvre avventura
Richard et Charlie 1956 Tabary Tabary umorismo
Robin Hood 1965 Jean Ollivier Lavoro di gruppo dei fumettisti: Lucien Nortier, Christian Gaty e Charlie Kiefer avventura
Sam Billie Bill 1959 Roger Lécureux Lucien Nortier western
Sandberg Père et Fils 1975 Patrick Cothias Alfonso Font
Supermatou 1975 Jean-Claude Poirier Christian Flamand
Surplouf le petit corsaire 1973 Jean Cézard Jean Cézard avventura
Teddy Ted 1963 Jacques Kamb più Roger Lécureux Francisco Hidalgo con Gérald Forton western
Taranis, fils de la Gaule 1976 Víctor Mora Carlo Raffaele Marcello       
Tarao 1982 Roger Lécureux Raphaël Marcello
Totoche 1959 Tabary Tabary avventura
Yves le Loup 1947 Jean Ollivier René Bastard e quattro episodi disegnati da Eduardo Teixeria Coelho avventura
Wango 1957 Jean Ollivier, Roger Lécureux con Georges Rieu Eduardo Teixeria Coelho più Paul Gillon avventura
Zor et Mlouf contre 333 1959 Jean Sanitas Jacques Kamb

Principali autori del periodico Vaillant[modifica | modifica wikitesto]

Redattori del periodico Vaillant[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Vaillant/Pif (1945 - 1992, 2004 - 2009), su www.lambiek.net. URL consultato il 25 dicembre 2023.
  2. ^ (FR) Pionniers de France, su data.bnf.fr, 1970.
  3. ^ Provisoirement interdit car soumis à enquête pour vérifier s'il y a eu ou non «fait de collaboration».
  4. ^ Hervé Cultru, Vaillant, 1942-1969 la véritable histoire d'un journal mythique, Parigi, Vaillant Collector, 2006, p. 17, ISBN 2-9519925-1-3.
  5. ^ (FR) Jean Lebrun, La Marche de l’Histoire, in Radio France, 26 gennaio 2012.
  6. ^ (FR) Gilles Ragache, Un illustré sous l'occupation: le téméraire, vol. 4, 2000, p. 748.
  7. ^ (FR) Le journal Vaillant en 1964, su bdoubliees.com. URL consultato il 10 settembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]