Mic Delinx

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Mic Delinx

Mic Delinx, all'anagrafe Michel Houdelinckx (Parigi, 6 dicembre 1930Saint-Marcel, 18 dicembre 2002), è stato un fumettista francese. È noto per aver disegnato la serie La giungla en folie tra il 1969 e il 1988.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Affascinato da giovanissimo dal disegno, in particolare dai cartoni animati di Walt Disney e Tex Avery, frequenta i corsi di disegno all'Académie de la Grande Chaumière di Parigi. Ha iniziato a disegnare fumetti nel 1957 con la serie Texas Kid pubblicata sul settimanale Pierrot[1] che l'anno successivo cambiò nome in Champion), di cui era responsabile della sceneggiatura e dei disegni. Ha poi disegnato, su una sceneggiatura di Y. Rhuis, la serie Bull-Dozer pubblicata su Fripounet nel 1961 e Sophie pubblicata sul periodico Lisette. Incontra René Goscinny[2] e scrive per lui la serie La Forêt de Chênebeau, pubblicata per la prima volta su Jacqueline, una rivista pubblicitaria, e poi ristampata su Pilote[3] nel 1966. René Goscinny lo portò alla rivista Pilote dove creò la serie Buck Gallo[4] nel 1963, su sceneggiatura di Yves Duval e Jean Tabary, che andò avanti per dieci storie lunghe e alcuni racconti completi fino al 1969. Sempre per Pilote, disegna la serie Pan et la Syrinx su sceneggiatura di Fred, che conta quindici storie complete tra il 1968 e il 1969[5][6][7].

La giungla dei matti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1969 crea, su sceneggiatura di Christian Godard, la serie che lo renderà famoso, La Jungle en folie. Christian Godard racconta che fu Mic Delinx[6] a rivolgersi a lui, disperato perché non aveva più lavoro al periodico Pilote e aveva una famiglia da mantenere[8]. Christian Godard, che apprezzava il talento di Mic Delinx, trovò un soggetto adatto a lui e lo propose al direttore del settimanale Pif, che si mostrò interessato e chiese un saggio di venti pagine. Il successo fu immediato e le gag de La Jungle en folie furono pubblicate regolarmente su Pif[9] fino al 1978 e poi saltuariamente fino al 1986[10][9]. La serie è stata pubblicata in album da Rossel Éditions a partire dal 1973, poi da Dargaud dal 1979. Venti album sono stati pubblicati fino al 1988.

Altri lavori

Mic Delinx ha anche disegnato molte illustrazioni per campagne pubblicitarie (ad esempio il Sim'Cat per l'ormai defunto marchio automobilistico Simca). Nel 1981, dopo la morte di Jean-Claude Poirier, disegna, insieme a Philippe Luguy e Yannick Hodbert, 7 vignette[11] per la marca di gomme da masticare Malabar, poi, nel 1982, 12 vignette su una serie di 24 divise tra lui e François Dimberton. Nel 1996 ha disegnato un fumetto pubblicitario per Banga[12] e ha creato il fumetto Kouakou per la rivista africana per bambini Eponymen[13]. Ha inoltre creato il pupazzo Théobald le Chameau, mascotte del programma televisivo Midi Magazine[5][6].

Il litigio con Godard[modifica | modifica wikitesto]

La casa di produzione France-Animation propose agli autori un adattamento a cartoni animati de La jungle en folie, ma non fu possibile raggiungere un accordo, unicamente a causa di Mic Delinx[14] secondo la versione di Christian Godard[15] e per questo motivo che rallentarono i rapporti tra i due fumettisti[10].

La rottura definitiva avvenne alla fine degli anni Settanta, quando Mic Delinx utilizzò i personaggi de La Jungle en folie per realizzare un biglietto d'invito per i festeggiamenti del 50º compleanno di Jean-Marie Le Pen nel 1978, e poi quando Christian Godard scoprì che Mic Delinx aveva fornito un'intera pagina dell'album La Crise al caporedattore del settimanale politico Minute, che aveva sostituito i testi originali con testi che esaltavano Jean-Marie Le Pen[16]. Christian Godard si indignò per questa procedura e considerò questo utilizzo, senza il suo consenso, dei personaggi di cui era coautore come una violazione dei suoi diritti d'autore e un lungo procedimento legale oppose i due uomini per circa dieci anni. Al termine di questa controversia, nel 1999, la Corte d'Appello di Parigi ha stabilito che Mic Delinx era l'autore della rappresentazione dei personaggi e Christian Godard dei loro nomi e della sceneggiatura[17]. Negli ultimi anni della loro collaborazione, i due uomini comunicarono solo attraverso i loro avvocati e la serie apparve solo occasionalmente sulle pagine della rivista Pif prima di interrompersi nel 1988[10][16][9].

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

L'episodio della sua collaborazione con Jean-Marie Le Pen e Minute ha reso Mic Delinx, agli occhi di tutti, come "fascista", indesiderabile nel mondo del fumetto. Per sopravvivere, ha ricomprato le scorte di album a prezzi scontati dall'editore e le ha vendute personalmente alle fiere del fumetto. Rovinato, perse l'appartamento, sprofondò nella depressione, soprattutto dopo la morte della moglie per cancro, visse nella sua auto o in piccoli alberghi. Esausto, viene ricoverato in ospedale e muore per arresto cardiaco il 18 dicembre 2002[7] a Saint-Marcel (Eure)[18].

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • La Jungle en folie, scenario Christian Godard, volumi da 1 a 7 pubblicati da Rossel Éditions, volumi da 8 a 20 pubblicati da Dargaud (che sta ristampando i primi 7 volumi)
  1. Les Aventures de Joe le tigre, 1973
  2. Salut la compagnie, 1974
  3. La Conquête de l'espace, 1974
  4. Corrida pour une vache maigre, 1975
  5. Perrette et le grand méchant Louloup, 1975
  6. La Crise, 1976
  7. Le Mouton enragé, 1976
  8. La Belle au bois ronflant, 1979
  9. La Cage aux fauves, 1980
  10. Le Monstre, 1980
  11. Mambo Zizi Panda, 1981
  12. Le Trou du chou-fleur, 1983
  13. La Brigade des morses, 1983
  14. Hamac Saynètes, 1984
  15. La Licorne de brume, 1984
  16. Le Fondu enchaîné, 1985
  17. Canard à l'orange, 1986
  18. Le Fantôme du Bengali, 1987
  19. Le Dindon de la farce, 1987
  20. La Guerre du golf, 1988

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ FFF - PIERROT - France, su www.lfb.it. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  2. ^ René Goscinny è stato nominato caporedattore di Pilote nel 1963.
  3. ^ Forêt de Chênebeau dans Pilote, su bdoubliees.com. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  4. ^ Buck Gallo dans Pilote, su bdoubliees.com. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  5. ^ a b (FR) Mort de Mic Delinx, dessinateur de BD et illustrateur publicitaire, in Le Monde.fr, 17 gennaio 2003. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  6. ^ a b c (EN) Mic Delinx, su lambiek.net. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  7. ^ a b (FR) Serge de Beketch, in Wikipédia, 10 agosto 2022. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  8. ^ Godard riferisce che Delinx gli disse: "Ho due figlie da crescere e non so come fare". Non posso fare altro che buttarmi dalla finestra".
  9. ^ a b c Jungle en folie dans Vaillant/Pif, su bdoubliees.com. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  10. ^ a b c (FR) Olivier Lascar, BD. Christian Godard raconte sa "Jungle en Folie", su Sciences et Avenir, 20 febbraio 2018. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  11. ^ (FR) Philippe Luguy, yannick, Mic Delinx, 1981 - Vignettes Malabar - Epoque 3, su www.mr-malabar.fr, 1º gennaio 1981. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  12. ^ Banga et le mystère de la Rolls blanche, su sceneggiatura di Claude Moliterni.
  13. ^ Rivista distribuita gratuitamente nelle scuole africane con il sostegno del Ministero della Cooperazione francese.
  14. ^ Patrick Gaumer, Dictionnaire mondial de la BD, Larousse, 2010, p. 239, ISBN 978-2-03-584331-9, OCLC 652381718. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  15. ^ Christian Godard spiega di essersi rammaricato del fatto che questo adattamento non abbia potuto avere luogo, nonostante la serie fosse adatta a un adattamento animato, dando la colpa alla Mic Delinx, che si è rifiutata di concordare i contratti nonostante quattro tentativi.
  16. ^ a b (FR) Christian Godard : « J’ai plein d’idées pour la Jungle en Folie (...), su ActuaBD. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  17. ^ www.legifrance.gouv.fr, https://www.legifrance.gouv.fr/juri/id/JURITEXT000019050335/. URL consultato il 21 dicembre 2022.
  18. ^ (FR) Fichier des personnes décédées (Décès) - data.gouv.fr, su www.data.gouv.fr. URL consultato il 21 dicembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patrick Gaumer, «Delinx, Mic», dans Dictionnaire mondial de la BD, Paris, Larousse, 2010 ISBN 9782035843319, p. 239.
  • Henri Filippini, « Je me souviens de... Mic Delinx », dBD no 37, octobre 2009, p. 94-95.

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