René Moreu

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René Moreu (Nizza, 12 novembre 1920Vayrac, 16 maggio 2020) è stato un illustratore e pittore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

René Moreu[1] è nato a Nizza il 12 novembre 1920.[2] Ha trascorso la sua infanzia a Marsiglia, dove suo padre era vetrinista e poi direttore di un caffè. Dopo diversi lavori, entra come meccanico nella stamperia Petit Marseillais[3]. Viene arruolato per la ferma militare su una nave della guardia costiera e successivamente René Moreu si unì alla Resistenza ai nazisti nel 1940. Pur affetto da una grave malattia alla retina nel 1944[4], prese parte alle battaglie per la Liberazione di Parigi. Successivamente entrò a far parte della redazione del quotidiano La Marseillaise.[5]

Fu assunto da Vaillant dove per quattro anni (1945-1949) fu il primo direttore di questo settimanale rivolto ai giovani.[6] Sposò Mina Lucchesi, da cui nacque il figlio Roland. Sposò in seconde nozze la direttrice di Éditions Vaillant, Madeleine Bellet. Continuò a lavorare nella redazione del giornale, di cui fu uno degli azionisti "storici", fino agli anni 1970.[7],[8]. Nel 1950-1951 creò i periodici Riquiqui les belles images e Roudoudou les belles images[9] destinati ai giovanissimi lettori e di cui fu caporedattore. Collaborò anche con la rivista per bambini dai 6 ai 9 anni Pipolin les gaies Images.[10]

Nel 1953, grazie alla parziale guarigione dei suoi occhi mediante impianti di placenta, iniziò la carriera di pittore e illustratore.

Come illustratore, collaborò alla realizzazione di molti libri per bambini, in particolare con l'Editore La Farandole, specializzato per la letteratura per l'infanzia, tra cui le opere di Pierre Gamarra e Jean Ollivier. Nel 1983 pubblicò anche Arnal une vie de Pif[11], biografia dedicata a José Cabrero Arnal, creatore del personaggio del cane Pif.

Lavoro come disegnatore alle pubblicazioni della stampa comunista: Miroir du cyclisme (1961) e l'Almanach de L'Humanité dal 1967 al 1986.

Come pittore, era parte del gruppo di artisti della rivista L'Œuf sauvage, ed è quindi legato all'Art singulier in linea con l'art brut.[12] La sua prima grande mostra venne fatta nel 1975 ad Amiens.

Dopo Amiens gli sono state dedicate numerose mostre e retrospettive; ad esempio a Compiègne nel 2001[13], al museo a Parigi Halle Saint-Pierre nel 2003-2004, a Saint-Pierreville nel 2003[14], nel 2010 a Uzès, al Musée de la Création Franche a Bègles[14], a Carennac nel 2011[15], al Château de Grignon nel 2015 dal Musée du Vivant ad AgroParisTech[16].

René Moreu viveva a Vayrac.[17]

René Moreu è morto il 16 maggio 2020[18].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ matchID - Moteur de recherche des décès, su deces.matchid.io. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  2. ^ Biografia di René Moreu, p. 20-21, in Hervé Cultru, Vaillant 1942-1969: la vera storia di un diario leggendario, Vaillant collezionista, Parigi, 2006.
  3. ^ (FR) Avec "Vaillant", on n'est pas des Mickeys !, su L'Humanité, 29 maggio 2015. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  4. ^ Cerkita Zünd, L'HORIZON OVIPARE: René Moreu, su L'HORIZON OVIPARE, 25 luglio 2011. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  5. ^ (FR) Hommage. René Moreu, fondateur des éditions Vaillant, est mort, su L'Humanité, 17 maggio 2020. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  6. ^ Mise à jour du Petit Critique illustré, su theadamantine.free.fr. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  7. ^ Thierry Crépin, nota “Bellet Madeleine” (1912-1989), in Le Maitron en ligne, articolo 16156. Si sposarono nel 1967.
  8. ^ Richard Medioni, The Complete Story 1901-1994 Giornali per bambini del movimento comunista e dei loro fumetti eccezionali, collezione Vaillant, 2012
  9. ^ (FR) Philippe MAGNERON, Roudoudou -2- Roudoudou les belles images, su www.bedetheque.com. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  10. ^ (FR) Loïc Boyer, Pipolin - album n°12, su Cligne Cligne Magazine. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  11. ^ Jean Ollivier, Georges Wolinski e José Cabrero Arnal, C. Arnal : une vie de Pif, La Farandole-Messidor, 1983, ISBN 2-7047-0327-2, OCLC 417033897. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  12. ^ L'ébloui, L'ébloui - Galerie associative d'Art Singulier: Ouverture d'une galerie d'Art Singulier à Vayrac (Lot), su L'ébloui - Galerie associative d'Art Singulier, 24 maggio 2009. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  13. ^ (FR) Par Le 1 février 2001 à 00h00, EXPOSITIONS, su leparisien.fr, 31 gennaio 2001. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  14. ^ a b René Moreu, l'ébloui, exporevue, magazine, art vivant et actualité, su www.exporevue.com. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  15. ^ (FR) Carennac. Une exposition capitale pour René Moreu, su ladepeche.fr. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  16. ^ "AgroParisTech - Rendez-vous aux jardins 2015: Mostra dedicata a René Moreu: "Celebrare la natura, resistere alla cecità" [archivio], su docpatrimoine.agroparistech.fr
  17. ^ Mario Del Curto, René Moreu : l'œil nu, 2020, ISBN 978-2-330-13608-6, OCLC 1225281893. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  18. ^ (FR) René Moreu, ancien rédacteur en chef de Vaillant, est mort | BoDoï, explorateur de bandes dessinées - Infos BD, comics, mangas, su bodoi.info. URL consultato il 27 gennaio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • René Moreu, celebrare la nature, resistere alla cecità, Laurent Gervereau (dir), musée du Vivant-AgroParisTech (primo museo internazionale sull'ecologia), Parigi, diffusion lulu.com, 2015.
  • René Moreu, L'oeil nu: que la nature soit peinture ISBN 978-2330136086

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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