Hugo Dellien

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Hugo Dellien
Dellien a Wimbledon nel 2018
Nazionalità Bandiera della Bolivia Bolivia
Altezza 180 cm
Peso 75 kg
Tennis
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 39-62 (38.61%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 64º (1 agosto 2022)[1]
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 1T (2020, 2021, 2023)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2019, 2022)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2019, 2022, 2023)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 2T (2019)
Altri tornei
 Giochi olimpici 1T (2020)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 10-24 (29.41%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 185º (2 febbraio 2015)
Ranking attuale ranking
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 1T (2020, 2023)
Bandiera della Francia Roland Garros 1T (2022, 2023)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 1T (2019, 2023)
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al 18 marzo 2024

Hugo Dellien (Trinidad, 16 giugno 1993) è un tennista boliviano.

Ha vinto in carriera dieci titoli in singolare dell'ATP Challenger Tour e uno in doppio, oltre a diversi titoli del circuito ITF. Il suo miglior ranking ATP in singolare è il 64º posto raggiunto il 1° agosto 2022, la miglior classifica raggiunta da un boliviano dai tempi di Mario Martínez, che era stato 32º nell'ottobre 1980.[2] In doppio, Dellien vanta il 185º posto nel ranking del 2 febbraio 2015.[1]

Anche il fratello minore Murkel Alejandro ha intrapreso la carriera di tennista.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

2009-2013, inizi tra i professionisti e primi titoli ITF[modifica | modifica wikitesto]

Debutta tra i professionisti con una sconfitta nell'agosto 2009 al torneo ITF Futures Bolivia F1. Nonostante abbia giocato due soli tornei nel circuito, nel luglio 2010 fa il suo esordio nella squadra boliviana di Coppa Davis in occasione dello spareggio perso 4-1 con El Salvador, viene schierato nell'ultimo singolare a risultato acquisito dal salvadoregni e sconfigge in due set Sebastián Moreno. Nell'ottobre 2010 alza il primo trofeo da professionista vincendo il torneo di doppio al Bolivia F4. Disputa la prima finale ITF in singolare nel settembre 2012 al torneo Bolivia F2 e viene sconfitto da Juan-Pablo Amado. Dopo aver vinto 5 tornei ITF in doppio, il 21 aprile 2013 conquista il primo titolo in singolare battendo in tre set Gonzalo Lama nella finale del torneo ITF Chile F1, e la settimana successiva si conferma campione all'Argentina F4. Nel 2012 aveva esordito in doppio nei Challenger e nella parte finale del 2013 entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo Challenger in singolare e, alla sua terza apparizione, in settembre vince il primo incontro a Quito.

2014-2016, prime finali Challenger, top 300 del ranking in singolare e top 200 in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2014 continua a raccogliere successi nei tornei ITF e comincia anche a giocare con continuità nel circuito Challenger, in marzo raggiunge la prima finale nel torneo di doppio di Salinas e in coppia con Eduardo Schwank viene sconfitto in due set da Roberto Maytin / Fernando Romboli. Dopo aver perso altre due finali Challenger in doppio, in novembre gioca la prima finale in singolare a Montevideo e cede al giocatore di casa Pablo Cuevas per 2-6, 4-6. Grazie a questo risultato conclude il 2014 al 267º posto mondiale, suo nuovo miglior ranking. Dopo aver vinto sei titoli ITF in singolare e undici in doppio, nel 2015 ne vince solo uno in singolare, non supera mai i quarti di finale nei Challenger e passa dal 242º posto ATP di febbraio al 485º di fine anno. Anche in doppio raggiunge il miglior ranking alla 185ª posizione in febbraio e nei mesi successivi entra in crisi di risultati. Nel 2016 gioca esclusivamente nel circuito ITF, durante la stagione conquista un titolo in singolare e tre in doppio e i suoi ranking peggiorano progressivamente. A fine anno cerca invano un posto e finanziamenti per allenarsi in Bolivia e abbandona il tennis per dar vita a un'azienda con il padre.[4]

2017-2018, ritiro dal tennis e rientro, primi titoli Challenger e top 100[modifica | modifica wikitesto]

Ci ripensa dopo meno di due mesi e nel gennaio 2017 accetta l'offerta di un amico di allenarsi in Messico. Subito ottiene buoni risultati, durante quella stagione vince sette titoli ITF in singolare e due in doppio. I successi in singolare lo portano in novembre alla 232ª posizione in classifica. Nel frattempo aveva ricominciato a giocare nei Challenger, ma l'unico risultato di rilievo è la finale raggiunta in doppio a novembre al Challenger Ciudad de Guayaquil, dove in singolare arriva in semifinale. Si migliora nel 2018, in marzo vince sia il torneo di singolare che quello di doppio all'ITF Italy F3 e poco dopo abbandona i tornei ITF. Il 22 aprile conquista il primo titolo Challenger al Sarasota Open, con la vittoria in finale per 2-6, 6-4, 6-2 su Facundo Bagnis, e a fine torneo entra nella top 200. Nei due mesi successivi si aggiudica anche i Challenger di Savannah e Vicenza, sconfiggendo rispettivamente Christian Harrison e Matteo Donati. In luglio perde la finale a Marburgo contro Juan Ignacio Londero e porta il best ranking alla 100ª posizione. Quell'anno partecipa per la prima volta alle qualificazioni di tornei del Grande Slam al Roland Garros, a Wimbledon e agli US Open, vincendo un solo incontro a Parigi. Il miglior risultato di fine stagione in singolare è la semifinale al Tampere Open, dove viene di nuovo sconfitto da Londero, e in ottobre vince il primo torneo di doppio in un Challenger a Campinas in coppia con Guillermo Durán, battendo in finale Franco Agamenone / Fernando Romboli.

2019, esordi nel circuito maggiore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver tentato invano alcune volte le qualificazioni nei tornei ATP, le supera per la prima volta nel febbraio 2019 a Córdoba, e viene eliminato al primo turno del tabellone principale. A fine mese vince il suo primo incontro in un torneo dell'ATP Tour al Rio Open, dove raggiunge i quarti di finale. Si spinge fino ai quarti anche al successivo Brasil Open e in marzo si impone nel Challenger di Santiago del Cile. Il 18 marzo sale alla 74ª posizione del ranking. Supera le qualificazioni al Madrid Masters e viene sconfitto da Kei Nishikori al secondo turno dopo aver eliminato il nº 29 ATP Gilles Simon. In maggio raggiunge i quarti all'ATP di Ginevra e la settimana dopo entra per diritto di classifica al Roland Garros, facendo il suo esordio in una prova del Grande Slam; supera al primo turno Prajnesh Gunneswaran e diventa il primo boliviano a vincere un incontro degli Slam dopo Martinez al Roland Garros 1984.[4] Viene quindi eliminato dal nº 6 del mondo Stefanos Tsitsipas, al quale strappa un set. A fine giugno batte Danilo Petrović in finale al Milano ATP Challenger e subito dopo viene eliminato nel suo incontro di esordio a Wimbledon. Supera il primo turno agli US Open per il ritiro dell'avversario e viene subito sconfitto in quattro set dal nº 5 ATP Daniil Medvedev. A fine anno partecipa ad alcuni tornei ATP, vincendo incontri solo nelle qualificazioni; in settembre perde la finale in doppio al Challenger de Buenos Aires e in novembre perde quella in singolare al Challenger Ciudad de Guayaquil contro Thiago Seyboth Wild.

2020, 72º e successiva discesa nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 gennaio 2020, pur non avendo ancora giocato alcun torneo, porta il suo miglior ranking al 72º posto. Eliminato alle qualificazioni del torneo di Auckland, al primo turno dell'Australian Open perde in tre set dal numero 1 del mondo Rafael Nadal. Dopo altre tre sconfitte al primo turno, a fine febbraio raggiunge i quarti all'ATP di Santiago del Cile. Ha quindi inizio la lunga pausa del tennis mondiale per la pandemia di COVID-19, rientra a fine agosto e da lì a fine anno gioca 5 incontri vincendone solo uno alle qualificazioni di Roma, uscendo al primo turno agli US Open e al Roland Garros. In settembre esce dalla top 100 e chiude il 2020 al 111º posto nel ranking.

2021, due titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Supera le qualificazioni dell'Australian Open nelle quali elimina l'emergente Carlos Alcaraz. ed esce di scena al primo turno per mano di Dominik Koepfer. Torna a mettersi in luce a maggio al Masters romano, nelle qualificazioni supera i top 100 Jaume Munar e Aljaz Bedene, al primo turno elimina Adrian Mannarino e viene poi sconfitto da Alexander Zverev. In luglio fa il suo esordio olimpico ai Giochi di Tokyo, dove il sorteggio lo pone di fronte al primo turno al nº 1 Djokovic, che gli concede 4 soli giochi. Come era successo in stagione al Roland Garros e a Wimbledon, non supera le qualificazioni agli US Open. In ottobre torna ad aggiudicarsi un Challenger a Lima, superando in due set in finale l'argentino Camilo Ugo Carabelli. Il mese dopo vince anche il Challenger di Montevideo, nella cui finale concede un solo gioco a Juan Ignacio Londero, e a dicembre perde la finale del Florianópolis Challenger contro Igor Marcondes. Chiude la stagione al 115º posto mondiale dopo essere stato al 144º in settembre.

2022, un titolo Challenger, infortunio al polso e lunga convalescenza[modifica | modifica wikitesto]

Ai primi impegni stagionali perde in semifinale in due tornei Challenger sudamericani, mentre esce al primo turno nei tornei ATP di Córdoba e Buenos Aires e in febbraio rientra nella top 100. Eliminato al secondo turno all'ATP di Santiago, raggiunge le finali nei successivi Challenger di Santiago e del Biobío, vince la prima superando Alejandro Tabilo e perde la seconda contro Tomás Martín Etcheverry. Nel periodo successivo disputa alcuni tornei ATP vincendo qualche match contro avversari meglio classificati e raggiunge il secondo turno a Barcellona, all'Estoril e al Roland Garros. Una grave lesione a un polso lo costringe a chiudere la stagione a fine giugno.[5]

2023, prima semifinale ATP, due titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Scende alla 139ª posizione mondiale dopo l'eliminazione al primo turno agli Australian Open all'esordio dopo la convalescenza. Inizia a risalire con una semifinale in un Challenger, al successivo ATP di Córdoba raggiunge la prima semifinale ATP in carriera e viene sconfitto da Sebastián Báez. Con i quarti di finale disputati all'ATP 500 di Rio de Janeiro, dove perde al terzo set con Cameron Norrie, rientra nella top 100. A marzo sconfigge Thiago Seyboth Wild in finale al Santiago Challenger. Le sedute di allenamento in vista dei tornei europei su terra battuta e in seguito i problemi di salute del padre gli consentono di giocare un solo torneo nei due mesi successivi.[6][7] Al rientro a maggio vince solo uno dei primi 8 incontri disputati e a giugno scende al 172º posto mondiale. Ad agosto perde in finale al Sauerland Open e, al pari degli altri tornei stagionali del Grande Slam, esce al primo turno agli US Open. A fine ottobre si aggiudica il Curitiba Challenger superando in finale Oliver Crawford.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (26)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Challenger (10)
Futures (16)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 22 aprile 2018 Bandiera degli Stati Uniti Sarasota Open, Sarasota Terra verde Bandiera dell'Argentina Facundo Bagnis 2-6, 6-4, 6-2
2. 6 maggio 2018 Bandiera degli Stati Uniti Savannah Challenger, Savannah Terra verde Bandiera degli Stati Uniti Christian Harrison 6-1, 1-6, 6-4
3. 3 giugno 2018 Bandiera dell'Italia Internazionali Città di Vicenza, Vicenza Terra rossa Bandiera dell'Italia Matteo Donati 6-4, 5-7, 6-4
4. 10 marzo 2019 Bandiera del Cile Cachantún Cup, Santiago del Cile Terra rossa Bandiera di Taipei Cinese Wu Tung-lin 5-7, 7–6(1), 6-1
5. 30 giugno 2019 Bandiera dell'Italia Milano ATP Challenger, Milano Terra rossa Bandiera della Serbia Danilo Petrović 7-5, 6-4
6. 3 ottobre 2021 Bandiera del Perù Lima Challenger, Lima Terra rossa Bandiera dell'Argentina Camilo Ugo Carabelli 6-3, 7-5
7. 14 novembre 2021 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Open, Montevideo Terra rossa Bandiera dell'Argentina Juan Ignacio Londero 6-0, 6-1
8. 13 marzo 2022 Bandiera del Cile Santiago Challenger, Santiago del Cile Terra rossa Bandiera del Cile Alejandro Tabilo 6-3, 4-6, 6-4
9. 12 marzo 2023 Bandiera del Cile Santiago Challenger, Santiago del Cile Terra rossa Bandiera del Brasile Thiago Seyboth Wild 3-6, 6-3, 6-3
10. 29 ottobre 2023 Bandiera del Brasile Curitiba Challenger, Curitiba Terra rossa Bandiera degli Stati Uniti Oliver Crawford 7-6(6), 4-6, 7-6(1)
Sconfitte in finale (11)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Challenger (6)
Futures (5)
N. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 23 novembre 2014 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Open, Montevideo Terra rossa Bandiera dell'Uruguay Pablo Cuevas 2-6, 4-6
2. 8 luglio 2018 Bandiera della Germania Marburg Open, Marburgo Terra rossa Bandiera dell'Argentina Juan Ignacio Londero 6-3, 5-7, 4-6
3. 3 novembre 2019 Bandiera dell'Ecuador Challenger Ciudad de Guayaquil, Guayaquil Terra rossa Bandiera del Brasile Thiago Seyboth Wild 4-6, 0-6
4. 12 dicembre 2021 Bandiera del Brasile Florianópolis Challenger, Florianópolis Terra rossa Bandiera del Brasile Igor Marcondes 2-6, 4-6
5. 20 marzo 2022 Bandiera del Cile Challenger del Biobío, Concepción Terra rossa Bandiera dell'Argentina Tomás Martín Etcheverry 3-6, 2-6
6. 5 agosto 2023 Bandiera della Germania Sauerland Open, Lüdenscheid Terra rossa Bandiera della Croazia Duje Ajduković 5-7, 4-6

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (18)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Challenger (1)
Futures (17)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 6 ottobre 2018 Bandiera del Brasile São Paulo Challenger de Tênis, Campinas Cemento Bandiera dell'Argentina Guillermo Durán Bandiera dell'Argentina Franco Agamenone
Bandiera del Brasile Fernando Romboli
7-5, 6-4
Sconfitte in finale (20)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Challenger (6)
Futures (14)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 1º marzo 2014 Bandiera dell'Ecuador Challenger ATP de Salinas, Salinas Terra rossa Bandiera dell'Argentina Eduardo Schwank Bandiera del Venezuela Roberto Maytín
Bandiera del Brasile Fernando Romboli
3-6, 4-6
2. 12 luglio 2014 Bandiera dell'Italia San Benedetto Tennis Cup, San Benedetto del Tronto Terra rossa Bandiera del Perù Sergio Galdós Bandiera dell'Italia Daniele Giorgini
Bandiera dell'Italia Potito Starace
3-6, 7–6(3), [5-10]
3. 25 ottobre 2014 Bandiera dell'Argentina, Copa Cordoba Córdoba Terra rossa Bandiera dell'Argentina Juan Ignacio Londero Bandiera del Brasile Marcelo Demoliner
Bandiera del Cile Nicolás Jarry
3-6, 5-7
4. 3 novembre 2017 Bandiera dell'Ecuador Challenger Ciudad de Guayaquil, Guayaquil Terra rossa Bandiera della Bolivia Federico Zeballos Bandiera di El Salvador Marcelo Arévalo
Bandiera del Messico Miguel Ángel Reyes Varela
1-6, 7–6(7), [6-10]
5. 28 settembre 2019 Bandiera dell'Argentina Challenger de Buenos Aires, Buenos Aires Terra rossa Bandiera della Bolivia Federico Zeballos Bandiera dell'Argentina Guido Andreozzi
Bandiera dell'Argentina Guillermo Duran
7–6(3), 2-6, [1-10]
6. 9 marzo 2024 Bandiera della Bolivia Santa Cruz Challenger, Santa Cruz de la Sierra Terra rossa Bandiera della Bolivia Murkel Dellien Bandiera dell'Argentina Andrea Collarini
Bandiera dell'Argentina Renzo Olivo
4-6, 1-6

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]