Heptathela kikuyai

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Heptathela kikuyai
Immagine di Heptathela kikuyai mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineMesothelae
FamigliaLiphistiidae
GenereHeptathela
SpecieH. kikuyai
Nomenclatura binomiale
Heptathela kikuyai
ONO, 1998

Heptathela kikuyai ONO, 1998 è un ragno appartenente al genere Heptathela della famiglia Liphistiidae.

Il nome del genere deriva dal greco ἐπτά, heptà, cioè 7, ad indicare il numero delle ghiandole delle filiere che possiedono questi ragni[1], e dal greco θηλή, thelè, che significa capezzolo, proprio ad indicare la forma che hanno le filiere stesse.

Il nome proprio è in onore del biologo ed entomologo giapponese N. Kikuya.[2]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Ragno primitivo appartenente al sottordine Mesothelae: non possiede ghiandole velenifere, ma i suoi cheliceri possono infliggere morsi piuttosto dolorosi[3]

Questa specie ha due spermateche di forma bilobata, con processi secondari laterali, e per queste sue caratteristiche, nell'ambito di questo genere, è stata classificata nel Gruppo B dall'aracnologo Hirotsugu Ono insieme a H. kimurai, H. amamiensis, H. kanenoi, H. yaginumai, H. yakushimaensis, H. nishikawai, H. higoensis e H. yanbaruensis.[4]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Rinvenuta principalmente sul monte Gozagatake, nella prefettura giapponese di Ôita, sull'isola di Kyūshū.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Murphy & Murphy, (2000)
  2. ^ Wikispecies
  3. ^ The world spider catalog, Liphistiidae URL consultato il 17 gennaio 2010
  4. ^ Spiders of the Genus Heptathela (Araneae, Liphistiidae) from Vietnam, with notes on their natural history (PDF), su americanarachnology.org. URL consultato il 17 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2006).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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