Gherardo Vaiarini
Gherardo Vaiarini | |
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Nascita | Concesio, 1891 |
Morte | Africa Settentrionale Italiana, 17 luglio 1942 |
Cause della morte | morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Anni di servizio | 1917 - 1941 |
Grado | Colonnello in servizio permanente effettivo |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna italiana di Grecia |
Battaglie | Battaglia delle Alpi Occidentali |
Comandante di | 65º Reggimento fanteria "Trieste" |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena |
Frase celebre | Raccomando il mio 65! Viva il mio 65! Non importa se muoio. Viva l'Italia! Vincere!!! |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959)[1] | |
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Gherardo Vaiarini (Concesio, 1891 – Africa Settentrionale Italiana, 17 luglio 1942) è stato un militare italiano insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque a Concesio, provincia di Brescia, nel 1891, figlio di Battista.[2] Arruolatosi nel Regio Esercito frequentò la Regia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena da cui uscì con il grado di sottotenente dalla nel 1913.[2] A partire dal 24 maggio 1915, in forza al 77º Reggimento fanteria, partecipò alle operazioni belliche nel corso della prima guerra mondiale.[2] Rimasto gravemente ferito alla fine del 1917, riprese servizio attivo nel 1920, in forza al Corpo di occupazione dell'Egeo.[2] Dal 1924 al 1927 prestò servizio al Distretto militare di Brescia e, con la promozione a maggiore, presso il Comando della Divisione militare di Udine.[2] Divenuto tenente colonnello nel 1935, ritorno al 77º Reggimento fanteria dove rimase fino alla promozione a colonnello, avvenuta il 1º novembre 1939. Nominato comandante del 65º Reggimento fanteria motorizzato della 101ª Divisione motorizzata "Trieste", dopo la dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna prese parte alle operazioni sul fronte occidentale.[2] Nell'agosto 1941 partì alla testa del suo reggimento per l'Africa Settentrionale Italiana.[2] Ferito in combattimento ad El Alamein, decedeva in quello stesso giorno durante il suo trasporto all'ospedale da campo 895 di El Dabà.[2] La sua eroica morte venne citata sul bollettino di guerra n.787, e fu successivamente insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
— Decreto del Presidente della Repubblica 9 giugno 1948.[5]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p.51.
- ^ a b c d e f g h i Combattenti Liberazione.
- ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2023
- ^ Quirinale - scheda - visto 3 marzo 2023
- ^ Registrato alla Corte dei Conti il 22 giugno 1948, registro 14, foglio 19.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 51.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Vaiarini, Gherardo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 18 marzo 2023.
- Vaiarini, Gherardo, su MOVM. URL consultato il 18 marzo 2023.
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