Dionycha

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Dionycha
Cheiracanthium inclusum
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineOpisthothelae
InfraordineAraneomorphae
TaxonNeocribellatae
SezioneDionycha
Superfamiglie
vedi testo

Dionycha è un gruppo filogenetico di ragni appartenente all'infraordine Araneomorphae.

Comprende oltre 10 famiglie: tutti gli Gnaphosoidea (7 famiglie al 2013), i Salticidae, i Thomisidae e i Clubionidae e altre minori.

La peculiarità di questo gruppo è di avere sensi sviluppati maggiormente e predisposti all'attività predatoria: tutte queste famiglie di ragni sono poco stanziali e attive cacciatrici. Alcune famiglie mostrano inoltre danze di corteggiamento più o meno elaborate.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal greco e significa "che possiede due artigli tarsali", caratteristica fisica più evidente comune a queste famiglie. Il termine serve anche a distinguerli dai Trionycha che, in una vecchia classificazione, comprendevano i ragni possessori di tre artigli tarsali, oggi non più in uso. Nei Dionycha il terzo artiglio tarsale si è trasformato in un ciuffo di peli particolarmente aderente che consente a questi ragni di arrampicarsi su superfici lisce.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La monofilia dei Dionycha è oggetto di discussioni e controversie in ambito aracnologico. Un lavoro degli aracnologi Coddington e Levi del 1991 portò alla compilazione del seguente cladogramma basato sulla valutazione di caratteristiche fisiche macro- e microscopiche:


Araneomorphae

Haplogynae

Entelegynae

Trionycha

Dionycha

Corinnidae

Liocranidae

Gnaphosoidea

Clubionidae

Anyphaenidae

Salticidae

Thomisidae

Philodromidae

Sparassidae

Selenopidae

Miturgidae[1]

Un recente lavoro di Ramírez del 2014, sulla base di considerazioni filogenetiche più accurate ed approfondite, ha portato a precise caratterizzazioni nell'ambito dei Dionycha, con la costituzione di tre nuove famiglie (Eutichuridae, Phrurolithidae e Trachelidae) e la ristrutturazione di altre quattro (Miturgidae, Corinnidae, Clubionidae e Liocranidae)[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Attuale famiglia in cui sono stati inglobati, nel 2014, i generi degli Zoridae citati nello studio del 1991
  2. ^ The morphology and phylogeny of dionychan spiders (Araneae: Arameomorphae) di M. Ramírez

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J. Bosselaers & R. Jocqué, 2002 - Studies in Corinnidae: cladistic analysis of 38 corinnid and liocranid genera, and transfer of Phrurolithinae. Zoologica Scripta, vol.31, pp. 241–270.
  • J.A. Coddington & H.W. Levi, 1991 - Systematics and evolution of spiders (Araneae). Annual Review of Ecology and Systematics, vol.22, pp. 565–592.
  • Griswold, C.E., Coddington, J.A., Platnick, N.I. & Forster, R.R., 1999 - Towards a Phylogeny of Entelegyne Spiders (Araneae, Araneomorphae, Entelegynae). Journal of Arachnology, vol.27, pp. 53–63.
  • Ramírez, M., 2014 - The morphology and phylogeny of dionychan spiders (Araneae: Arameomorphae). Bull. Am. Mus. nat. Hist. vol.390, pp. 1–374.
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