Daria Bocciarelli

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Daria Bocciarelli (Parma, 6 marzo 1910Roma, 27 dicembre 2006) è stata una fisica italiana che contribuì in maniera rilevante alla ricerca con la microscopia elettronica nel campo della fisica medica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata il 6 marzo 1910 a Parma da famiglia veneta-friulana, il padre Bruno Bocciarelli era ufficiale dell'esercito. Laureata in fisica nel 1931 all'Università di Firenze, inizia la sua carriera come assistente di Bruno Rossi e di Giuseppe Occhialini, al laboratorio di Arcetri collabora con Gilberto Bernardini e Giulio Racah per confutare la teoria dominante sulla natura elettromagnetica dei raggi cosmici, anche attraverso la costruzione di apparati strumentali (geiger). Nel 1938 si trasferisce all'Istituto Superiore di Sanità di Roma dove realizza, con Edoardo Amaldi, Franco Rasetti e Giulio Cesare Trabacchi, un acceleratore elettrostatico per la ricerca e produzione di sostanze radioattive artificiali per uso medico; nel 1941 effettua alcune ricerche sulla radioattività ad Ischia, ospite dell’industriale Leopoldo Parodi Delfino. Nel 1939 il Direttore del Laboratorio di Fisica Giulio Cesare Trabacchi e Daria Bocciarelli vanno in Germania per ordinare un microscopio elettronico Siemens (che lei studia in 6 giorni invece dei 6 mesi previsti), il quale venne però requisito nel 1943 dai tedeschi: lo smontano, studiano e ricostruiscono in una notte prima di consegnarlo, poi nel 1946 costruiscono il primo microscopio elettronico italiano, che fu per anni punto di riferimento per molti ricercatori in Italia. Nel 1945 sposa Sergio Steve, professore di scienza delle finanze all’Università di Roma. Nel 1958 la direzione del Laboratorio di Fisica passa prima a Mario Ageno (con Daria vice ed a capo del reparto di microcopia elettronica) e qualche anno dopo a Daria Bocciarelli. Nel 1959 Daria succede a Trabacchi anche alla presidenza della Società Italiana di Microscopia Elettronica. Collabora con lei in quel periodo all’ISS Nella Mortara. La sua carriera presso l'Istituto durò fino al 1975, quando andò in pensione. È morta nella sua casa a Roma il 27 dicembre 2006.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1987 fu insignita dall’Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL, del premio Domenico Marotta per la ragguardevole attività svolta presso l'Istituto Superiore di Sanità.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Amaldi, Da via Panisperna all'America: i fisici italiani e la seconda guerra mondiale, Roma, Editori Riuniti, 1997.
  • Gianfranco Donelli, La microscopia elettronica all'Istituto Superiore di Sanità dal 1942 al 1992: dal laboratorio di Fisica al laboratorio di Ultrastrutture, Roma, Istituto Superiore di Sanità, 2008.
  • Bruno Rossi, Momenti nella vita di uno scienziato, Bologna, Zanichelli, 1987.
  • Raffaella Simili e Emanuela Reale, Nella città di Ipazia. le 'belle menti' di un inaspettato sorprendente milieu, Torino, Giulio Einaudi, 2011.
  • Gianni Battimelli, L'eredità di Fermi. Storia fotografica dal 1927 al 1959 dagli archivi di Edoardo Amaldi, Roma, Editori Riuniti, 2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • http://scienzaaduevoci.unibo.it/[collegamento interrotto]
  • Società Italiana di Fisica - Congresso Nazionale 2020 - Daria Bocciarelli
Controllo di autoritàVIAF (EN19146513283732210610 · ISNI (EN0000 0004 3492 7429 · SBN PUVV169945 · CONOR.SI (SL158876771