Afro Poli

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Afro Poli nel film Amori e veleni (1950)

Afro Poli (Pisa, 22 dicembre 1902Roma, 22 febbraio 1988[1]) è stato un baritono italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1925 entrò a far parte della società corale pisana, dove ricevette i consigli del maestro Bruno Pizzi, studiando in seguito a Milano con il tenore Gino Neri. Nella città lombarda entrò anche a far parte della Compagnia Teatrale di Marcello Govoni, un'esperienza che gli servì per affinare le sue qualità interpretative e sceniche e per lavorare anche nel cinema.

Debuttò nel 1930 ne La traviata al Teatro Verdi di Pisa. Nello stesso anno la carriera ebbe una svolta quando il maestro Gino Marinuzzi lo chiamò al Teatro dell'Opera di Roma per Il gobbo del califfo di Franco Casavola, cui seguirono nella stessa stagione altre quattro opere.

Fu scritturato per dieci anni di seguito al Teatro alla Scala, dove interpretò fra le altre I pescatori di perle, Adriana Lecouvreur, La bohème, Così fan tutte, Manon Lescaut, L'amico Fritz, Lodoletta, Iris, L'Arlesiana, Sigfrido, L'oro del Reno, Werther, Falstaff. Si esibì inoltre nei più importanti teatri italiani ed esteri, ricoprendo oltre centosettanta ruoli. Partecipò frequentemente a trasmissioni radiofoniche.

Grazie alle doti di recitazione, apparve in diversi in alcuni casi venendo doppiato; in particolare risulta singolare la circostanza dell'interpretazione di Canio in Pagliacci, ovviamente doppiato essendo come noto ruolo tenorile. Venne doppiato (da Gino Bechi) anche nel film-opera Aida del 1953, con Sophia Loren nel ruolo della protagonista. Le apparizioni in film non d'opera riguardano ruoli secondari o inserti di scene operistiche.

Si trasferì ad Ankara, dove continuò a cantare ed insegnare. In seguito fu a Melbourne, dove tenne corsi di perfezionamento di canto e interpretazione.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Incisioni in studio[modifica | modifica wikitesto]

Opere complete[modifica | modifica wikitesto]

Brani singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Mia sposa sarà la mia bandiera, Visione veneziana - orchestra diretta da Carlo Sabajno - Grammofono n° R-10812, matricola OM-682/II e OM-683/II, 78 giri
  • Recital. Arie da Opere e romanze - Timaclub n° Tima 75, reg. 1932-1954

Registrazioni dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Video[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Film-opera[modifica | modifica wikitesto]

Film[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo altre fonti la data di morte è il 28 febbraio 1988.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Monnosi, I Cento Anni del Teatro G.Verdi, Giardini Editori 1967
  • Gino Dell'Ira, Il firmamento lirico pisano, Grafica Zannini 1983
  • Gino Dell'Ira, I Teatri di Pisa (1773-1986), Giardini Editori 1987
  • Giampaolo Testi, Piccola Storia del Teatro G. Verdi di Pisa, Nistri Lischi Editori 1990
  • Vincenzo Quattrocchi, Magda Olivero Una voce per tre generazioni, Edizione Azzali 1984 (cronologia)

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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