Synemosyna

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Synemosyna
Synemosyna petrunkevitchi, femmina
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Araneae
Sottordine Araneomorphae
Superfamiglia Salticoidea
Famiglia Salticidae
Sottofamiglia Salticinae
(clade) Amycoida
Tribù Simonellini
Genere Synemosyna
Hentz, 1846
Serie tipo
Synemosyna formica
Hentz, 1846
Sinonimi

Simonella
Peckham & Peckham, 1885

Specie
vedi testo

Synemosyna Hentz, 1846 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Salticidae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Alcune specie di questo genere (S. americana, S. aurantiaca, S. decipiens, S. edwardsi, S. formica, S. smithi) sono caratterizzate da mirmecomorfismo, hanno cioè sembianze che ricordano quelle delle formiche.[1]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Le 20 specie oggi note di questo genere sono diffuse nelle Americhe: due in America settentrionale (USA); sei in America centrale (prevalentemente Messico e Costa Rica); undici in America meridionale (di cui quattro endemiche del Brasile, poi soprattutto in Venezuela, Guyana e Argentina)[2].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

disegno di Synemosyna formica al numero 18

Considerato un sinonimo posteriore di Simonella Peckham & Peckham, 1885 a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966[2].

A giugno 2011, si compone di 20 specie[2]:

Specie trasferite[modifica | modifica wikitesto]

  • Synemosyna formosana (Saito, 1933); trasferita al genere Myrmarachne MacLeay, 1839[2].
  • Synemosyna transversa Mukerjee, 1930; trasferita al genere Myrmarachne MacLeay, 1839[2].

Nomina dubia[modifica | modifica wikitesto]

La spiccata somiglianza di caratteri distintivi con quelli di altri generi affini, fa sì che 8 specie, il 40% di quelle ufficialmente riconosciute, siano nomina dubia[2]:

  • Synemosyna bimaculata (Mello-Leitão, 1917); esemplari femminili reperiti in Brasile e originariamente descritti in Simonella, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, sono da ritenersi nomina dubia.
  • Synemosyna fasciata Mello-Leitão, 1922; esemplare femminile reperito in Brasile, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.
  • Synemosyna fissidentata (Szombathy, 1913); esemplari femminili rinvenuti in Paraguay e originariamente descritti in Simonella, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, sono da ritenersi nomina dubia.
  • Synemosyna lunata (Walckenaer, 1837); esemplare maschile rinvenuto negli USA e originariamente descritto in Myrmecium, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.
  • Synemosyna magniscuti Mello-Leitão, 1939; esemplare maschile rinvenuto in Brasile, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.
  • Synemosyna pumilio Karsch, 1880; esemplari rinvenuti in India, a seguito di uno studio dell'aracnologo Roewer del 1955, sono da ritenersi nomina dubia.
  • Synemosyna rubra (Walckenaer, 1837); esemplari maschili e femminili, rinvenuti negli USA e originariamente descritti in Myrmecium, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, sono da ritenersi nomina dubia.
  • Synemosyna subtilis (Taczanowski, 1871); un esemplare femminile, reperito in Guyana e originariamente ascritto all'ex-genere Janus L. Koch, 1846; trasferito qui da Mello-Leitão nel 1933, a seguito di un lavoro dell'aracnologa Galiano del 1966, è da ritenersi nomen dubium.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cushing PE, Myrmecomorphy and Myrmecophily in spiders: a review (PDF), in Florida Entomologist 1997; 80(2): 165-193. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2013).
  2. ^ a b c d e f The world spider catalog, Salticidae
  3. ^ Specie tipo del genere.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hentz, 1846 - Descriptions and figures of the araneides of the United States. Boston Journal of Natural History, vol.5, p. 352-370.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Artropodi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di artropodi