Strada statale 449 di Diano Marina

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Strada statale 449
di Diano Marina
Denominazioni successiveStrada provinciale 449
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Liguria
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioDiano Marina
FineImperia
Lunghezza3,796[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 15/09/1965 - G.U. 274 del 2/11/1965[2]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione è passata alla Provincia di Imperia)

La ex strada statale 449 di Diano Marina (SS 449), ora strada provinciale 449, è una strada provinciale italiana, attualmente non transitabile in tutta la sua lunghezza.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

La strada ha inizio nel centro abitato di Diano Marina, distaccandosi dalla strada statale 1 Via Aurelia che prosegue invece con un percorso più interno ed elevato rispetto alla sottostante costa. La strada infatti prosegue quasi al livello della spiaggia prospiciente, fino a raggiungere il comune di Imperia e innestarsi nuovamente sulla SS 1 nella località di Oneglia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia di questa strada affonda le radici addirittura all'epoca del Regno d'Italia guidato da Napoleone, il quale volle una strada che passasse per capo Berta.

L'arteria ha avuto diverse vicissitudini: la classificazione quale strada statale ha portato alla necessità di un ampliamento della sede stradale che ovviamente è stato effettuato in direzione dell'entroterra e non del mare, con interessamento quindi del promontorio di capo Berta: siamo all'inizio degli anni settanta quando l'opera compiuta fu aperta al traffico ma solo per pochi mesi, a causa della caduta di massi sulla sede stradale che costrinse alla sua chiusura, lasciando aperti solo gli estremi prossimi ai centri abitati di Imperia e Diano Marina.

La strada è rimasta pertanto chiusa a qualsiasi tipo di traffico fino al 1994, quando fu riaperta al traffico ciclo-pedonale, salvo una nuova chiusura dovuta alla mancanza di collaudo[3].

Il tracciato è attualmente ed è stato recentemente oggetto di diversi interventi, condotti sia dall'amministrazione provinciale che da quelle comunali, nell'intento di recuperare questa arteria almeno per l'utenza pedonale e ciclabile.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione è passata dall'ANAS alla Regione Liguria che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Imperia[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Liguria (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  2. ^ Decreto ministeriale del 15/09/1965
  3. ^ Incompiuta, arrivano i finanziamenti [collegamento interrotto], su ecodellariviera.it.
  4. ^ L.R. 22 gennaio 1999, n. 3 (art. 12), su google.it, Regione Liguria.

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