Stazione di Vobarno Ferriera

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Vobarno Ferriera
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàVobarno
Coordinate45°38′58.38″N 10°29′01.97″E / 45.64955°N 10.48388°E45.64955; 10.48388
Lineeferrovia Rezzato-Vobarno
Storia
Stato attualedemolito o distrutto
Attivazione1897
Soppressione1968
Caratteristiche
Tipostazione di testa

La stazione di Vobarno Ferriera fu la stazione terminale della Rezzato-Vobarno, a servizio dello stabilimento siderurgico del comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu aperta al servizio pubblico il 16 dicembre 1897, quando, con l'attivazione del tronco proveniente da Tormini Scalo, fu completata la linea ferroviaria[1].

L'impianto seguì tutte le vicende societarie della ferrovia: fino al 1904 fu gestito dalla Società Anonima per la ferrovia Rezzato-Vobarno e Valle Sabbia (FRVVS), dal 1904 al 1909 dalla Società Anonima per la Ferrovia Rezzato-Vobarno-Caffaro, quindi dalla provincia di Brescia fino alla prima guerra mondiale, quando l'esercizio passò alle Ferrovie dello Stato (FS)[2]. Per necessità belliche, le FS ampliarono la stazione[3].

Nel 1921, la ferrovia fu ceduta dalla provincia alla Società Elettrica Bresciana (SEB), che gestiva la rete tranviaria extraurbana di Brescia. Nel 1930, la SEB costituì una nuova società anonima, la Ferrovia Rezzato-Vobarno (FRV), che ne prese in carico l'esercizio[4].

A partire dal 1º giugno 1932, la tranvia Tormini-Vestone, gestita dalla Tramvie Elettriche Bresciane (TEB) del gruppo SEB, fu soppressa e il servizio tranviario fu trasferito sulla ferrovia Rezzato-Vobarno tra Tormini Ferrovia e Vobarno Ferriera[5]. Una roggia separava le due infrastrutture, quindi la FRV e la TEB manifestarono l'intenzione di costruire un allacciamento che la scavalcasse consentendo al servizio tranviario di proseguire fino a Vestone, se fosse stata mantenuta l'infrastruttura tranviaria da Vobarno Ferriera in poi. Tuttavia, i lavori non iniziarono e il progetto fu sospeso nell'ottobre 1934, quando il Ministero delle Comunicazioni approvò la soppressione della tranvia Vobarno-Vestone-Idro[6].

Il servizio tranviario passeggeri sul tratto ferroviario Tormini-Vobarno Ferriera fu di breve durata in quanto fu soppresso il 18 novembre 1935[7]. Il servizio ferroviario passeggeri proveniente da Rezzato, invece, fu mantenuto fino alla seconda guerra mondiale[8].

Nel dopoguerra, la stazione rimase attiva solo per il servizio merci del vicino stabilimento della Falck che rilevò la società FRV nel 1963[9]. Fu soppressa il 23 marzo 1968, quando si chiuse l'esercizio ferroviario della linea[10].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il piazzale binari della stazione nel 1917

Il fabbricato viaggiatori fu costruito con lo stesso stile delle altre stazioni della linea come Nuvolera, Prevalle e Tormini Scalo[11].

Il piazzale contava due binari ai quali si aggiunse uno tronco a servizio dello scalo merci. Quest'ultimo era posizionato a est del fabbricato viaggiatori ed era dotato di un magazzino, di un piano caricatore e di un ponte a bilico della portata di 30 t[12]. Più a est dello scalo merci, era presente il raccordo con la vicina Ferriera di Vobarno, che dava il nome all'impianto.

Una torre dell'acqua della capacità di 10 m³, con pompatura a motore elettrico, consentiva di rifornire le locomotive a vapore[13].

Essendo capolinea, la stazione era dotata di una rimessa locomotive, posta a ovest del fabbricato viaggiatori, con annessa abitazione per il personale[13].

Già nel 1984, l'intera area fu riconvertita a zona artigianale[14].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu capolinea del servizio viaggiatori diretto a Rezzato. Tra il 4 agosto 1900 e il 9 gennaio 1902, le corse della linea ferroviaria furono instradate sulla stazione della Milano-Venezia al fine di proseguire fino a Brescia, grazie a un accordo fra l'impresa gerente e la Società Meridionale[15].

Tra il 1º giugno 1932 e il 17 novembre 1935 fu stazione capolinea del servizio tranviario passeggeri Tormini Ferrovia-Vobarno Ferriera.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ferrovia Rezzato Vobarno e Valle Sabbia, in Il Cittadino di Brescia, 15 dicembre 1897, p. 3.
  2. ^ Spinelli (1992), p. 345, pp. 347-348 e p. 352.
  3. ^ Oliva (2022), p. 135.
  4. ^ Spinelli (1992), p. 352, Mafrici (1997), p. 220, e Regio decreto 19 gennaio 1931, n. 146, in materia di "elettrificazione del tronco Treponti-Tormini della ferrovia Rezzato-Vobarno".
  5. ^ Quadro orario 630. Tormini-Vobarno-Vestone-Idro, in Orario Generale Ferrovie - Navigazione Lacuale - Tramvie - Servizi Automobilistici - Navigazione Marittima e Linee aeree, settembre 1932, p. 257. Quadro orario 371. Rezzato-Vobarno, in Orario Generale Ferrovie - Navigazione Lacuale - Tramvie - Servizi Automobilistici - Navigazione Marittima e Linee aeree, settembre 1932, p. 209.
  6. ^ Oliva (2022), p. 189 e p. 197.
  7. ^ Oliva (2022), p. 199.
  8. ^ Si veda Quadro orario 626. Rezzato-Tormini-Vobarno, in Orario Generale Ferrovie - Navigazione Lacuale - Tramvie - Servizi Automobilistici - Navigazione Marittima e Linee aeree, giugno 1942, p. 117. per l'ultimo cambio d'orario che coinvolse la ferrovia.
  9. ^ Bicchierai (1988), p. 9.
  10. ^ Bicchierai (1997), p. 15.
  11. ^ Memoriale (1911), pp. 4-5.
  12. ^ Orario Servizio FS (1918), p. 4 e p. 6, e Memoriale (1911), pp. 4-5.
  13. ^ a b Memoriale (1911), p. 5.
  14. ^ Monumenti (1984), p. 203
  15. ^ Per la stazione di Rezzato, in La Provincia di Brescia, 30 luglio 1900. Soppressione di treni fra Rezzato e Brescia, in La Sentinella Bresciana, 9 gennaio 1902.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A cura di Alberto Garlandini e Massimo Negri, I monumenti storico-industriali della Lombardia. Censimento regionale, in I quaderni di documentazione regionale, vol. 17, 1984.
  • Mario Bicchierai, Le tranvie interurbane bresciane, in Mondo Ferroviario, n. 22, febbraio 1988.
  • Mario Bicchierai, Treni e tram lungo la Valle sabbia, in Mondo Ferroviario, n. 128, febbraio 1997.
  • Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.
  • Mauro Oliva, Tram extraurbani a Brescia. Dalla "Compagnie Générale" alla "Tranvie Elettriche Bresciane", Brescia, Club Fermodellistico Bresciano/Museo dell'industria e del lavoro/Treni di carta, 2022.
  • Giovanni Spinelli, Una ferrovia anomala: le vicende della Rezzato-Vobarno, in Daniele Montanari (a cura di), Mazzano: Storia di una comunità - Secoli XII-XX, Travagliato, Tipolitografia Lumini, 1992.
  • Ferrovie dello Stato. Esercizio militare della linea Rezzato-Vobarno, Orario di Servizio dal 1º agosto 1918, Brescia, Unione lito-tipografica bresciana, 1918.
  • Deputazione provinciale di Brescia, Memoria illustrativa della Ferrovia Brescia-Rezzato-Vobarno-Vestone, Brescia, Unione tipolitografica bresciana, 1911.

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