Stazione di Nuvolera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Nuvolera
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàNuvolera
Coordinate45°31′21.47″N 10°22′27.16″E / 45.52263°N 10.37421°E45.52263; 10.37421
Altitudine162 m s.l.m.
Lineeferrovia Rezzato-Vobarno
Storia
Stato attualedemolito o distrutto
Attivazione1897
Soppressione1968
Caratteristiche
Tipostazione passante, in superficie
Binari2

La stazione di Nuvolera fu una stazione ferroviaria della Rezzato-Vobarno, a servizio dell'omonimo comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu aperta all'esercizio il 16 maggio 1897 assieme al primo tronco Rezzato-Tormini[1].

Lungo il suo arco di vita, la stazione seguì tutte le vicende societarie della linea ferroviaria: fino al 1904 fu gestita dalla Società Anonima per la ferrovia Rezzato-Vobarno e Valle Sabbia (FRVVS), dal 1904 al 1909 dalla Società Anonima per la Ferrovia Rezzato-Vobarno-Caffaro, quindi dalla provincia di Brescia fino alla prima guerra mondiale, quando l'esercizio passò alle Ferrovie dello Stato (FS). Nel 1921, fu ceduta dalla provincia alla Società Elettrica Bresciana (SEB), che gestiva la rete tranviaria extraurbana di Brescia. Nel 1930, la SEB costituì una nuova società anonima, la Ferrovia Rezzato-Vobarno (FRV), che prese in carico la gestione della ferrovia[2].

A partire dal 24 agosto 1931 fino al 10 luglio 1954, la stazione fu servita anche dai tram elettrici della Brescia-Salò[3]. Il servizio passeggeri ferroviario fu mantenuto fino alla seconda guerra mondiale[4].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione era dotata di un fabbricato viaggiatori, dello stesso stile delle altre della linea come Prevalle, Tormini Scalo e Vobarno Ferriera, e di un piano caricatore[5]. Al 2023, entrambe le strutture risultano demolite e il loro spazio è stato occupato dalla variante della ex statale 45 bis Gardesana Occidentale.

Il piazzale era composto da due binari: quello di raddoppio aveva una capacità di ventuno carri ed era raccordato al piano caricatore[6].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu servita dai treni accelerati e misti della relazione Rezzato-Vobarno Ferriera. Tra il 1931 e il 1954, fu anche fermata dei tram della Brescia-Salò.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Benedizione della nuova ferrovia Vobarno-Rezzato, in La Sentinella Bresciana, 16 maggio 1897. Orario della nuova ferrovia Tormini-Rezzato, in Il Cittadino di Brescia, 14 maggio 1897. L'apertura della ferrovia Rezzato-Tormini, in La Provincia di Brescia, 14 maggio 1897.
  2. ^ Spinelli (1992), p. 352, Mafrici (1997), p. 220, e Regio decreto 19 1931, n. 146, in materia di "elettrificazione del tronco Treponti-Tormini della ferrovia Rezzato-Vobarno".
  3. ^ Ganzerla (2004), p. 293, e Bicchierai (1997), pp. 8-9.
  4. ^ Quadro orario 626. Rezzato-Tormini-Vobarno, in Orario Generale Ferrovie - Navigazione Lacuale - Tramvie - Servizi Automobilistici - Navigazione Marittima e Linee aeree, giugno 1942, p. 117.
  5. ^ Memoriale (1911), p. 4.
  6. ^ Memoriale (1911), p. 6 e Orario Servizio FS (1918), p. 2 e 6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Bicchierai, Treni e tram lungo la Valle sabbia, in Mondo Ferroviario, n. 128, febbraio 1997.
  • Giancarlo Ganzerla, Binari sul Garda - Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia, Brescia, Grafo, 2004, ISBN 88-7385-633-0.
  • Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.
  • Giovanni Spinelli, Una ferrovia anomala: le vicende della Rezzato-Vobarno, in Daniele Montanari (a cura di), Mazzano: Storia di una comunità - Secoli XII-XX, Travagliato, Tipolitografia Lumini, 1992.
  • Ferrovie dello Stato. Esercizio militare della linea Rezzato-Vobarno, Orario di Servizio dal 1º agosto 1918, Brescia, Unione lito-tipografica bresciana, 1918.
  • Ferrovia Rezzato-Vobarno-Caffaro, Orario di Servizio del 1º maggio 1910, Brescia, Tipografia La Sentinella, 1910.
  • Deputazione provinciale di Brescia, Memoria illustrativa della Ferrovia Brescia-Rezzato-Vobarno-Vestone, Brescia, Unione tipolitografica bresciana, 1911.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]