Relazioni bilaterali tra Italia e Algeria

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Relazioni tra Italia e Algeria
Bandiera dell'Italia Bandiera dell'Algeria
Mappa che indica l'ubicazione di Italia e Algeria
Mappa che indica l'ubicazione di Italia e Algeria

     Italia

     Algeria

Le relazioni bilaterali tra Italia e Algeria fanno riferimento ai rapporti diplomatici fra la Repubblica Italiana e la Repubblica Algerina Democratica e Popolare.

I legami tra i due paesi risalgono all'epoca romana. La parte settentrionale dell'Algeria faceva, infatti, parte dell'impero e, a testimonianza di ciò, in Algeria si trovano due siti Patrimonio dell'umanità UNESCO, Djémila e Tipasa.In generale, le relazioni tra Italia e Algeria sono considerate importanti per la stabilità in un'area particolare qual è l'Africa settentrionale[1]. Entrambe le nazioni sono membri dell'Unione per il Mediterraneo.

L'Italia ha un'ambasciata ad Algeri, l'Algeria ha un'ambasciata a Roma.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In seguito all'annesione di Cartagine e del nord dell'attuale Algeria, l'impero stabilì un forte legame culturale con questa regione, legame che ancora oggi è rimasto saldo.

Relazioni moderne[modifica | modifica wikitesto]

L'azienda italiana Eni appoggiò e segretamente finanziò il FNL algerino durante la guerra d'Algeria.[2][3][4]

L'Italia è stata una forte sostenitrice dell'Algeria durante la guerra civile attraversata da quest'ultima e ha fornito supporto di intelligence al governo algerino nella lotta ai miliziani islamici.

Secondo l'ex Primo Ministro italiano Matteo Renzi, la relazione diplomatica con l'Algeria è di importanza "strategica".[5]

I due paesi hanno collaborato particolarmente in ambito economico ed energetico.[6][7][8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ispionline.it, http://www.ispionline.it/en/pubblicazione/italy-and-algeria-stable-partnership-troubled-region-15152.
  2. ^ Mattei infatti , fin dal 1958 , inizia a finanziare copiosamente il Fronte di Liberazione "
  3. ^ "Finanziamenti al Fronte nazionale algerino pervennero anche dall'Eni di Enrico Mattei"
  4. ^ [Mattei helped publicize the Algerian independence struggle and helped funnel support to the nationalists.
  5. ^ Copia archiviata, su ansamed.info. URL consultato il 26 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2021).
  6. ^ italianinsider.it, http://www.italianinsider.it/?q=node/5835.
  7. ^ allafrica.com, http://allafrica.com/stories/201502031279.html.
  8. ^ Copia archiviata, su esteri.it. URL consultato il 26 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2018).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]