Mianserina

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Mianserina
Nome IUPAC
(±)-2-metil-1,2,3,4,10,14b-esaidrodibenzo[c,f]pirazino[1,2-a]azepina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC18H20N2
Massa molecolare (u)264,365 g/mol
Numero CAS24219-97-4
Numero EINECS246-088-6
Codice ATCN06AX03
PubChem4184
DrugBankDB06148
SMILES
CN1CCN2C(C1)C3=CC=CC=C3CC4=CC=CC=C42
Dati farmacologici
Modalità di
somministrazione
orale
Indicazioni di sicurezza

La mianserina è una molecola psicoattiva appartenente alla famiglia terapeutica degli antidepressivi tetraciclici.[1][2] È classificata come un antidepressivo specifico noradrenergico e serotoninergico e possiede, inoltre, effetti ansiolitici, ipnotici, antiemetici, antistaminici e stimolanti l'appetito. In molti paesi è stata sostituita, nella pratica clinica, dalla molecola analoga e derivata, mirtazapina.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

La mianserina fa parte di una serie di composti, le piperazino-azepine, la cui struttura chimica è diversa da quella degli antidepressivi triciclici. Manca infatti la catena laterale di base da cui dipende l'attività anticolinergica dei composti triciclici. Mianserina è un antagonista dei recettori H1 dell'istamina, e dei recettori della 5-idrossitriptamina (serotonina) di tipo 5-HT1D, 5-HT2A, 5-HT2B, 5-HT2C, 5-HT3, 5-HT6, 5-HT7. Mianserina aumenta l'attività noradrenergica centrale bloccando i recettori α1 ed α2-adrenergici e inoltre inibisce la ricaptazione della noradrenalina.[3]

Inoltre, mianserina sembra essere anche un potente antagonista del recettore neuronale dell'octopamina.[4] Quali siano le possibili implicazioni di quest'azione sul tono dell'umore non è chiaro. Tuttavia l'octopamina è stata implicata nella regolazione del sonno, dell'appetito e della produzione di insulina. Quest'azione potrebbe, in teoria, contribuire al profilo complessivo degli effetti collaterali della mianserina.[5][6]

Il farmaco è dotato di attività ansiolitica e determina un miglioramento del sonno.[7] Queste azioni sono importanti nel trattamento di soggetti affetti da ansia o disturbi del sonno che possono accompagnare la malattia depressiva. È verosimile che le proprietà sedative siano in relazione all'attività istamino-antagonista H1 e alfa1. Alle usuali dosi terapeutiche mianserina è praticamente priva di attività anticolinergica e non antagonizza l'azione di molecole simpaticomimetiche ad attività antipertensiva interagenti con i recettori adrenergici.[8]

Farmacocinetica[modifica | modifica wikitesto]

Mianserina dopo somministrazione per via orale è rapidamente e adeguatamente assorbita dal tratto gastrointestinale.La concentrazione plasmatica massima (Cmax) viene raggiunta in circa 3 ore dall'assunzione. La biodisponibilità è stata calcolata in circa il 20%. Mianserina si lega alle proteine plasmatiche (prevalentemente all'albumina) nella misura del 95%. L'emivita di eliminazione è variabile tra le 21 e le 61 ore ed è sufficiente per giustificare la monosomministrazione giornaliera. Il farmaco è ampiamente metabolizzato nell'organismo: le più importanti vie di biotrasformazione sono la demetilazione e l'ossidazione, entrambe seguite dalla coniugazione. L'eliminazione avviene per via urinaria e fecale in un periodo di tempo compreso tra 7 e 9 giorni.

Tossicità[modifica | modifica wikitesto]

La DL50 a seguito di somministrazione orale nel topo è risultata pari a 325 mg/kg mentre nel ratto è stata di 1450 mg/kg.[senza fonte]

Usi clinici[modifica | modifica wikitesto]

Mianserina è consigliata nel trattamento della depressione nelle sue varie forme: depressione endogena, depressione reattiva, depressione associata ad ansia ed agitazione, melanconia involutiva, depressione associata a disturbi somatici.[9] Il favorevole profilo di sicurezza e tollerabilità della molecola è stato confermato anche nella popolazione anziana.[10] Mianserina avrebbe un'efficacia simile a quella del farmaco antidepressivo moclobemide.[11]

Effetti collaterali ed indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

In corso di trattamento con mianserina i più comuni effetti avversi includono secchezza della bocca,[12] vertigine,[13] visione offuscata spesso conseguente a disturbi dell'accomodamento,[14] sedazione, tendenza alla sonnolenza,[15][16] stipsi. In molti pazienti è stata anche segnalata una evidente iperfagia (aumento dell'appetito) con conseguente incremento di peso corporeo.[17] Reazioni avverse potenzialmente gravi includono reazioni allergiche, sincope, convulsioni.[18] È possibile, in un numero limitato di casi, il verificarsi di una sindrome neurolettica maligna. Talvolta si possono manifestare piastrinopenia, granulocitopenia (riduzione dei globuli bianchi) oppure agranulocitosi.[19][20][21][22]

Controindicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Il farmaco è controindicato nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti della forma farmaceutica. È inoltre controindicato nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica, nelle donne in stato di gravidanza, ed in quelle che allattano al seno. Va infine ricordato che mianserina non deve essere utilizzata per il trattamento di bambini e adolescenti con meno di 18 anni di vita, in quanto studi clinici effettuati in questa fascia d'età hanno evidenziato una aumentata frequenza di tentati suicidi e ideazione suicidaria, così come ostilità ed aggressività, rispetto a gruppi di controllo trattati con placebo.[senza fonte]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ A. Wakeling, Efficacy and side effects of mianserin, a tetracyclic antidepressant., in Postgrad Med J, vol. 59, n. 690, aprile 1983, pp. 229-31, PMID 6346303.
  2. ^ A. Namera, [Practical analysis of toxic substances useful of clinical toxicology -2- tricyclic and tetracyclic antidepressants]., in Chudoku Kenkyu, vol. 15, n. 2, aprile 2002, pp. 187-90, PMID 12108019.
  3. ^ RM. Pinder, Adrenoreceptor interactions of the enantiomers and metabolites of mianserin: are they responsible for the antidepressant effect?, in Acta Psychiatr Scand Suppl, vol. 320, 1985, pp. 1-9, PMID 2996305.
  4. ^ T. Roeder, High-affinity antagonists of the locust neuronal octopamine receptor., in Eur J Pharmacol, vol. 191, n. 2, novembre 1990, pp. 221-4, PMID 2086239.
  5. ^ A. Crocker, A. Sehgal, Octopamine regulates sleep in drosophila through protein kinase A-dependent mechanisms., in J Neurosci, vol. 28, n. 38, settembre 2008, pp. 9377-85, DOI:10.1523/JNEUROSCI.3072-08a.2008, PMID 18799671.
  6. ^ S. Bour, V. Visentin; D. Prévot; C. Carpéné, Moderate weight-lowering effect of octopamine treatment in obese Zucker rats., in J Physiol Biochem, vol. 59, n. 3, settembre 2003, pp. 175-82, PMID 15000448.
  7. ^ RN. Brogden, RC. Heel; TM. Speight; GS. Avery, Mianserin: a review of its pharmacological properties and therapeutic efficacy in depressive illness., in Drugs, vol. 16, n. 4, ottobre 1978, pp. 273-301, PMID 359311.
  8. ^ BE. Leonard, On the mode of action of mianserin., in Adv Biochem Psychopharmacol, vol. 31, 1982, pp. 301-19, PMID 6282060.
  9. ^ J. Demling, [Mianserin: pharmacology and clinical aspects of an effective antidepressive agents]., in Fortschr Med, vol. 111, n. 31, novembre 1993, pp. 497-500, PMID 8276338.
  10. ^ E. Leinonen, H. Koponen; U. Lepola, Serum mianserin and ageing., in Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry, vol. 18, n. 5, settembre 1994, pp. 833-45, PMID 7972855.
  11. ^ A. Delini-Stula, H. Mikkelsen; J. Angst, Therapeutic efficacy of antidepressants in agitated anxious depression--a meta-analysis of moclobemide studies., in J Affect Disord, vol. 35, n. 1-2, ottobre 1995, pp. 21-30, PMID 8557884.
  12. ^ A. Ostapowicz, J. Kośmicki; J. Solarz; JM. Horodnicki, [Mianserin efficacy in the treatment of depression]., in Psychiatr Pol, vol. 30, n. 1, pp. 127-36, PMID 8722245.
  13. ^ MA. Calanca, [Indications for mianserin in relation to its absence of side-effects (author's transl)]., in Acta Psychiatr Belg, vol. 78, n. 5, Set-Ott 1978, pp. 781-6, PMID 375682.
  14. ^ BM. Mehta, FG. Spear; JR. Whittington, A double-blind controlled trial of mianserin and amitriptyline in depression., in Curr Med Res Opin, vol. 7, n. 1, 1980, pp. 14-22, DOI:10.1185/03007998009116509, PMID 7428408.
  15. ^ RT. Hese, W. Gruszczyński; A. Szwed; M. Kielc; M. Zalitacz, [Comparative studies of adverse effects in patients with refractory depression treated with amitryptyline, mianserin and unilateral ECT]., in Psychiatr Pol, vol. 35, n. 2, pp. 219-29, PMID 11490887.
  16. ^ CS. Wilcox, JB. Cohn; BB. Katz; CP. Mijares; JJ. Guarino; J. Panagides; DF. DeFrancisco, A double-blind, placebo-controlled study comparing mianserin and amitriptyline in moderately depressed outpatients., in Int Clin Psychopharmacol, vol. 9, n. 4, 1994, pp. 271-9, PMID 7868849.
  17. ^ RM. Pinder, A. Blum; SM. Stulemeijer; M. Barres; M. Molczadzki; A. Rigaud; J. Charbaut; L. Israel; T. Kammerer, A double-blind multicentre trial comparing the efficacy and side-effects of mianserin and chlorimipramine in depressed in- and outpatients., in Int Pharmacopsychiatry, vol. 15, n. 4, 1980, pp. 218-27, PMID 7021447.
  18. ^ M. Girard, Mianserin side-effects., in Lancet, vol. 336, n. 8728, dicembre 1990, p. 1439, PMID 1978884.
  19. ^ D. Launay, V. Queyrel; PY. Hatron; U. Michon-Pasturel; J. Caron; E. Hachulla; B. Devulder, [Agranulocytosis connected with the taking of mianserin: a complication to be feared in the aged]., in Rev Med Interne, vol. 21, n. 7, luglio 2000, pp. 642-3, PMID 10942986.
  20. ^ MJ. Lucht, R. Kleinschmidt; W. Maier; M. Rietschel, Agranulocytosis during treatment with mianserin and venlafaxine., in J Clin Psychopharmacol, vol. 20, n. 4, agosto 2000, pp. 490-1, PMID 10917414.
  21. ^ CS. Thomas, DA. Read, Mianserin, agranulocytosis, and suicide., in Lancet, vol. 336, n. 8729, dicembre 1990, p. 1511, PMID 1979118.
  22. ^ R. Farmer, Mianserin and agranulocytosis., in Lancet, vol. 336, n. 8721, ottobre 1990, p. 1010, PMID 1976992.

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