elementary OS

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
ElementaryOS
sistema operativo
Logo
Logo
Screenshot del desktop della versione 5.1.7
Sviluppatoreelementary team
FamigliaGNU/Linux
Release inizialeJupiter 0.1 (31 marzo 2011)
Release corrente7.1 (3 ottobre 2023)
Tipo di kernelKernel monolitico
Piattaforme supportatex86-64
Interfacce grafichePantheon
Tipo licenzaSoftware libero
LicenzaGNU General Public License
Stadio di sviluppoAttivo
Sito webelementary.io/

elementary OS (abbreviato eOS) è una distribuzione GNU/Linux per personal computer, basata su Ubuntu, simile nell'aspetto a macOS.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima versione - basata su Ubuntu 10.10 che utilizzava l'ambiente desktop GNOME 2 - venne chiamata Jupiter ed è stata pubblicata il 31 marzo 2011.[1] La prevendita per ordinare il CD contenente Jupiter è stata resa disponibile sul sito di Elementary OS a partire dall'11 gennaio 2011[2]

La seconda versione denominata Luna, è basata sulla versione 12.04 di Ubuntu, distribuita il 14 novembre 2012 ed è possibile scaricarla dal sito ufficiale.[3] La versione finale di Luna è stata distribuita l'11 agosto 2013.[4] Nel 2014 iniziò lo sviluppo per la versione successiva, intitolata dapprima Isis e poi rinominata in Freya per evitare l'omonimia con l'organizzazione terroristica Stato Islamico,[5] di cui una prima versione beta venne pubblicata nel giugno dello stesso anno.[6] La versione definitiva di Freya (con numerazione 0.3) è stata pubblicata l'11 aprile 2015.[7] Nel 2015, gli sviluppatori hanno modificato la pagina di download con impostazione predefinita su un importo monetario prima di fornire un download HTTP diretto per l'attuale versione stabile. Nonostante il fatto che l'utente potesse specificare qualsiasi importo, o addirittura nessun importo, ha suscitato polemiche su come tali pratiche non siano tipicamente percepite come in linea con le filosofie di distribuzione FOSS. Il team del sistema operativo elementare ha difeso l'azione affermando che "Circa il 99,875% di quegli utenti scarica senza pagare", e che è necessario per garantire il continuo sviluppo della distribuzione. Nel settembre 2016 è stata rilasciata la versione 0.4 Loki - basata su Ubuntu 16.04 - nonché la prima a supportare solo i PC x86-64.

Nell'ottobre 2018 è stata rilasciata la versione 5.0 Juno, basata su Ubuntu 18.04 LTS.[8] Il salto di versione da 0.4 a 5.0 è dovuto all'ormai maturità del SO, più stabile rispetto alle release precedenti;[9] il ramo di sviluppo tale ultima versione ha introdotto il nuovo gestore degli accessi al desktop denominato greeter e aggiunto il supporto al formato flatpak.[10]

A fine gennaio 2023 è stata rilasciata la versione 7.0 Horus[11]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

È una distribuzione orientata verso la semplicità, ma allo stesso tempo anche al minimalismo, anche grazie alla scarsa possibilità di personalizzazione grafica, basata sulle versioni LTS di Ubuntu, delle quali utilizza i repositories, più altri specifici. Peculiarità è l'uso di un ambiente desktop appositamente creato, chiamato Pantheon, i cui principali componenti sono il menù Slingshot ed un pannello superiore detto Wingpanel e la dock Plank (una versione semplificata di docky),[12] mentre come display manager utilizza LightDM. Presenta inoltre molte applicazioni appositamente sviluppate, come AppCenter (in sostituzione dell'Ubuntu Software Center dal rilascio 0.4 Loki).[13] Files (il file manager), Birdie (un client per messaggistica istantanea), e Screenshot (per catturare schermate dal desktop). Oltre che ad usare GTK, molte parti della distribuzione sono scritte in Vala. Supporta inoltre l'avvio da PC con bios UEFI, introdotto con la versione 0.3. Come window manager utilizza Gala, una versione modificata di Mutter, mentre come installer utilizza ubiquity.

Il sistema operativo può essere eseguito direttamente avviandolo in modalità Live CD (sebbene con una perdita di prestazioni), permettendo così agli utenti di provare la distribuzione ed eventualmente scovare delle incompatibilità hardware o mancanza di drivers prima di avviare il programma di installazione, anche se non è tuttavia presente uno strumento per l'avanzamento automatico di versione. La distribuzione può risiedere in un DVD, e richiede un minimo di 1 Gigabyte di memoria RAM, ed scaricabile via HTTP e torrent; non è previsto l'avanzamento automatico di versione, pertanto bisognerà installare la versione più recente da un supporto fisico hardware.

Dotazione software[modifica | modifica wikitesto]

Music, riproduttore musicale installato di default.

Tra i programmi installati in modo predefinito ci sono una serie di programmi sviluppati specificatamente per il sistema operativo, come:

Requisiti minimi di sistema[modifica | modifica wikitesto]

Gli sviluppatori consigliano i seguenti requisiti minimi di sistema:[14]

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

Tutte le versioni sono basate sulle Ubuntu LTS (Long Term Support ossia supporto a lungo termine) ad eccezione della prima Jupiter.

La versione corrente è la 7.0 chiamata Horus.

Versione Nome Data rilascio[15] Base
0.1 Jupiter 31/03/2011 Ubuntu 10.10
0.2 Luna 10/08/2013 Ubuntu 12.04 LTS
0.3 Freya 11/04/2015 Ubuntu 14.04 LTS
0.3.1 Freya 04/09/2015 Ubuntu 14.04 LTS
0.3.2 Freya 10/12/2015 Ubuntu 14.04 LTS
0.4 Loki 09/09/2016 Ubuntu 16.04 LTS[16]
0.4.1 Loki 18/05/2017 Ubuntu 16.04 LTS[17]
5.0 Juno 16/10/2018 Ubuntu 18.04 LTS[8]
5.1 Hera 03/12/2019 Ubuntu 18.04 LTS[18]
6.0 Odin 11/08/2021 Ubuntu 20.04 LTS
6.1 Jólnir 20/12/2021 Ubuntu 20.04 LTS
7.0 Horus 31/01/2023 Ubuntu 22.04 LTS[11]
7.1 Horus 03/10/2023 Ubuntu 22.04 LTS[11]
Legenda:
Colore Significato
rosso Vecchia versione (non più supportata)
giallo Vecchia versione (ancora supportata)
verde Versione corrente
blu Versione in sviluppo

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Joey Sneddon, Elementary OS ‘Jupiter’ released, reviewed, su omgubuntu.co.uk, OMG! Ubuntu!, 31 marzo 2011. URL consultato il 3 maggio 2012.
  2. ^ (EN) Joey Sneddon, Elementary OS ‘Jupiter’ now available to pre-order, su omgubuntu.co.uk, OMG! Ubuntu!, 11 gennaio 2011. URL consultato il 3 maggio 2012.
  3. ^ Elementary OS Luna Homepage
  4. ^ (EN) Distribution Release: elementary OS 0.2 da distrowatch.com
  5. ^ Elementary OS Isis diventa Freya per non confondersi coi miliziani islamici da tallinux.altervista.org, 9 luglio 2014
  6. ^ elementary OS 0.3 il nuovo codename è Freya da lffl.org, 23 giugno 2014
  7. ^ (EN) elementary OS 0.3 Freya Has Been Officially Released, Download Now retrived news.softpedia.com/ 11 apr 2015
  8. ^ a b Cassidy James Blaede, elementary OS 5 Juno is Here, su elementary, 16 ottobre 2018. URL consultato il 18 ottobre 2018.
  9. ^ Cassidy James Blaede, Let’s talk about elementary OS 5 Juno, su elementary, 12 febbraio 2018. URL consultato il 18 ottobre 2018.
  10. ^ elementary OS: arriva il supporto per Flatpak, su laseroffice.it, 7 novembre 2019.
  11. ^ a b c (EN) elementary OS 7 Available Now, su blog.elementary.io. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  12. ^ Question #166135 : Questions : Plank
  13. ^ Elementary OS presenta il suo AppCenter di Claudio Davide Ferrara, da oneopensource.it, 27 marzo 2013 Archiviato l'11 aprile 2015 in Internet Archive.
  14. ^ (EN) Installation from elementary.io
  15. ^ DistroWatch, DistroWatch.com: elementary OS, su distrowatch.com. URL consultato il 18 novembre 2017.
  16. ^ (EN) Marius Nestor, elementary OS 0.4 "Loki" Officially Released, It's Based on Ubuntu 16.04 LTS, in softpedia. URL consultato il 18 novembre 2017.
  17. ^ (EN) Marius Nestor, elementary OS 0.4.1 Arrives with New AppCenter, Latest HWE from Ubuntu 16.04.2, in softpedia. URL consultato il 18 novembre 2017.
  18. ^ (EN) Introducing elementary OS 5.1 Hera, su blog.elementary.io. URL consultato il 26 gennaio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]