Eddie Cantor

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Eddie Cantor
Statuetta dell'Oscar Oscar onorario 1956

Eddie Cantor, pseudonimo di Edward Israel Itzkowitz (New York, 31 gennaio 1892Beverly Hills, 10 ottobre 1964), è stato un comico, attore e sceneggiatore statunitense.

Fu star della radio e della prima TV.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cantor nel film Il museo degli scandali (1933)
Eddie Cantor nel 1952

Figlio di un immigrato ebreo russo, a due anni Cantor rimase orfano di madre, che morì a causa di un cancro. Abbandonato dal padre, il bambino fu allevato dalla nonna Esther Kantrowitz, dalla quale, per un'incomprensione all'atto dell'iscrizione a scuola, prese il cognome, poi americanizzato in "Cantor". Adottò il nome "Eddie" nel 1903 in seguito all'incontro con Ida Tobias, che poi diventò sua moglie, e il cui desiderio era di avere un fidanzato di nome Eddie.

Cominciò giovanissimo a cantare in un saloon a Coney Island. Nel 1907 debuttò ufficialmente in teatro, e nel 1916 venne scritturato dal grande impresario Florenz Ziegfeld. Tra gli anni dieci e i venti Cantor divenne una star di Broadway, grazie alle sue spumeggianti doti di entertainer. I suoi successi teatrali includono celebri pièce come Kid Boots (1923) e Whoopee! (1928).

A partire dal 1930, con la sua interpretazione di Whoopee!, versione per lo schermo del suo successo teatrale, Cantor ottenne grandi consensi anche come comico cinematografico, apparendo in una serie di commedie musicali di successo, come Il re dell'arena (1932) e Il museo degli scandali (1933). Al contempo, insieme all'annunciatore Jimmy Wallingford e al violinista Dave Rubinoff, intraprese la conduzione del programma radiofonico di successo The Chase and Sanborn Hour, in onda dal 13 settembre 1931. Il pubblico lo adorava, tanto che nel 1934, quando Cantor incise la canzone natalizia Santa Claus Is Coming to Town, in un solo giorno il disco vendette 100 000 copie.

Negli anni quaranta Eddie Cantor continuò a lavorare in teatro e alla radio, e fu inoltre una delle prime grandi personalità dello spettacolo a lavorare in televisione. La sua apparizione nello show The Colgate Comedy Hour nel 1950, ebbe così successo che egli vi partecipò per ben quattro anni, come comico ed intrattenitore. Nella primavera del 1952, Cantor finì in un'improbabile controversia quando un giovane Sammy Davis Jr. apparve come artista ospite. Cantor abbracciò Davis e gli asciugò la fronte con il suo fazzoletto dopo la sua esibizione. Quando gli sponsor preoccupati portarono la NBC a minacciare la cancellazione dello show, la risposta di Cantor fu quella di scritturare Davis per altre due settimane. Cantor ebbe un infarto immediatamente dopo una puntata del Colgate Comedy Hour del settembre 1952, e da allora in poi ridusse le sue apparizioni fino all'abbandono del programma nel 1954.

Premiato nel 1956 con un Oscar alla carriera, Eddie Cantor morì nel 1964 a causa di un attacco cardiaco, all'età di settantadue anni. È sepolto presso l'Hillside Memorial Park, cimitero ebraico a Culver City, Los Angeles, California.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Spettacoli teatrali (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ray Stuart Immortals of the Screen, Bonanza Books, New York 1965

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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