Discussione:Venere (astronomia)

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Astronomia
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Se qualcuno legge...[modifica wikitesto]

Se qualcuno legge questa breve richiesta ed è in grado di fornirmi materiale, grazie, aspetto: vorrei sapere in quale opera appare il calcolo della distanza Terra-Sole eseguito da Galileo in occasione del passaggio di Venere davanti al Sole. Il metodo è stato usato nel '700 da Halley, ma vorrei leggere lo studio di Galileo. grazie Boris Bellone scuola media "E. Fermi" di Bussoleno. e-mail: (oscurata)@tin.it oppure: (oscurata)@tin.it

Immagine di Venere[modifica wikitesto]

Per ulteriori informazioni sulla foto di Venere rimando alla versione inglese della pagina.

Lucius 15:03, Ago 17, 2004 (UTC)

Sezione 'Cenni storici'[modifica wikitesto]

Ciao! Ho notato che in seguito a una riorganizzazione della pagina è stata tolta la sezione Cenni storici. Questa sezione è presente, per uniformità, in tutte le voci relative a pianeti; credo che, sebbene la voce nella sua forma attuale sia ben fatta, potrebbe essere opportuno redistribuire il suo contenuto in modo da ricreare la sezione, mantenendo così l'omogeneità con le altre voci analoghe. Ciao,

--WinstonSmith  ● 101 ●  00:47, 28 dic 2007 (CET)[rispondi]
OK, non avevo considerato questo aspetto, scusa. :). Se è per uniformità si potrebbe anche rimettere.
Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 85.18.201.174 (discussioni · contributi).

Non c'è problema, magari quando ho tempo posso anche provarci io, purtroppo non a breve :)

--WinstonSmith  ● 101 ●  13:03, 29 dic 2007 (CET)[rispondi]

La voce è migliorata[modifica wikitesto]

Comunque, nonostante le segnalazioni e il da farsi, in genere questa e tutte le voci di astronomia stanno e sono migliorate e ve lo dice un appassionato di questo genere. --Enosh (msg) 16:51, 24 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Vedendo espressioni come "venere è una specie di inferno" mi sono francamente sentito in dovere di cambiare.93.32.49.216 (msg)
Non c'è bisogno di enfatizzare la tua modifica. Hai fatto bene a farla se ritenevi fosse opportuno, ma l'espressione a cui ti riferisci si trovava piuttosto avanti nella voce, e seguiva molti altri passi in cui veniva messa in evidenza l'inospitalità dell'ambiente del pianeta. Sicché, anziché ripetere per l'ennesima volta "le condizioni sono inospitali" bla bla, la voce presentava un'espressione maggiormente pittoresca, ma legittimamente utilizzata anche nei programmi di divulgazione scientifica (ad esempio, qui:
Atmosphere, in The Planets, ©BBC 1999, distribuito su licenza BBC Worldwide Limited. Edizione italiana: Atmosfere, in L'Universo, ©2005 De Agostini Editore, Novara.)
--Outer root >echo 14:13, 2 ott 2009 (CEST)[rispondi]
(semiconflittato) Senza poi considerare che le modifiche provengono da un altro IP. Solita storia, solite pretese. --Pracchia 78 (scrivi qui) 14:48, 2 ott 2009 (CEST)[rispondi]
L'IP è quello di un computer di pisa, dove vado spesso. Ad ogni modo non penso ci sia bisogno di scaldarsi tanto, l'espressione mi sembrava mancare di enciclopedicità, alla quale vedo voi tutti giustamente tenete molto. Saluti e buon lavoro.Aconitum (msg)

Frase senza fonti[modifica wikitesto]

Qui ci vorrebbero: Le nubi coprono l'intero pianeta e sono quindi più simili a una spessa coltre di nebbia che alle nuvole terrestri. Per questo motivo un ipotetico osservatore che si trovasse sulla superficie non sarebbe mai in grado di vedere direttamente il Sole, ma potrebbe soltanto intravederne la luminosità. In assenza dell'effetto serra causato dall'anidride carbonica dell'atmosfera la temperatura sulla superficie di Venere sarebbe abbastanza simile a quella terrestre. Proprio nelle stesse condizioni no, è pur sempre più vicino al Sole rispetto alla Terra, dovrebbe avere sempre un'alta albedo senza effetto serra, ci sono diverse variabili da considerare Se non fontata la toglierò o la modificherò (fonti affidabili).--Kirk39 Dimmi! 10:55, 9 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Ti riferisci al dato sulla temperatura media (simile a quella della Terra)? Sono sicuro che si possa trovare il valore numerico da qualche parte, altrimenti è possibile calcolarlo utilizzando l'approssimazione di corpo nero per una sfera alla distanza di Venere dal Sole. Vedo in serata se riesco a trovare qualcosa di utile che ci permetta di chiarire o correggere la frase. --Harlock81 (msg) 14:46, 9 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Si, ora che mi citi corpo nero, mi ricordo di una fonte su un pianeta extrasolare e qualcosa sulla temperatura d'equilibrio della Terra, che sarebbe di -35 gradi, ma la media è in realtà +16 per l'effetto serra.. in serata vedo se la ritrovo, mi pareva ci fosse anche quella di Venere.--Kirk39 Dimmi! 15:50, 9 mag 2014 (CEST) P.S. Certo che guardavo i modelli di "zone abitabili" del sistema solare prima, e Venere è appena al limite interno solo nelle più ottimistiche previsioni.[rispondi]
Già vero, almeno la temperatura d'equilibrio sarebbe simile (255 K contro 252), però sarebbe da riformulare e specificarlo meglio.--Kirk39 Dimmi! 16:29, 9 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Sì, leggendo la frase con queste informazioni, infatti, risulta comprensibile, ma senza di esse non si capisce. Provo a pensare ad una formulazione alternativa. Suggerisco comunque di indicare in nota non solo il riferimento, ma anche alcuni dettagli sulle due temperature di equilibrio. --Harlock81 (msg) 00:43, 10 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Sarebbe stato buono avere già la voce en:Planetary equilibrium temperature, comunque quando ho tempo vedo come sarebbe meglio spiegarla, magari poi dai un'occhiata anche tu :-) --Kirk39 Dimmi! 11:15, 10 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Ce l'avevo in mente ieri prima di addormentarmi, come sempre mi capita, poi però mi sono addormentato e l'ho dimenticata. :-) Cerco di ricordarla. Indicherei in nota:
La Terra e Venere, se fossero corpi sferici privi di atmosfera, avrebbero una temperatura di equilibrio media rispettivamente di 255 e 252 K (in corrispondenza delle loro superfici). La presenza di un'atmosfera riduce, attraverso l'effetto serra che può interessarla, il calore perso nello spazio. In tal modo, il pianeta può raggiungere l'equilibrio termico ad una temperatura superiore, come accade appunto per la Terra e Venere, le cui temperature medie globali sono rispettivamente di 288 e 730 K.
(EN) Mark Z. Jacobson, Air Pollution and Global Warming: History, Science, and Solutions, Cambridge University Press, 2012, pp. 266-267, ISBN 978-1-107-69115-5.
Cosa ne dici? --Harlock81 (msg) 16:46, 10 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Segnalo che su en.wiki c'è anche en:Effective temperature; la nostra Temperatura effettiva (astrofisica) manca della sezione sui corpi planetari. --Harlock81 (msg) 17:31, 10 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Mi sembra una buona soluzione inserire quella nota. Stavo guardando le varie voci a proposito di temperatura d'equilibrio e magari in questa o altre voci in futuro si potrebbe andare in dettaglio: quindi togliendo le atmosfere di Venere e della Terra, le temperature d'equilibrio sarebbero simili (addirittura leggermente maggiore quella terrestre), nonostante la minor distanza di Venere dal Sole. Se ho ben capito ciò dipende dal fatto che, anche senza nubi, Venere avrebbe un'albedo maggiore di quello della Terra, perchè gli oceani terrestri in realtà assorbono maggiormente i raggi solari della terraferma e delle rocce, trattenendo maggiormente il calore. E' così? --Kirk39 Dimmi! 23:33, 10 mag 2014 (CEST)[rispondi]
Non riesco più ad accedere al libro perché ho superato il limite di visualizzazione e non avevo prestato attenzione al dettaglio che mi chiedi. Riprovo domani da un altro pc. Comunque sì, dovrebbe essere questione di albedo e di dimensioni. Ti segnalo pure che sto traducendo Planetary equilibrium temperature in sandbox. Appena finito, passo dal Progetto Astronomia per valutare se crearla come voce a sé o se integrarla in Temperatura effettiva. --Harlock81 (msg) 12:42, 11 mag 2014 (CEST)[rispondi]

Genere del nome Venere[modifica wikitesto]

Sui vocabolari della lingua italiana il nome del pianeta è indicato essere di genere femminile[1], e varie fonti, tra cui ad esempio l'Enciclopedia Treccani, riportano delle trattazioni coerenti a tale indicazione.[2] Tuttavia, nella letteratura sul pianeta non è infrequente l'uso di riferirsi ad esso accordando aggettivi e participi passati al maschile.[3]

Note[modifica wikitesto]

  1. ^ DOP, Treccani, Sabatini-Coletti, De Mauro, Garzanti, Gabrielli, Devoto-Oli, Zingarelli.
  2. ^
    • Venere, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 marzo 2017.
    • Venere, in Dizionario delle scienze fisiche, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1996. URL consultato il 21 marzo 2017.
    • Umberto Guidoni, Viaggiando oltre il cielo: I segreti del cosmo svelati dal primo italiano sulla stazione spaziale, Bur, 2014, p. 81. ISBN 9788858672570.
    • Elisa Nichelli, La grande Y nell’atmosfera di Venere, su Media Inaf, 3 marzo 2015. URL consultato il 22 marzo 2017.
  3. ^
La discussione è avvenuta qui. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Harlock81 (discussioni · contributi) 13:13, 12 apr 2017 (CEST).[rispondi]

Circonferenza orbitale[modifica wikitesto]

[@ Vespiacic] Presumo che il valore medio della circonferenza orbitale sia calcolato utilizzando le formule riportate ad esempio qui, una volta noti il valore del semiasse maggiore e dell'eccentricità. --Harlock81 (msg) 20:51, 31 ott 2017 (CET)[rispondi]

Grazie [@ Harlock], intendi dire che li calcola il template direttamente? Ero in dubbio se lasciare non fontato il valore o mettere cn momentaneamente per poi trovarlo su qualche sito. Per ora lo verifico da me e non metto né ref né. Avevo intenzione di aprire comunque un vaglio dopo averla sistemata un po'. --Vespiacic (msg) 08:11, 2 nov 2017 (CET)[rispondi]
No, sarebbe bello, ma va calcolato a mano e poi inserito. Quando ho calcolato qualcosa, generalmente l'ho precisato in pagina di discussione ad esempio così. --Harlock81 (msg) 19:50, 2 nov 2017 (CET)[rispondi]
La formula della velocità media nel tuo link di Hygiea è approssimativa e non tiene conto dell'eccentricità. Per Venere fortunatamente ho i dati al contrario, cioé ho la velocita media e il periodo e voglio la circonferenza orbitale, la formula è molto più semplice: è inutile usare semiasse maggiore e eccentricità quando come fonte dalla Nasa o periodo e velocità media, faccio il prodotto e basta. Però "Inclinazione rispetto all'equat. del Sole" rimane comunque senza fonte. --Vespiacic (msg) 13:27, 3 nov 2017 (CET)[rispondi]

Suggerisco di risolvere a tempo perso la cosa. è un pezzo di Luna che vaga senza tanta convinzione su dove va. Parere personale: c'è già un trafiletto in Venere; ampliando con un paragrafo sintetico può consentire di rimuoverla--☼Windino☼ [Rec] 12:46, 1 gen 2018 (CET)[rispondi]

Ho incollato il contenuto di Lucifero, aggiungendo qualche fonte --Datolo12 (msg) 14:57, 21 feb 2019 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 3 collegamento/i esterno/i sulla pagina Venere (astronomia). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 22:40, 22 mag 2018 (CEST)[rispondi]

Comparativi[modifica wikitesto]

Il comparativo vuole la preposizione "di" e non la parola "rispetto": «io sono più alto di te» e non «io sono più alto rispetto a te». Invece si usa "rispetto" quando non vi è comparazione diretta: «tua figlia è alta rispetto alle bambine della sua età». In questo caso "rispetto" serve a stabilire una scala, senza cui non avrebbe senso un aggettivo che esprime una quantità come "alto", "basso", "caldo", "freddo", "caro", "economico". --Angelo Mascaro (msg) 13:06, 31 mag 2018 (CEST)[rispondi]

Grazie (a nome di tutti)--☼Windino☼ [Rec] 13:13, 31 mag 2018 (CEST)[rispondi]

Errata affermazione circa Galileo e Inquisizione[modifica wikitesto]

nel paragrafo "Storia delle osservazioni" circa Galileo si afferma:

Tuttavia, per non venir accusato di eresia dall'inquisizione nel contraddire la teoria tolemaica, Galileo coprì la sua scoperta in una frase criptica in latino: "Mater Amorum aemulatur Cinthyae figuras", che vuol dire "La madre degli amori (Venere) imita le forme di Cinzia (la Luna)"[20]. Testo in corsivo

Tuttavia la stessa fonte citata ovvero un articolo del Corriere: https://www.corriere.it/speciali/stelle/venere.shtml non riporta nessun argomento circa l'Inquisizione, anzi afferma che

...in polemica con i suoi nemici che, più tardi, lo avrebbero costretto all'abiura davanti al Tribunale dell'Inquisizione.

dunque la necessità di usare anagramma in relazione questo non viene affermato essere legato a problemi con detto tribunale. Non si trovano infatti riscontro in nessuna fonte. Anzi, ad approfondire altre fonti anche più atorevoli del Corriere come ad esempio: http://www.amastrofili.org/Doc/Articoli/2010/galileoAstronomia02.htm http://www.osservatoriogalilei.com/home/index.php/rirorse/le-note-di-uranio/397-venere-e-l-anagramma-di-galileo-galilei-1564-1642 sembrano invece affermare che l'uso di anagrammi di questo tipo erano consueti al tempo per potersi attribuire una scoperta a posteriosi. L'infondadezza le vicende con l'Inquisizione non centrano nulla con questo anagramma è dimostrato dal fatto che la stessa voce wikipedia du Galileo Galilei e le stesse altre fonti di cui sopra riportano l'anagramma al 1910 quando nessuno ne tantomeno Galielo sospettava di poter avere alcun problema con l'autorità ecclesiastifa. Infatti i primi sospetti di questa sul lavoro dello scienziato iniziano solo l'anno successivo nel 1611 (cfr. Galileo Galilei).

Alla luce di queste fonti, poi, la frase "criptica" non sarebbe quella citata, ma quella anagrammata ossia Haec immatura a me frustra leguntur oy ("Queste cose premature sono da me dette invano") (Cfr. osservatoriogalilei)

Il nuovo testo aggiunge qualche altra fonte, cambiato in:

Tuttavia, come usavano al tempo molti dotti quando ancora non erano completamente sicuri delle loro scoperte, Galileo inviò a Giuliano de' Medici a Praga l'11 Dicembre 1610 che lo comunicò subito a Keplero, l'anagramma in latino Haec immatura a me frustra leguntur oy ("Queste cose premature sono da me dette invano") che si risolveva in seguito come: "Mater Amorum aemulatur Cinthyae figuras" ovvero "La madre degli amori (Venere) imita le forme di Cinzia (la Luna)"

--Fabrizio (msg) 12:02, 24 ago 2018 (CEST)[rispondi]

Grazie per la verifica e la correzione! --Vespiacic (msg) 13:40, 24 ago 2018 (CEST)[rispondi]

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 14:10, 6 ago 2019 (CEST)[rispondi]

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Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 21:21, 24 ott 2019 (CEST)[rispondi]

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Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:21, 29 dic 2019 (CET)[rispondi]

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Gentili utenti,

ho appena modificato 3 collegamenti esterni sulla pagina Venere (astronomia). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 12:05, 28 feb 2020 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Venere (astronomia). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 09:58, 28 mar 2020 (CET)[rispondi]

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Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:47, 30 mag 2021 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:49, 25 feb 2022 (CET)[rispondi]

Superficie di Venere[modifica wikitesto]

Dal momento che persisteva un problema annoso della voce ancillare Superficie di Venere che era più esigua della sezione della presente voce, ho provveduto a integrare lì le informazioni qui presenti. Per completare l'operazione andrebbe riassunta la sezione, ma essendo una Voce di Qualità non voglio compromettere la struttura e la valutazione, quindi propongo qui per il momento:

"La superficie di Venere è, rispetto a quella della Terra e di Marte, generalmente pianeggiante in quanto solo il 10% della superficie si estende oltre i 10 km d'altezza, contro i 20 chilometri che separano invece i fondi oceanici terrestri dalle montagne più alte. Circa l'80% della superficie di Venere è formata da pianure vulcaniche che per il 70% mostrano dorsali da corrugamento, e per il 10% sono proprio lisce.[1] Il resto è costituito da due altopiani definiti continenti, uno nell'emisfero nord (chiamato Ishtar Terra) e l'altro appena a sud dell'equatore (chiamato Aphrodite Terra[2]). I Monti Maxwell, il più alto massiccio montuoso su Venere, si trovano su Ishtar Terra.

La superficie di Venere appare geologicamente molto giovane, i fenomeni vulcanici sono molto estesi e lo zolfo nell'atmosfera dimostrerebbe, secondo alcuni esperti, l'esistenza di fenomeni vulcanici attivi ancora oggi.[3] Venere è senza dubbio il pianeta del sistema solare con la maggior quantità di vulcani: ne sono stati individuati in superficie circa 1500 di dimensioni medio-grandi, ma ci potrebbe essere fino a un milione di vulcani minori.[3] Alcune strutture vulcaniche sono peculiari di Venere come quelle chiamate farra, novae, aracnoidi e coronae.[4]

Quasi tutte le strutture di superficie di Venere prendono il nome da figure femminili storiche o mitologiche.[5]" --Michele aka Mickey83 (msg) 15:42, 26 dic 2022 (CET)[rispondi]

C'è un problema di dimensioni della voce, per cui si presenta la necessità di ridurre la sezione in questa voce? Altrimenti, di per sé non sarebbe necessario. La voce ancillare, grazie al tuo contributo, è comunque differente dal contenuto qui riportato. Inoltre, quella non ha raggiunto l'espansione che potrebbe raggiungere: en:Geology of Venus. Quindi, più che rimuovere da qui, in prospettiva andrebbe espansa l'altra. --Harlock81 (msg) 21:01, 26 dic 2022 (CET)[rispondi]
Lo ritenevo necessario perché ora le informazioni qui presenti sono essenzialmente duplicate nell'altra voce (benché interpolate e integrate alle altre), in genere quando si procede con uno scorporo ciò non avviene. Ma se per voi sta bene, sta bene anche per me. --Michele aka Mickey83 (msg) 11:00, 27 dic 2022 (CET)[rispondi]
Questa è una voce di qualità e non ha problemi di dimensioni, sono 106 kB, concordo anch'io che piuttosto si metta mano all'ancillare inserendo ulteriori dettagli qui non presenti.--Kirk Dimmi! 11:23, 27 dic 2022 (CET)[rispondi]
  1. ^ (EN) Basilevsky, Alexander T.; Head, James W., III, Global stratigraphy of Venus: Analysis of a random sample of thirty-six test areas, in Earth, Moon, and Planets, vol. 66, n. 3, 1995, pp. 285–336, Bibcode:1995EM&P...66..285B, DOI:10.1007/BF00579467.
  2. ^ W. J. Kaufmann III, p. 204.
  3. ^ a b Topografia, geologia e storia planetaria di Venere, su inaf.it. URL consultato l'8 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2013).
  4. ^ C. Frankel.
  5. ^ (EN) R.M. Batson e J. F. Russell, Naming the Newly Found Landforms on Venus (PDF), Proceedings of the Lunar and Planetary Science Conference XXII, Houston, 18–22 marzo 1991, p. 65. URL consultato il 30 gennaio 2018.