Discussione:Filosofia

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Filosofiaimportanza massima
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BLievi problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Informazioni esaustive nella gran parte dei casi, ma alcuni aspetti non sono del tutto approfonditi o altri non sono direttamente attinenti. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?)
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...da fare in Filosofia

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  • Secondo alcuni utenti, questa voce dovrebbe avere un taglio più asettico. In particolare, le suddivisioni storiche e per temi dovrebbero essere distinte.

Entriamo nel merito?[modifica wikitesto]

Il monitoraggio parla chiaro. La voce è definita minima. D'altronde, mi sembra che con poche eccezioni nessuno ritenga che faccia schifo, anzi. C'è piuttosto un problema di impostazione che risulta più allarmante del risultato del monitoraggio: non tutti gli utenti vedono con favore un'impostazione cronologica:

  1. perché abbiamo già storia della filosofia, che fa più al caso nostro
  2. perché l'impostazione cronologica tende a "personalizzare" la filosofia, dando un senso dell'inevitabile germinazione dei pensatori da chi li precedette
  3. perché non dà conto dei problemi della filosofia: la voce però mi sembra regga bene la questione, almeno nella parte dedicata alle origini (si parla infatti di alcuni temi filosofici e del progressivo distaccarsi dal mito); si può migliorare.

A ciò si aggiunga una contrapposizione poco salutare tra l'utente:Gierre e il resto dei contributori sul modo in cui operare sulla voce. Ad una apparente propensione del primo a ritenere la voce come propria, sembra invece evidente che, per evitare il rischio, si potrebbe operare nel modo seguente:

  • invece di rollbeccare le modifiche altrui, esse andrebbero innanzitutto messe in discussione nella sede appropriata, in modo da individuare un consenso (non siamo su Citizendium). Utile può essere invocare la partecipazione attenta degli iscritti al progetto:filosofia, su una voce che dovrebbe essere in testa alle preoccupazioni del progetto.
  • utilizzare sistematicamente il campo oggetto quando si fa una modifica: l'abitudine contraria è deprecata (giustamente).
  • affrontare la discussione con pacatezza e pazienza, evitando di suffragare le proprie opinioni in base all'edit count.
  • cercare di migliorare la voce senza stravolgimenti, partendo dal suo stato attuale, e approfittando di un confronto sulla sua condizione precedente ([1]), da cui estrapolare le cose migliori.
  • appoggiarsi a fonti terziarie come wikip: enciclopedie, dizionari etc... in modo da deresponsabilizzarci ed evitare ricerche personali.
  • evitare di pensare che, perché ci si pensa "esperti" in materia, già solo questo ci metta nelle condizioni di editare meglio in questa voce: ben venga invece il contributo di utenti non esperti in materia, anche per sondare la qualità della voce nel divulgare, nell'accompagnare il lettore.
  • wikificare la voce: la stizza dell'utente Gierre non può impedirmi (da wikignomo) di far notare che la formattazione della voce può essere migliorata. Questa è la questione più semplice: posso continuare a farlo io che di filosofia sono solo amante, senza esserne esperto.

Il tmp|C ci dice che la voce difetta per presenza di:

  • ricerche personali: ciò a me pare indubbio e in un senso se si vuole inedito per wikip --> dipende dalla forma generale del discorso che la voce ha assunto nel tempo e dal fatto stesso che una voce quadro venga partorita e organizzata principalmente da un solo utente, neanche si trattasse di una voce su una piccola abbazia medievale.
  • punti di vista personali: il punto 2 è legato al punto 1. La menzione di certi filosofi che avvalorano un senso di filosofia piuttosto che un altro o anche l'indiscriminata presa in carico di punti di visti di alcuni filosofi nel definire cosa sia filosofia rende questa conseguenza certa. Ad es., quando si scrive (nell'incipit) che la filosofia è "il tentativo di studiare e definire le possibilità e i limiti della conoscenza" non si fa che rendere conto di un'opinione che solo alcuni filosofi potrebbero sottoscrivere. Correggere in direzione di un'impostazione per temi potrebbe risolvere in parte questo problema. Si veda anche il passo nell'incipit su rapporto tra soggetto e oggetto: la nota sulla maschera dell'attore correda un paragrafo che è clamorosamente ricerca personale.
  • recentismi: su questo non posso esprimermi, perché la mia lettura non è giunta tanto avanti. Credo che insieme al tema del localismo e dell'ingiusto rilievo, i recentismi erano legati alla querelle su Galimberti. Forse C può essere aggiornato: io però non sono ancora in grado, come detto.

Attendo feedback e grazie per l'attenzione. --Pequod76(talk) 07:23, 30 mar 2010 (CEST)[rispondi]

D'accordissimo. --Bramfab Discorriamo 10:20, 30 mar 2010 (CEST)[rispondi]
L'impostazione "tedesca" dedica 40% della voce ad una descrizione storica e 60% al resto. Tempo fa era stata partorita una scaletta di questo tipo, guarda in fondo a questa pagina. Ylebru dimmela 15:25, 30 mar 2010 (CEST)[rispondi]
P.S.: Se siamo d'accordo nell'adottare una scaletta del genere, possiamo limitarci a impostare la voce creando sezioni vuote e lasciarla come bozza. Sperando che questo invoglierà chi è più esperto a scrivere. L'esperienza mostra che lavorare su una bozza alternativa non funziona. Ylebru dimmela 15:27, 30 mar 2010 (CEST)[rispondi]

«Una domandina facile facile» (Silvio Gigli)[modifica wikitesto]

Frasi di Pequod76 commentate da Gierre e controcommentate da Pequod76.

"l'impostazione cronologica tende a "personalizzare" la filosofia,"

  • da quale autori si ricava questa convinzione personale (POV)? o magari si pensa che la filosofia possa essere impersonale?
    • Un conto è che gli studi filosofici abbiano dei protagonisti, un altro è che la filosofia assuma una fisionomia personale (come quando si dice "morte della filosofia").

"dando un senso dell'inevitabile germinazione dei pensatori da chi li precedette"

  • ma perché il pensiero filosofico nasce dal nulla?
    • La parolina importante era inevitabile. Siamo ancora nell'alveo di una filosofia intesa come corpo che cresce. Dal nulla? Perché no? Se è vero che nasce da meraviglia, non aspetterò di aver scoperto dell'esistenza dei filosofi o della filosofia stessa per filosofare. Ma è invece la storia della filosofia una germinazione coerente, una pianta? È un dubbio legittimo.

"appoggiarsi a fonti terziarie come wikip: enciclopedie, dizionari etc... in modo da deresponsabilizzarci ed evitare ricerche personali."

  • ma perché le fonti terziarie da chi sono state scritte , da puri spiriti? Ma poi WP mi sembra consigli l’uso di fonti “primarie”
    • Le fonti primarie sono i monumenti, i diari, i romanzi e tutti quei documenti prodotti nell'epoca che è oggetto di studio. Se wikip consigliasse l'uso di fonti primarie condannerebbe gli utenti a fare ricerche personali. Ma dove hai letto 'sta cosa? Poi, puri spiriti no. Lo so. Non per questo la voce "Filosofia" la facciamo tu o io. E questo vale per tutti gli argomenti di wikip. Mi sembra pazzesco che tu ancora abbia il dubbio.

"ben venga invece il contributo di utenti non esperti in materia"

  • e questo varrebbe solo per la filosofia o anche per le voci di fisica, matematica, astronomia ecc.? Si crede che la filosofia poiché tutti ragionano sia una disciplina di cui tutti possono trattare?
    • Mi sembrava di essere stato chiaro. Se io scrivo una voce in un'enciclopedia divulgativa mi serve che un lettore mi dica se sono stato chiaro. Mi serve anche che utenti esperti di mark up e wikificatio in genere mi dicano se sto seguendo le policies.

("wikificare la voce: la stizza dell'utente Gierre non può impedirmi…").

  • La stizza? E perché? La stizza casomai quando, prima ancora di aver letto per intero la voce, si avanzano giudizi di merito e di forma come: "Leggendo la voce trovo che l'italiano sia tutt'altro che irresistibile: ci sono anche errori marchiani (non dico inerenti il contenuto), refusi etc "
    • italiano non irresistibile ed errori marchiani fin dove ho letto (Ellenismo incluso). Da dove ti viene la stizza? Dunque c'è della stizza. Merito e forma? Ma che vai scrivendo, Gierre?? Chiunque faccia una scorsa delle modifiche che ho fatto può rendersi conto che c'erano errori di poca importanza e piuttosto diffusi: parlo di refusi, di wikificatio. Ignoro se siano di tua mano, né m'importa granché, anzi proprio niente.

"punti di vista personali: il punto 2 è legato al punto 1. La menzione di certi filosofi che avvalorano un senso di filosofia piuttosto che un altro o anche l'indiscriminata presa in carico di punti di visti di alcuni filosofi nel definire cosa sia filosofia rende questa conseguenza certa. Ad es., quando si scrive (nell'incipit) che la filosofia è "il tentativo di studiare e definire le possibilità e i limiti della conoscenza" non si fa che rendere conto di un'opinione che solo alcuni filosofi potrebbero sottoscrivere."

  • Per superare l’apparenza di POV basta riferire fonti contrarie all’opinione espressa . Io ho messo in rilievo la problematicità « Definire la filosofia è di per sé un problema filosofico »

(Per superare l'ovvio coinvolgimento, che naturalmente non potremo mai tralasciare totalmente, descriviamo un fatto secondo "ciò che se ne pensa" secondo posizioni altrui),…. riferiti precisamente e specificamente alla fonte che li ha espressi)

    • Scusa, a te l'onere di corredare di fonti l'affermazione contestata. Io non ho affatto il dovere di contraddirla con fonti. Se mai continuerò a scrivere su questa voce, stai certo che correderò di fonti.

"Correggere in direzione di un'impostazione per temi potrebbe risolvere in parte questo problema. Si veda anche il passo nell'incipit su rapporto tra soggetto e oggetto: la nota sulla maschera dell'attore correda un paragrafo che è clamorosamente ricerca personale."

  • Mai sentito parlare di Pirandello? E tutta la 'clamorosa' tematica filosofica e culturale sulla perdita dell’identità dell’uomo? Forse è utile anche leggersi Soggetto (filosofia)

--Gierre (msg) 04:16, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]

    • Gierre, quel paragrafo è impresentabile, indifendibile e senza fonti. Piazzarlo là nell'incipit pone un problema: non possiamo dare per scontate quelle considerazioni. Quanto a Pirandello, no, mai sentito parlarne. --Pequod76(talk) 16:08, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
@Gierre: Sì, ben vengano i contributi (e soprattutto le critiche) di non esperti anche per le voci di fisica, matematica e astronomia. Nel senso che se c'è qualcosa che non ti convince nella voce geometria, ad esempio, sarei ben lieto di saperlo. Chi lavora in ambito scientifico è abituato a trattare gli altri al suo pari e a rispondere senza tanti giri di parole. Sconvolgente, eh?
@Tutti gli altri: Mi sembra chiaro che Gierre non ha al momento intenzione di collaborare. Per me si può strutturare la scaletta raggiunta alla fine della bozza (purtroppo abortita) lasciando varie sezioni da completare. La riporto qui sotto.
  • Incipit
  • 1)Definizioni e caratteri generali
    • Etimologia e definizione
    • Metodo della filosofia
  • 2)Evoluzione storica:
    • Origine della filosofia
    • Filosofia orientale
    • Filosofia occidentale
    • La filosofia nelle altre culture
    • Il ruolo della filosofia oggi
  • 3)Concetti e temi filosofici
    • Perchè l'essere e non il nulla?L'ontologia
    • Esiste Dio?La metafisica
    • Cos'è il bene?L'etica
    • Quale conoscenza è vera?La gnoseologia
    • Qual'è il miglior governo?La politica
    • Cos'è bello?: l'estetica
    • L'idealismo
    • Il materialismo
  • 4)La filosofia in rapporto alle altre discipline
    • La filosofia e le scienze
    • La filosofia e la religione
    • Filosofia e scienze umane(storia, letteratura)
  • 5)Discipline della filosofia:
    • Discipline teoretiche
    • Discipline pratiche
    • Nuove discipline
Ogni parere costruttivo è bene accetto. Gran parte di queste sezioni saranno vuote, nella speranza che vengano riempite da qualche persona competente e collaborativa. Ylebru dimmela 10:29, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]

A me non sembra che Gierre non voglia collaborare. Ha replicato in modo forse non condivisibile, ma assolutamente congruo. Per quanto attiene questa scaletta la trovo piuttosto riduttiva, la cui riduttività e semplificazione è esemplificata da:Esiste Dio? La metafisica come se la metafisica fosse in toto riconducibile alla ricerca di Dio... per favore.. :) Al momento è 'meglio' come è... --Xinstalker (msg) 10:39, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]

Sì, questo era già stato notato da MM che proponeva inoltre di togliere le domande. Puoi proporre delle modifiche alla scaletta? Ylebru dimmela 10:42, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Questa scaletta chiarisce ciò che non può essere chiarito se non 'manipolandolo'. La filosofia, a mio modesto avviso, è problematica in qualsiasi suo accesso. La problematicità di una voce problematica può essere risolta dalla 'firma'. La voce 'filosofia' in una enciclopedia viene assegnata ad una 'firma' importante dove tutti sappiamo che lì non è scritto cosa è la filosofia ma cosa ha scritto quell'autore importante sulla filosofia. Il contributo di quella enciclopedia consiste proprio nell'averci offerto quell'importante contributo. Qui non abbiamo firme e qualsiasi semplificazione fa di questa voce un 'bignami' che anziché essere orientante diviene disorientante come tutti i 'bignami'. Io dico andiamo nelle voci 'particolari' approfondiamole con grande attenzione e poi di tutte queste voci ne facciamo una sintesi nella voce Filosofia che rimane un semplice rimando a queste specificiche voci. Il lavoro va fatto inversamente, con le fonti, dal particolare al generale dove noi anonimi autori alla fine qui, in questa voce generale, assembliamo i vari rimandi organizzandoli. L'anonimato ci condanna, l'ipertesto ci salva. Le mie opinioni. --Xinstalker (msg) 10:52, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Sono d'accordo sulla struttura: le voci a cui rimandare però già ci sono, non c'è bisogno di aspettare che siano perfette, anche perché non lo saranno mai, qui è tutto in movimento. Anche in fisica teorica fisica classica (che non so se è un bignami, ma è scritta bene) ci sono vari rimandi, e non è detto che le voci dettagliate siano a posto. Ylebru dimmela 11:05, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Io non me la sento di paragonare la filosofia alla fisica, nemmeno a quella teorica. Sono davvero due ambiti molto diversi, non confrontabili in alcun modo. Se vogliamo davvero fare un servizio al lettore occorre che questa voce dia problematicità e non chiarimenti. I livelli di problematicità devono poi essere approfonditi nelle voci che attualmente non sono di livello adeguato allo scopo (non pretendo che siano perfette). Sempre e solo le mie opinioni.--Xinstalker (msg) 11:12, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Quindi se ho capito bene lasceresti tutto come è ora? Sei cioè contrario a ridurre la parte storica e ad inserire delle sezioni tematiche non storiche? Ha senso tenere le voci storia della filosofia e filosofia distinte? Ciao e grazie delle risposte, Ylebru dimmela 11:25, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
No, non ho sostenuto questo. Sostengo che la parte 'storica' rende conto della problematicità della materia e anche la necessità di approcciarla in modo diacronico. Le parti tematiche necessiteranno lo stesso di una dimensione storica e quindi diacronica, questo lo abbiamo appena sfiorato con la 'metafisica'. Se fai caso la voce 'Filosofia' di Gianni Vattimo sulla Garzantina è una voce di Storia della filosofia, non a caso...--Xinstalker (msg) 11:37, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Grazie, molto chiaro :-) Ma secondo te è possibile che ogni sezione tematica di questa voce, intitolata ad esempio "metafisica", "logica" o "estetica", sia relativamente breve, impostata storicamente, e di buona qualità? Nella voce tedesca i temi sono descritti brevemente senza impostazione storica, chi vuole approfondire ovviamente clicca su "metafisica" o "logica". Ylebru dimmela 15:11, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Sì certo. L'importante è che quando clicca poi trova quello che tu dici.. per questo, dico, prima partiamo da quelle voci. --Xinstalker (msg) 15:12, 31 mar 2010 (CEST) O almeno se non partiamo almeno subito dopo torniamoci. E' d'obbligo, altrimenti meglio lasciare così. Imo --Xinstalker (msg) 15:13, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Ritengo che la voce non sia affatto scadente, ma è affetta da un'impostazione personale di un solo utente. Per cui non la sostituirei con paragrafi vuoti che renderebbero it.wiki priva di una serie di informazioni fino a data incerta. Ne vale la pena? Se si vuole optare per una traduzione radicale da de.wiki, a questo punto facciamolo davvero in bozza.
Sulla collaborazione: forse mi sfugge il significato del termine, ma non mi sento tanto "collaborato" da Gierre. Fortunatamente non ci manca il tempo per acquisire reciproca fiducia.
Per le polemiche, meglio utilizzare le pagine di discussione utente. --Pequod76(talk) 16:13, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]

Per un nuovo modello di voce[modifica wikitesto]

Ho dato un'occhiata alle voci francese, inglese e tedesca. Hanno tutte un indice chiaro, con una sezione storica corposa ben suddivisa cronologicamente e altre sezioni più tematiche. La versione italiana è l'unica che mischia le cose: provate a confrontare gli indici. Vogliamo continuare ad avere questa struttura? Ylebru dimmela 17:37, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]

P.S.: Io tenterei di non buttare via nulla e riorganizzare la voce tenendo più testo possibile, o spostandolo su storia della filosofia. Se poi compaiono nuove sezioni vuote o striminzite non è un problema, basta mettere il template "stub sezione", vedi fisica, algebra, etc. Ylebru dimmela 17:41, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]

La sezione storica: ne farei a meno e rimanderei a Storia della filosofia occidentale (non abbiamo purtroppo Storia della filosofia orientale). La questione "è la filosofia identica alla sua storia?" la lascerei in sospeso e concentrerei la voce "filosofia" ad un ambito definitorio. A prima vista, la voce inglese ha un buon piano sui temi. Quanto alla spagnola, anch'essa imposta allo stesso modo di quelle menzionate dai buoni Ylebru ;) Quindi la mia proposta differisce da es, en, de e fr nel fatto che ometterei la parte storica del tutto, con un bel {{vedi anche}}. Mi permetto di inserire un nuovo titolo alla sezione, in modo da mettere da parte le rese dei conti. --Pequod76(talk) 18:11, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
P.S.: Quoto in toto il post scriptum di Ylebru. --Pequod76(talk) 18:12, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Non sono per niente d'accordo. Conoscete voci enciclopediche di filosofia che prescindano dalla sua Storia? Non mi sembra proprio, ma non ho verificato la Gale MacMillan, guardo stasera... le altre le escludo a cominciare dalla divulgativa Garzantina. --Xinstalker (msg) 18:28, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Secondo me dobbiamo cercare una giusta via di mezzo, come fanno le altre lingue e come facciamo noi su tutte le voci quadro, cito ad esempio sempre fisica classica che è in vetrina: c'è inizialmente una sezione dedicata alla storia, riassunto (non breve) di storia della filosofia storia della fisica. Ylebru dimmela 19:38, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]
Ma Xin, dimentichi che la Garzantina non ha i wlink? IMHO potrebbe bastare un incipit adeguatamente introduttivo. Al limite, una sezione storica assolutamente stringata e, a seguire, la voce vera e propria: l'esposizione dei temi principali e delle correnti (non quelle storiche: ad es., la skepsi come tema, non come corrente storicamente determinata). Ad ogni modo, cerchiamo di evitare doppioni. Se pensiamo di volere una voce che racchiuda tanto la storia della filosofia che un suo "identikit", assumiamo le conseguenze e rifondiamo il materiale di storia della filosofia occidentale (verificabile solo in parte).
Mi sembra comunque necessario un chiarimento: prescindere dalla storia della filosofia vuol dire solo evitare un'esposizione che corra con i secoli in ordine cronologico, da Pitagora a Xinstalker, per intenderci :). Allo stesso modo, se vuoi spiegare cos'è Dio come concetto filosofico, in teoria puoi prescindere dalle manifestazioni positive delle varie religioni. Se prendi la voce "Filosofia" del Dizionario di filosofia di Nicola Abbagnano, trovi questo schema di lavoro, dal quale si evince con chiarezza che non è certo necessario seguire un ordine cronologico (se non ovvi riferimenti puntuali, ma in un ordine diciamo a piacere). Lo schema di Abbagnano serve appunto a rintracciare costanti nella storia della filosofia e la nostra voce "filosofia" dovrebbe imho dare conto proprio di queste costanti.

Si possono distinguere i significati storicamente dati del termine rispetto:

  • alla natura o alla validità del sapere cui la f. fa riferimento
    • natura divina del sapere (rivelazione o dono)
    • natura umana del sapere (acquisizione o produzione)
      • concezione metafisica della f.: la f. è l'unico sapere possibile e le altre scienze coincidono con essa o sono sue parti
      • concezione positivistica: la f. ha il compito di coordinare i risultati dei saperi particolari
      • concezione critica: la f. è valutazione delle possibilità e dei limiti del sapere
  • alla natura dello scopo cui la f. intende indirizzare l'uso di questo sapere
    • la f. è contemplativa e costituisce una vita fine a se stessa
    • la f. è attiva e costituisce una forma di modificazione del mondo e dell'uomo
  • alla natura del procedimento che si ritiene proprio della f.
    • filosofie sintetiche o creative che producono concettualmente il proprio oggetto
    • filosofie analitiche che riconoscono l'esistenza di dati e si limitano a partire dai dati
      • filosofie analitiche che traggono i dati dall'esistenza singola
      • filosofie analitiche che traggono i dati dall'esistenza associata

Io non sono in grado di valutare la bontà di questo schema ma di certo ha una buona firma :). --Pequod76(talk) 19:53, 31 mar 2010 (CEST)[rispondi]

Padelle[modifica wikitesto]

Premesso che come diceva mia nonna è meglio non buttare la padella vecchia prima di comprare quella nuova, se posso esprimere un giudizio alla luce della mia personale esperienza mi pare di aver capito che la nuova padella, in più bucata con stub vari, dovrebbe essere organizzata per temi. A parte le giuste osservazioni di Xin che non esiste enciclopedia che non tratti la voce filosofia cronologicamente nel suo sviluppo, questa nuova tendenza di una trattazione della filosofia per tematiche è nata in ambito scolastico, e limitatamente universitario, intorno agli anni '90. Gli editori di manuali vi si gettarono a capofitto per mettere in vendita nuove edizioni dei loro testi con nuovi prezzi e gli insegnanti più ingenui e desiderosi di cambiare didattica adottarono i nuovi manuali. Il risultato pratico fu un fallimento: per ciascuno dei temi trattati infatti gli studenti invece di ricostruirsi l’argomento generale attraverso i singoli autori studiati nel loro percorso storico si trovavano un frullato bello e pronto di autori che non conoscevano per l’insieme e per la collocazione temporale del loro pensiero e si ritrovavano con confusioni ed errori macroscopici come per esempio sulla natura del sapere dove Sant’Agostino veniva confuso con Nietzsche (l’illuminazione con la fase ‘illuministica‘). Oggi gli editori scolastici, per non buttare la padella vecchia, pubblicano manuali in due parti: la filosofia nel suo sviluppo storico e i temi generali... così ci guadagnano il doppio e gli insegnanti salvano la faccia continuando a insegnare filosofia come hanno sempre fatto.--Gierre (msg) 04:10, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]

  • P.S. Le costanti che va cercando Pequod nella filosofia non esistono poichè il pensiero risponde sempre a nuovi e diversi problemi. I termini sono gli stessi ma il loro significato è diverso. Le idee di Platone non sono quelle di Cartesio.--Gierre (msg) 04:29, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]
Sulla vicenda editoriale che racconta Gierre credo ad ogni singola parola. Però wikipedia non è un testo scolastico. Stiamo decidendo come organizzare una voce di wikip che si chiama "filosofia" e stiamo cercando di capire come renderla al massimo intellegibile. Ci stiamo cioè ponendo una delicata questione di trasmissione di sapere. Se uno dovesse comprendere che cos'è la filosofia solo da una voce "organizzata per temi" condivido l'opinione di Gierre, non ci capirebbe nulla e avrebbe per le mani un frullato. O meglio: perderebbe quell'elemento imprescindibile, quello inerente i filosofi, quelli cioè che "operano" la filosofia e senza la quale essa non sarebbe (per i motivi che accenni). Per questo val la pena valutare
  • se è il caso di mettere in "filosofia" un cappelletto introduttivo con una sintesi estrema e rinviare a "storia della filosofia occidentale" per un approfondimento
  • Oppure, se è il caso di dividere la voce in due parti e di far rifluire il materiale di "storia della filosofia occidentale" in questa e cancellare quella (evitiamo doppioni)
  • Oppure ancora lasciare una voce esclusivamente per temi, l'idea più vicina alla forma-quadro.
Gierre dice che va bene com'è. Io non lo so davvero.
Certamente le costanti non le cerco io. Ci sono eccome ed esasperare l'elemento individuale del filosofo rischia di far diventare il tutto un dialogo tra sordi. Illuminante può essere a tal proposito l'esempio del realismo. La parola significa una certa cosa nel XVI sec., assume nuovi sensi con Kant etc etc. Ora chi dice che, poiché abbiamo per le mani sensi diversi, non risulti fruttifero un esame dei contorcimenti che la parola ha vissuto nel tempo? Allora, si sta immaginando un'alternativa di voce che, ad es., ponga come tale la questione della realtà dell'oggetto della percezione, con o senza esempi tratti dalla storia della filosofia. Sarà meglio così? Non lo so, ma avere sovrapposizioni tra "filosofia" e "storia della filosofia" fino a non capire in cosa si distinguano mi sembra un'ambizione modesta e un'implicita ammissione che la filosofia non sia che la sua storia. È così?
La mia enciclopedia DeAgost, tanto per dirne una, la voce la organizza come dicono Xin e Gierre. Non mi sembra un modo senza pecche. Si tratta, invece che di un frullato, di una lunga striscia di liquirizia, da sorbire in 10 minuti.
non esiste enciclopedia che non tratti la voce filosofia cronologicamente nel suo sviluppo: mi spiace, ma il Dizionario di Abbagnano, opera di carattere certamente enciclopedico, se non vogliamo tirar la giacca alle parole, fa proprio questo: non adotta l'esposizione ordinatamente cronologica. Vi ho già presentato il suo schema di costanti. A che pro insistere?
È possibile evitare di aprire thread fantasiosi ad ogni passo se la discussione non si è ancora chiusa? --Pequod76(talk) 05:29, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Altri piani d'opera[modifica wikitesto]

Una chiosa. L'opera, pregevolissima, di Abbagnano non è un'opera di carattere enciclopedico nel senso attuale del termine, ma un'opera, ripeto pregevolissima, di Abbagnano. Diversamente si muovo la Enciclopedia filosofica della Bompiani o quella della MacMillan o, addirittura, la Garzantina. Che differenza c'è tra quella di Abbagnano e le ultime tre citate? Quella di Abbagnano è di Abbagnano, le altre tre offrono Comitati editoriali, quella americana oltretutto di tipo internazionale (la Bompiani quasi internazionale la Garzantina un po' di meno). Più ci si muove su una revisione paritaria di tipo internazionale e sempre accademica, più si esce dal POV del singolo autore. Abbagnano non è LA filosofia, anche se ha dato un importante contributo in merito, 'quella' è la 'sua' lettura, diversamente sono le opere che contengono i contributi, coordinati editorialmente e quindi rivisti, di centinaia di accademici di tutto il mondo. Wikipedia organizza gerarchicamente le fonti privilegiando queste ultime. Cordialità --Xinstalker (msg) 08:13, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]

La MacMillan (2ed. 2005) si limita a pochissimi cenni storici e si organizza così:

  • philosophy
    • five traditionally central subfields of philosophy
      • EPISTEMOLOGY
      • ETHICS
      • LOGIC
      • METAPHYSICS
      • HISTORY OF PHILOSOPHY
    • other major subfields of philosophy
      • PHILOSOPHY OF MIND
      • PHILOSOPHY OF RELIGION
      • PHILOSOPHY OF SCIENCE
      • SUBFIELDS OF ETHICS
      • PHILOSOPHY OF ART (AESTHETICS)
      • PHILOSOPHY OF LANGUAGE
      • OTHER IMPORTANT SUBFIELDS
    • philosophical methods
      • EPISTEMOLOGY
      • METAPHYSICS
      • METHODOLOGY
    • the autonomy of philosophy
    • philosophy in relation to other disciplines
      • LAW
      • THEOLOGY
      • AESTHETICS
      • MEDICINE AND OTHER HEALTH PROFESSIONS
      • JOURNALISM AND COMMUNICATION
    • the place of philosophy in the academy
      • CRITICAL THINKING
      • NORMATIVE ISSUES
      • INTERDISCIPLINARY PERSPECTIVE
      • WRITING AND EFFECTIVE COMMUNICATION
    • the cultural significance of philosophy
      • INTELLECTUAL HISTORY AND CROSS-CULTURAL VISION
      • EXAMINATION OF WORLD VIEWS
      • ARTICULATION AND CRITIQUE OF PUBLIC POLICY
      • THE PHILOSOPHER

Infine le conclusion che qui riporto:
Philosophy is the systematic and critical study of ideas and issues, a reasoned pursuit of fundamental truths, a quest for a comprehensive understanding of the world, a study of principles of conduct, and much more. Every domain of human existence raises questions to which its techniques and theories apply, and its methods are applicable in the study of any subject or the pursuit of any vocation. Its inquiries encompass the critical study of knowledge and reality, of value and obligation, of religion and science, of language and literature, of art and the professions. In the academy, philosophical studies enhance the capacity for problem solving, the ability to understand and express ideas, and the power to frame cogent arguments. In the culture in which it is practiced, philosophy can be a critical voice, a defender of ideals, a creator of visions. Philosophy also develops understanding and enjoyment of things whose absence impoverishes many lives: aesthetic experience, communication with many different kinds of people, discussion of current issues, the discerning observation of human behavior, and intellectual zest in the pursuit of knowledge. For individuals in or outside the academy, the study of philosophy provides a major route to developing a well-reasoned vision of the good life and an ability to communicate this vision, defend it, and where necessary modify it. A well-reasoned vision of what human life ought to be yields an ordered set of longterm goals and a sense of the significance of life; it provides, often, the steady intellectual stimulation of comparing a theory of human experience with the constantly changing, ever-surprising panorama that our experience is; and it anchors our relations with others in a framework that enables us to conceive human conduct with some measure of clarity and understanding. --Xinstalker (msg) 08:43, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Xin scrive: Più ci si muove su una revisione paritaria di tipo internazionale e sempre accademica, più si esce dal POV del singolo autore. Ok. Quindi mi pare che tu voglia dire che poiché i comitati redazionali, più al riparo del POV del singolo autore, scelgono immancabilmente l'esposizione cronologica, questa sia meno POV? No, perché non capisco dove vuoi arrivare. Abbagnano non è la filosofia, esatto. È solo uno che con la fattiva collaborazione di Giulio Preti e l'appoggio di personaggi quali Pietro Chiodi, Eugenio Garin, Norberto Bobbio, ha messo mano ad un'opera che, al di là di ogni considerazione, ha un sapore enciclopedico per la sua forma (un dizionario con lemmi, non un saggio "discorsivo"). E scusami se ti sto fraintendendo.
A me sembra in definitiva che:
  • le costanti ci sono (anche fosse solo il principio di identità)
  • esiste almeno un'opera di carattere enciclopedico che imposta la voce "filosofia" con l'esplicita intenzione di individuare costanti
  • se tali costanti, come afferma Gierre, non esistono, allora non può esserci su wikip una voce "filosofia", potendosi trattare di essa solo una "storia"
  • i comitati redazionali propongono una loro lettura. Pure, non va esasperato l'elemento POV in autori che cercano di legittimare la propria attività critica proprio attraverso la ricerca di elementi condivisibili che concorrano alla scrittura di una voce "filosofia", sia che si tratti di un singolo che di un comitato
  • la nostra discussione non ha ancora trovato un baricentro di serietà e compostezza: stiamo ancora facendo fischiare le nostre spade e ergendo il pelo. Io che non sono affatto convinto che vi sia una strada maestra che s'imponga con chiarezza e che "cerco l'uomo", sto avendo l'impressione che più che discutere alla ricerca di una soluzione ottimale (che potrebbe anche essere la voce per com'è) si voglia difendere la propria posizione. Posizione intesa come "ruolo", non come "opinione". Uno ha, insomma, il ruolo di redattore della voce e difende questo. Ma cosa siano le conseguenze di questa redazione, se siano buone o meno, questa è forse una cosa che non si vuole più scoprire, pur a fronte di numerose critiche? --Pequod76(talk) 15:01, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]
Beh, io getterei le spade e inizierei a lavorare su un nuovo indice, che contenga entrambe le impostazioni, e cioè una parte storica ed una tematica. Interessante la scaletta della MacMillan. Partiamo da quella di MacMillan o da quella che ho scritto più sopra, prodotto di una discussione precedente? Ylebru dimmela 15:14, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]
P.S.: Io non conosco i volumi che citate, però se interpreto bene il discorso di Xin è condivisibile: i nostri modelli sono le enciclopedie più asettiche, non i prodotti di singoli pensatori, per quanto bravissimi. Lo stesso discorso si applica alla nostra, e infatti anche questa voce dovrebbe avere una struttura asettica che non sia il prodotto immutabile di un singolo autore. Ora però cerchiamo di essere concreti e lavorare sulla scaletta :-) Ylebru dimmela 15:20, 1 apr 2010 (CEST)[rispondi]

@ Pequod. No, mi hai fraintesto, ho sostenuto due cose non necessariamente consequenziali:

  1. Preferire le opere che hanno una sorta di 'revisione paritaria' allargata (e Abbagnano non la possiede);
  2. Non mi sembra che ci siano voci enciclopediche che non approccino in modo storico il tema, ora guardo anche la MacMillan e vi fo sapere.

Controllata la MacMillan questa non segue un procedere storico (a differenza di Vattimo nella Garzantina e Mathieu nella prima parte della voce nell'Enciclopedia filosofica della Bompiani) comunque allego anche come organizza la voce la Enciclopedia filosofica (2006):

  • Filosofia
    • Analisi del concetto
    • Sviluppo del concetto di filosofia nell'Ellade
      • Il problema delle filosofie non greche
      • Orgini del termine "filosofia"
      • La filosofia come ricerca in Platone
      • La filosofia come scienza in Aristotele
      • La filosofia come "ars vitae"
      • Filosofia e Religione
    • Filosofia e rivelazione nel cristianesimo
      • Patristica
      • Scolastica
    • La filosofia di fronte alla scienza nell'Età moderna
      • Filosofia e dominio della natura
      • Il problema del metodo
      • Migliorare l'uomo
      • "Rendere ragione" delle cose
      • La filosofia come sapere assoluto
      • La filosofia come unità delle scienze
      • Recenti concetti di filosofia (fin qui a firma di V. Mathieu)
    • Identità e metodo della filosofia:prospettive e indicazioni
      • Senso dell'uomo e senso dell'essere
      • Meraviglia e angoscia
      • Scienza unificata o ontologia ermeneutica?
      • Un dualismo presupposto
      • Trascendentalità ed ermeneuitica
      • Conclusione (fin qui a firma di V. Melchiorre)

Se volete inserisco i comitati editoriali delle due enciclopedie. Rimango dell'opinione di un procedere problematico e ipertestuale. L'approccio della MacMillan è davvero oneroso (imo) sono disposto a girarvi la voce in questione. --Xinstalker (msg) 09:47, 2 apr 2010 (CEST) P.S. La Routledge Encyclopedia of Philosophy non ha la voce "Philosophy". --Xinstalker (msg) 09:56, 2 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Grazie, molto utile, veramente! Ylebru dimmela 10:56, 2 apr 2010 (CEST)[rispondi]
Quoto Ylebru. E grazie Xin per il chiarimento! Comunque, anche secondo me l'impostazione a temi è piuttosto onerosa. Se vi dovessimo rinunciare per qualche ragione, non ci resta che valutare il rapporto tra la voce "filosofia" e "storia della filosofia occidentale". E poi, fantastico! Si dà anche il caso di non avere la voce "filosofia"!!! Molto divertente! :D In ogni caso, quale che sia il piano d'opera che scegliamo, credo comunque che, al di là dei comitati redazionali, l'Abbagnano sia un testo pieno di materiale interessante, da cui discernere senza troppi problemi cosa dipende troppo dal punto di vista dell'autore e cosa fa al caso nostro. Tra gli altri testi a disposizione degli utenti intervenuti in discussione penso che possiamo fare ottime cose.
Piuttosto, decidiamo se vogliamo "storia della..." e "filosofia" in due voci separate o in una sola? Credo sia la questione preliminare: evitiamo di lavorare a vuoto. Visto che dopotutto non è chiaro quale sia la scelta migliore (e la peggiore va cmq bene), argomentiamo su questo. L'ipertesto rende la questione più facile. Io dividerei perché le voci di 136KB sono fuori standard. --Pequod76(talk) 13:49, 2 apr 2010 (CEST)[rispondi]

A mio parere in questa discussione si sta girando in tondo. Per chiarire:
  • 1) la massima parte delle enciclopedie filosofiche espone il tema dal punto di vista storico e questo vuol dire che è il migliore per l’utente;
  • 2) si crede da taluni intervenuti nella discussione che esista un punto di vista ‘asettico’ di trattare un particolare oggetto del sapere mentre il punto di vista personale è ineliminabile poiché ognuno ‘sceglierà’ l’argomento da definire sempre sulla base dei propri interessi e passioni
  • 3) trattare l’argomento per temi significa riproporre necessariamente all’interno di questi temi lo sviluppo storico con cui il problema è andato svolgendosi nel tempo. Cito da una discussione passata e che sarebbe bene andarsi a rileggere: «per far capire cosa s'intende per metodo, dovrò esporre, pur trascurando alcuni filosofi, un excursus storico a partire dal metodo sofistico, a quello socratico, a quello platonico, quindi aristotelico (analisi-sintesi); ancora a quello di Bacone, quello di Galilei, a Cartesio; alle tesi diverse dei positivisti e degli antipositivisti, a Popper, e chi più ne ha più ne metta. Infatti la filosofia procede dialetticamente per tesi e antitesi ed ogni pensatore propone la sua risposta per lui ultimativa ma alla quale se ne contrappone un'altra ritenuta altrettanto definitiva per cui alla fine la risposta è lasciata alla scelta di chi legge. Insomma la storia della filosofia che volete cacciare dalla porta vi rientrerà dalla finestra. Ora se riflettete che più o meno lo stesso percorso dell'esempio su accennato lo dovrete fare per ognuna delle sezioni [temi] prefissate rigidamente nello schema ne uscirebbe una voce mastodontica (altro che 120 Kb!) faticosissima da compilare e noiosissima da leggere.»

Accadrà poi che in temi completamente diversi compariranno, generando confusione, gli stessi autori dal pensiero sistematico complesso . Per esempio Spinoza lo troverò nel tema della ‘natura’ ma anche in quello dell’esistenza di Dio. In ambedue gli argomenti si dovrà ripetere lo stesso discorso sulla sostanza.

  • 4) Non esistono concetti costanti e identici che si ripetano allo stesso modo nel corso della storia. E non solo ciò che rimane identico è solo il termine usato mentre la definizione muta ma anche la filosofia dello stesso autore muta a seconda della situazione storica di chi lo studia interpretandolo alla luce dei suoi interessi. Il Socrate che oggi studio non è certo quello che ha studiato Nietzsche.
  • 5) La storia della filosofia implica sempre la filosofia e viceversa nel senso che ogni filosofo è quello che è per la sua storia. Se in linea teorica c’è da cancellare una voce questa è proprio Storia della filosofia occidentale dove non compaiono affatto gli elementi storici che fanno da sfondo e che influenzano il pensiero.

Per esempio quando nella voce si dice «Nel V secolo a.C. si assiste ad un mutamento nell'oggetto della riflessione filosofica: all'interesse per la natura si sostituisce un'attenzione maggiore verso le problematiche che riguardano l'uomo», non si parla affatto della situazione politica, sociale, culturale dell’Atene del V secolo, delle condizioni storiche che hanno portato alla nascita di un nuovo pensiero. Evidenzio infine che in alcune enciclopedie la voce Storia della filosofia non compare.

  • P.S. Segnalo ancora una volta agli amministratori intervenuti nella discussione e ancora presenti che all’inizio della voce continua a comparire un avviso incongruo con quanto si sta discutendo qui. La voce non è ricerca originale in quanto contiene una bibliografia e un notevole apparato di citazioni di fonti a sostegno di quanto vi è scritto. Nessun cenno poi in questa discussione a problemi di recentismo e localismo riguardo alla voce. Se non si vuole trarre in errore gli utenti che consultano la voce l’avviso va tolto: se permane vuol dire che gli si attribuisce un altro scopo.--Gierre (msg) 05:59, 3 apr 2010 (CEST)[rispondi]
E' la seconda volta che Gierre rimuove il template unilateralmente, già la prima era un abuso, ora è vandalismo.
I motivi sono già stati esposti: la voce è non neutrale perché esclude molti filosofi importanti secondo scelte arbitrarie e cadendo quindi nell'ingisto rilievo; è localistica per le citazioni dei Papi e di Galimberti; è ricerca originale per l'esposizione (che una filosofia si generi da quella precedente è un preciso punto di vista filosofico, che possiamo anche condividere, ma che non per questo cessa di essere tale) ma traspare già dallo stile di scrittura per nulla impeccabile. Sulle fonti consiglio a Gierre di rileggersi le linee guida: le fonti secondarie sono preferibili per evitare la manipolazione di quelle primarie, ampie bibliografie poi si possono trovare anche nelle ricerche più strampalate, questo quindi non è un argomento. Prima si risolvino i problemi, poi si tolga pure il template. --Johnlong (msg) 13:16, 8 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Senti amico non ti pare che stai esagerando? I tuoi contributi alla discussione dopo numerosi giorni di assenza sono solo quelli di ripetere avvisi senza senso? Perché non ti dai da fare per migliorare la voce come hai fatto finora nei tuoi edit dallo stile di scrittura impeccabile? Aiutaci a risolvere i problemi che tu proclami e così la finirai con gli avvisi.

Tanto per sapere:

  • Quali sono i filosofi importanti esclusi secondo scelte arbitrarie? E se sono stati dimenticati perché non li inserisci tu che sei specialista della materia?
  • Non bisogna citare Pontefici e Galimberti perché altrimenti si cade nel localismo? Allora bisogna citare solo il Dalai Lama?

Il punto di vista secondo il quale la voce filosofia ha un andamento storico ti è stato più volte detto che è il metodo usato dalle maggiori enciclopedie di filosofia (...e anche da un certo Benedetto Croce.) Tu dici di poterlo condividere ma poi sostieni nello stesso tempo che non va bene perchè così è ricerca originale. Deciditi e faccelo sapere.--Gierre (msg) 05:21, 9 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Malgrado tutti gli edit di cui fai vanto mi sembri abbastanza confuso quando accenni a prassi wikipediane (vedi il caso delle fonti primarie/secondarie sopra, sul quale vedo che non rispondi...). Questo invito a "decidermi" è davvero fuoriluogo: ti ripeto che l'idea secondo cui le filosofie si generino una dall'altra attraverso progressivi superamenti è una precisa idea filosofica (tra l'altro smentita da altre, che portano come dimostrazione esempi di filosofi "isolati" difficilmente collocabili in un movimento progressivo). Se qualcuno qui condivide questa visione non è questione che ci debba interessare in quanto sarebbe solo il suo Point of View, a meno che non presenti questa idea come una verità oggettiva o da tutti condivisa, in questo caso ci interesserà solo nella misura in cui occorre capire che cosa esattamente si sta cercando di imporre e perché. Quindi di certo non sono io a "dovermi decidere" su quale punto di vista adottare, semmai dovremmo decidere insieme l'esposizione (Darstellung, visto che giochi a fare l'hegeliano...) migliore, neutrale e pluralista. Se non riesci a separare le opinioni personali dai contenuti di Wikipedia è un problema tuo (e delle voci cha hai scritto).
Confermano la tua confusione gli argomenti che porti; due ipse dixit contrari: l'"oggettività" di un manuale e l'autorità "soggettiva" di Croce, penso che se c'è qualcuno che qui "si deve decidere" quello sei tu, ma ti ripeto che non siamo qui per discutere le visioni della storia della filosofia, ma per fare una voce che non presupponga nessuna visione particolare come "quella giusta".
Infine, sulle cose che hai evocato, rispondo: 1) ho già portato alcuni esempi (erano filosofi citati in wiki.de) e ho già spiegato perché non intervengo, ovvero perché per me sarebbe meglio riscrivere piuttosto che riformare la voce; 2) esatto, non bisogna citarli, specialmente nel modo che volevi tu, altrimenti è localismo. La battuta sul Dalai Lama quindi non la capisco, ma se tu dai maggiore dignità a un leader spirituale o a un altro e fai pure delle ironie al riguardo rendi semplicemente esplicito lo spirito del peggiore localismo.
Comunque mi sembra ovvio che quanto prevedevo si sta ampiamente realizzando, riformare la voce è un lavoro impossibile a causa della scarsa collaborazione e della forma di partenza della voce che dovrebbe invece essere (credo, insieme ad altri) una voce snella fatta di rimandi. --Johnlong (msg) 15:44, 12 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Confusione[modifica wikitesto]

Interessante l’idea dei filosofi "isolati”. Isolati da dove? Dal resto dell’umanità e della storia che li circonda? Marziani? Filosofi la cui dottrina fosse così originale da essere 'unici' parlerebbero un linguaggio comprensibile solo a loro stessi . Credo che tu faccia una gran confusione, rispecchiata dalla sintassi del tuo intervento, fra due concetti:

  • 1) il metodo
  • 2) il punto di vista non neutrale.

Per scrivere questa voce si doveva scegliere un metodo:

  • il metodo storico
  • il metodo per temi

Il che non vuol dire che l’uno esclude del tutto l’altro perché alla fine l’andamento storico, se vuoi un minimo di ordine logico, lo ritrovi anche nell’esposizione per temi. Questo non è stato un punto di vista personale ma una scelta necessaria e ineliminabile, altrimenti secondo il tuo modo di 'ragionare' qualunque dei due metodi potrebbe essere accusato di essere POV . Se ho scelto che cosa è stata ed è la filosofia nel corso della storia 7l'ho fatto perchè ho sperimentato il fallimento del metodo per temi.

Il tuo terzo metodo di una “una voce snella fatta di rimandi”, non è proponibile per un enciclopedia perché alla fine sarebbe un puro e semplice indice con i rimandi alle voci invece che alle pagine.
Il punto di vista non neutrale si verifica invece quando qualcuno cerca di imporre una sua propria originale concezione, non condivisa da altri, in questo caso di che cosa sia la filosofia. Ora di tutto puoi accusare la voce meno che di questo. Ogni singola frase è sostenuta da fonti di storici della filosofia di ogni concezione e da autori di filosofia a sostegno del loro modo di intenderla.

Su altri punti del tuo intervento non mi esprimo perché non capisco cosa vogliano dire (Per es. “Confermano la tua confusione gli argomenti che porti; due ipse dixit contrari: l'"oggettività" di un manuale e l'autorità "soggettiva" di Croce”); ma la cosa più curiosa è che non sapevo che non bisogna citare fonti italiane se no si cade nel localismo. (A proposito...e il recentismo?)

Alla fine ti ritieni soddisfatto di aver trasferito un avviso neppure da te compilato all’inizio della voce e insisti a mantenercelo. Chi lo leggerà giudicherà della sua coerenza, di chi l'ha messo e di quelli che non fanno nulla per toglierlo.--Gierre (msg) 19:18, 12 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Senti, per favore riduci la spocchia e cerca di essere onesto. Ho solo mostrato dei problemi, cui tu non hai dato risposta alcuna, limitandoti invece a denigrare. Se non capisci mi stupisco visto che ho solo descritto quello che hai fatto tu: un ipse dixit, è quando si cita qualcuno per argomentare, tu hai evocato "i manuali" e Croce, ora invece dici "hai sperimentato".
Sulla storia della filosofia e dei filosofi isolati, non mi invento nulla, si tratta solo del fatto, abbastanza banale, che alcuni filosofi hanno sviluppato le loro dottrine in modo maggiormente distaccato rispetto alle correnti dell'epoca in cui sono vissuti e del fatto che non sempre questo è spiegabile in termini di contrapposizione di filosofie.
Ad ogni modo io non ho criticato l'esposizione storica in quanto tale, ci mancherebbe, ma il fatto, ben diverso, che tu curiosamente imputi alla mia "sintassi": di confondere "il punto di vista col metodo", di confondere una certa idea della storia della filosofia con la storia della filosofia stessa, e presentare quindi una convizione personale come un dato neutrale. Io infatti non ho mai sostenuto il metodo per temi contro quello storico, ho solo mostrato che quanto sostenevi come scontanto rispondeva in realtà a una certa concezione, tutto qua. Che poi la voce tedesca abbia scelto una sistemazione tematica è un fatto fortuito, non è questo che la rende migliore della nostra.
I problemi infatti sono altri, e sono le imprecisioni, la scrittura, gli illustri assenti e il localismo, che non dipende dalle fonti italiane in quanto tali ma dall'attribuzione di rilievo, mi sambra un fatto chiaro e da tutti condiviso. Per me è meglio rifare, ho visto che hai già cercato di rimendiare ad alcuni problemi che ho segnalato ma mi sembra che mettere delle pezze renda solo il tutto frammentario. Sopra ho proposto delle soluzioni e alla luce dello spirito di collaborazione che dimostri quella della traduzione da un'altra wiki mi sembra ancora l'unica via praticabile, giudichino gli altri se mi sbaglio. --Johnlong (msg) 16:31, 13 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Sull'avviso P[modifica wikitesto]

Mi chiedo se i problemi di localismo e recentismo non siano stati risolti. Potremmo correggere il tmp eliminando anche solo questi riferimenti. Ma d'altra parte la mia revisione è giunta solo fino ad un certo punto. --Pequod76(talk) 14:48, 8 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Ho tolto il template, anche perché la discussione sopra tra Gierre e Johnlong è andata fuori binario e non vedo a cosa possa portare. Per lasciare però traccia dei vari interventi di revisione ho messo un "da fare" qui in cima, che chi vuole può integrare. Ylebru dimmela 14:18, 22 apr 2010 (CEST)[rispondi]

che casino, questa voce[modifica wikitesto]

Scusate, ma perché aggiungere la storia della filosofia nella voce filosofia? Meglio parlare solo di filosofia. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Duns (discussioni · contributi) 18:16, 20 ago 2010 (CEST).[rispondi]

Perchè si dà il caso che la filosofia nasca dalla storia e si sviluppi nella storia per cui filosofia è sempre storia della filosofia o credi che i filosofi vivano nell'iperuranio?--Gierre (msg) 06:20, 21 ago 2010 (CEST)[rispondi]

Non ho intenzione di tornare su Wikipedia, anche se ovviamente la uso spesso per vari motivi culturali e pratici. Non posso collaborare in alcun modo ad un'enciclopedia dove da anni, non so più quanti, una voce di capitale importanza come questa è praticamente completamente sotto il controllo e la disponibilità di UN SOLO utente, che ha il diritto di veto su qualsivoglia modifica sostanziale. Questo nega i presupposti stessi dell'enciclopedia, in particolare il secondo pilastro: la prevalenza così schiacciante del punto di vista di un singolo è inevitabilmente un fenomeno che conduce a una non neutralità, soprattutto laddove si tratta di tematiche - come la filosofia - soggette a svariate e innumerevoli interpretazioni. Vedo che Ylebru e altri hanno tentato di riportare in vita, nei mesi passati, un vecchio progetto di modifica che era stato in buona parte anche il mio. Ovviamente lo condivido e appoggio chi se ne fa portatore, ma a quanto pare non se ne è fatto nulla anche stavolta. Francamente trovo questa situazione sconcertante e dovevo almeno scriverlo, prima di ritornare al mio silenzio e augurarvi buon proseguimento (verso la distruzione dell'enciclopedia). --Antiedipo (msg) 17:06, 25 ago 2010 (CEST)[rispondi]

@Gierre: Dalla tua giusta osservazione ("la filosofia non vive al di fuori della storia") non ne consegue nemmeno un poco che una voce "Filosofia" debba corrispondere ad una Storia della Filosofia. Ti è già stato mostrato che esistono diverse opere enciclopediche/divulgative che fanno piuttosto riferimento alle principali questioni e idee filosofiche, esponendo i temi di lungo corso piuttosto che un iter cronologico dall'alfa all'omega. Naturalmente questa impostazione non può prescindere del tutto da una esposizione di cosa, ad es., fu anima per Tizio e cosa per Caio nei diversi secoli. In sostanza, l'idea alternativa consiste nell'avere una voce Filosofia più concisa (dedicata innanzitutto alla filosofia in generale) e, del resto, eliminare la sovrapposizione con Storia della filosofia. Spero tu ti voglia accodare a questo progetto quanto prima. Io per ora affronto altre questioni e non potrei essere di aiuto...--Pequod76(talk) 18:07, 25 ago 2010 (CEST)[rispondi]
Sono d'accordo con Antiedipo, che saluto, qui c'è un utente problematico che con i suoi modi ha fatto passare la voglia di collaborare a molti altri utenti, tra cui Antiedipo e il sottoscritto. Basta leggere le discussioni sopra per rendersi conto che anche a osservazioni ragionevoli o scontate si risponde con arroganza, addirittura pretendendo diritti sulla base del numero di edit. Questa voce è un concentrato dei luoghi comuni su Wp: dilettantismo, narcisismo di qualche utente, competizione contro collaborazione, ecc. Torno a occuparmi della vita reale e in Wp di argomenti di cui sono meno competente ma dove il confronto è onesto e pacato. Per la voce ripropongo, come unica soluzione praticabile nel contesto attuale, la traduzione integrale dalla voce tedesca. --Johnlong (msg) 10:11, 27 ago 2010 (CEST)[rispondi]

Credo che la nozione di "valore filosofico" meriti un paragrafo, se non una voce a sé. --79.2.40.102 (msg) 12:08, 3 apr 2011 (CEST)[rispondi]

'Filosofia' come "cura di sé[modifica wikitesto]

Sto sfogliando l'ultima fatica divulgativa di Stephen Hawking Il grande disegno. Mi colpisce la visione molto ingenua che il fisico ha della filosofia classica. Due affermazioni in particolare mi hanno colpito. La prima che in qualche modo emerge è la vecchia impostazione positivistica, quella per intenderci di un Burnet o di un Gomperz, secondo la quale la filosofia ionica è in qualche modo un primo fondamento delle scienze della natura. La seconda è che la filosofia è morta non avendo tenuto il passo degli sviluppi più recenti della scienza, e in particolare della fisica...
Sulla prima questione c'è poco da chiosare... la colpa non è certo sua che non è un filologo ma un fisico e quindi non può certo conoscere ad esempio l'accurato lavoro di taglio filologico datato 1953 di Werner Jaeger Die Theologie der frühen griechischen Denker (La teologia dei primi pensatori greci) che superò le ingenuità dei pensatori 'ottocenteschi'... (il che dimostra, ancora una volta, e se ce ne fosse bisogno, quanto sia importante la filologia!). Della seconda lo considerò, per quanto mi riguarda, ben più colpevole, essendogli 'sfuggita' la dimensione di "cura di sé" (epimeleisthai), dimensione egregiamente messa in luce da Foucault e Hadot e che oggi mi sembra 'in parte' riverberare nella c.d. "consulenza filosofica"... Il fisico non può sconoscere questa dimensione... Ho cercato questa 'dimensione' nella voce e ho visto che ne è priva. A tal proposito riporto un brano esemplificativo di Foucault:

«Nei periodi ellenistico e imperiale, il concetto socratico del «prendersi cura di sé» divenne un tema filosofico comune, universale. La «cura di sé» fu accettata da Epicuro e dai suoi seguaci. dai cinici, dagli stoici come Seneca, Gaio Musonio Rufo, Galeno. i pitagorici si interessarono molto al concetto di una vita ordinata e comunitaria. La cura di sé non costituiva una raccomandazione astratta, ma una attività ampiamente diffusa, una rete di obblighi e servigi resi alla propria anima.»

Ecco andrebbe aggiunto un paragrafo su questo e un ampliamento in merito sull'ormai diffusa "consulenza filosofica". Cordialità--Xinstalker (msg) 06:59, 29 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Come non detto, anzi come non scritto... :) Però, a mio avviso, sono dimensioni che andrebbero ancor più sviluppate (di materiale c'è n'è molto...) ovviamente non in questa voce. Ciao e grazie per la risposta. --Xinstalker (msg) 10:54, 29 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Ho dato una sfoltita all’indice dove specie l’aggiunta dei titoli cronologici era resa inutile dai richiami all’approfondimento e che talora risultava errata nell’indicare certi fenomeni filosofici in limiti temporali precisi quando invece nascevano prima della data indicata e si sviluppavano ben oltre (vedi ad esempio il positivismo che arriva fino al XX secolo). Ho mantenuto comunque l’architettura precedente della voce, modificando anche alcuni titoli per renderli più aderenti al contenuto dei paragrafi.--Gierre (msg) 08:42, 30 apr 2011 (CEST)[rispondi]

Sono intervenuto rimodificando l'architettura della voce, stavolta con diverse macrosezioni. Mi sono ispirato, nella divisione in sezioni, dal manuale di Cioffi, che penso possa essere una buona fonte. Ritengo che la voce debba avere una sistemazione diversa, che permetta di vedere in modo chiaro le varie "epoche" filosofiche (sebbene chiunque sappia che è sempre difficile cercare di inserire le varie filosofie in una cornice cronologica più o meno statica). Dopotutto penso che non si possa strutturare la voce in maniera cronologica e al contempo non inserire dei picchetti temporali. --Eddie 619 12:33, 30 apr 2011 (CEST)[rispondi]

La citazione della fonte Encyclopedia of Philosophy[modifica wikitesto]

Proviene direttamente dalla enciclopedia citata. Segnalata con volume, edizione e numero di pagina. Che poi le prime righe siano gentilmente concesse da un sito web... va bene, ma non è quella la fonte. La fonte occorre nella sua completezza in quanto come completezza aggiunge informazioni. --Xinstalker (msg) 18:38, 2 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Sostenere che la filosofia greca sia differente dalla teologia è togliere il primato alla scolastica che per prima operò questa differenziazione. La filosofia greca è innanzitutto teologia! Occorre davvero ancora discutere di questo? Se sì sono qui con lo Jaeger, e non solo alla mano... :) nel frattempo guardate la voce di Teologia già vi sono inserite delle fonti... :) --Xinstalker (msg) 18:52, 2 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Xin tranquillo, nessuno si sogna, neppure il vituperato prof. Cioffi (poveri professori, nessuno gli vuole bene) di negare i profondi collegamenti tra filosofia greca antica e religione. La colpa è mia che ho citato maldestramente una frase contenuta in un contesto diverso e più ampio. Le modifiche introdotte credo chiariscano cosa intendeva l’emerito professore.--Gierre (msg) 08:10, 3 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Scusate sono io che a volte ho un caratteraccio, con l'occasione vi faccio notare un'altra cosa che forse vi è sfuggita: Nella filosofia greca della tradizione si diffondono quindi ulteriori interessi religiosi; ad esempio la filosofia mosaica di Filone d'Alessandria testimonia l'espansione dell'ebraismo nel mondo ellenistico. Ecco... la frase che io incrimenerei senza dubbio alcuno è questa espansione dell'ebraismo nel mondo ellenistico (!?!) non credo vi sia autore degno di questo nome che sostenga una tesi del genere e non piuttosto che testimonia un 'ulteriore' ingresso dell'ellenismo nel pensiero ebraico. Infatti come ci si può dimenticare ad esempio di Aristobulus, Demetrius e Artapanus? Philo è conosciuto per la sua influenza successiva soprattutto grazie agli autori cristiani! che ne hanno conservato l'opera!!! (tutte da loro, tranne alcune in armeno e latino, riportate ancora in greco...)  :) "Espansione dell'ebraismo nel mondo ellenistico..." (!?!) quali sono gli autori 'greci' (non cristiani) che si sono confrontati con Philo? Così tanto per chiedere... Gli stessi 'egiziani'? non credo abbiano mai letto la sua opera... ;) cfr. cosa scriveva di loro in De Decalogo 79–80, De Fuga et Inventione 19, De Vita Mosis 2,194–95... Non metto cn confidando che verificherete e inserirete la fonte in modo più corretto.. saluti e scusate ancora. :) --Xinstalker (msg) 12:19, 3 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Ebraismo ed ellenismo[modifica wikitesto]

Xin dovresti chiarire meglio che cosa intendi quando sostieni che non fu l’ebraismo a penetrare nel mondo ellenico ma viceversa fu l’ellenismo ad estendersi nel mondo ebraico. Questo è sostenibile ma la questione non è così unanimemente accettata se ho ben capito per esempio quanto si dice qui che fa pensare piuttosto ad uno scontro tra le due culture mentre qui si parla degli sforzi del pensiero ebraico per ricongiungersi con la cultura ellenistica. Egregio perché non tagli la testa al toro e fai tu la modifica nella voce secondo quanto tu ritieni vero?--Gierre (msg) 08:05, 5 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Non esiste fonte, che io sappia, di una influenza ebraica sulla filosofia greca, intenendo con quest'ultima quella non o pre cristiana. Viceversa si hanno diversi casi del contrario, ovvero di pensatori ebrei influenzati dalla filosofia greca. Per quanto attiene il rapporto degli ebrei ellenizzati con la filosofia greca ho inserito fonte. --Xinstalker (msg) 22:24, 5 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Filein oppure philein?[modifica wikitesto]

Un saluto. Non so se sarebbe meglio scrivere philein invece di filein (e lo stesso per sofía: meglio sarebbe sophía). Grazie.--Tenan (msg) 16:18, 15 ott 2012 (CEST)[rispondi]

Voci correlate[modifica wikitesto]

Pensare di indicare qui le voci correlate alla filosofia credo sia una fatica inutile, che supererebbe poi per grandezza lo stesso testo della voce, e un lavoro senza fine se si considerano i vecchi argomenti non ancora riportati nell'enciclopedia e i nuovi che quasi quotidianamente vengono trattati dai filosofi e che saranno inseriti, prima o poi, in wikipedia. Se si ha proprio questa curiosità basta andare a consultare la categoria filosofia.--Gierre (msg) 08:06, 24 mar 2014 (CET)[rispondi]

Campo di studi?[modifica wikitesto]

Buongiorno a tutti. A me pare che la definizione di filosofia come campo di studi sia vago e confuso. Ad es. gli esseri viventi sono il campo di studi della biologia, le civiltà antiche sono il campo di studi dell'archeologia, i comportamenti animali sono il campo di studi dell'etologia: ma la filosofia è il campo di studi di cosa? Sarebbe meglio ricorrere a termini come "attività intellettuale" o "ricerca razionale". Inoltre non capisco cosa c'entrino l'estetica e la filosofia della religione con la filosofia pratica.--Nf82 (msg) 16:55, 1 set 2015 (CEST)[rispondi]

Ho sostituito la versione precedente su Kant con questo passo: "La filosofia, che assume come modello la matematica e la fisica (come chiarisce la Prefazione alla seconda edizione della Critica della ragion pura del 1787) si propone di realizzare anch'essa un'estensione delle conoscenze, ovvero anche in filosofia sono possibili "giudizi sintetici a priori"; in una critica della ragion pura questi giudizi sintetici a priori riguardano il fenomeno, mentre in una critica della ragione pratica i giudizi sintetici a priori sono fondati sulla "conoscenza pratica" e permettono la trasformazione delle ipotesi teoretiche (libertà, immortalità, esistenza di Dio), in realtà oggettive dal punto di vista morale. Il criticismo trascendentale kantiano prepara nella sua parte critica, il sistema della metafisica, che Kant concepisce come bipartito: una metafisica della natura (Primi principi metafisici della scienza della natura del 1786 e Opus postumum) e una metafisica dei costumi comprendente etica e diritto (Metafisica dei costumi 1797). Queste due parti della metafisica sono concepite da Kant come sistemi contenenti principi oggettivi." La versione precedente presenta un'interpretazione personale del sistema kantiano asserendo che la filosofia, a differenza della matematica, non si propone di estendere il sapere e assegna alla metafisica un significato non assoluto. I testi dimostrano che Kant si propone proprio il contrario: fondare la filosofia teoretica e la filosofia pratica su principi a priori, giudizi sintetici a priori e quindi oggettivi; una volta stabiliti questi principi, è possibile sviluppare il "sistema della metafisica": metafisica della natura e metafisica dei costumi. Queste due parti sono oggettivi ed estendono il sapere (Wissen), tanto quanto la matematica e la fisica. La differenza che Kant teorizza nella Critica della ragion pura, Dottrina del metodo, Disciplina, tra matematica e filosofia è la seguente: la matematica procede per costruzione di concetti nell'intuizione; ciò significa che Kant si oppone alla concezione della matematica che attribuisce a Leibniz (la matematica ha a che fare con concetti astratti). La filosofia, a differenza della matematica, non usa l'intuizione, ma solo concetti--151.20.175.45 (msg) 12:25, 30 nov 2017 (CET).[rispondi]

L'utente Gierre ha ripristinato la sua precedente versione: ora leggiamo in voce: Secondo Kant, "La filosofia, più che un'estensione delle conoscenze, deve proporsi di analizzare le condizioni che rendono possibile la formazione di un sapere, magari non più esteso ma più solidamente fondato di come pretendeva di possedere la metafisica": cita poi un passo da Kant in cui si sostiene l'esatto contrario: "noi vogliamo ampliare la nostra conoscenza a priori [...]. Cosí la metafisica consiste, almeno secondo il suo scopo, di evidenti proposizioni sintetiche a priori. [122]» Scrive ancora l'utente Gierre: "Nel criticismo trascendentale kantiano rientra quindi ancora la metafisica che ha perso però ogni pretesa di conoscenza assoluta riguardante la libertà, l'immortalità, l'esistenza di Dio ma che ha acquistato come postulato della morale il suo reale valore di principio direttivo certo dell'azione morale". A ciò si deve obiettare che Kant distingue sempre "critica" e "metafisica"; nel criticismo non rientra la metafisica; la metafisica è fondata sul criticismo e assume due forme: metafisica della natura e metafisica dei costumi. La metafisica non ha per niente perso ogni pretesa di conoscenza assoluta della libertà ecc., perché per Kant, la "conoscenza pratica" è proprio una conoscenza oggettiva--151.20.171.46 (msg) 12:32, 1 dic 2017 (CET). L'opinione personale presente in voce non è il pensiero di Kant, ma è la teoria di Gierre sulla metafisica--151.20.171.46 (msg) 12:32, 1 dic 2017 (CET).[rispondi]

Modifica non pertinente[modifica wikitesto]

Il testo di questa modifica a opera dell'utente Micheledisaverio, a parte qualche errore di forma, è da considerare fuori tema rispetto all'argomento del paragrafo che riguarda la divulgazione filosofica e non l'insegnamento della filosofia che è altra cosa. La suddetta modifica potrebbe essere sviluppata in una voce a parte sulla falsariga di altre numerose pagine dell'enciclopedia che riguardano l'insegnamento di varie discipline. --Gierre (msg) 08:49, 23 feb 2018 (CET)[rispondi]

mah, a parte l'ora tarda, non sarei d'accordo di sviluppare una nuova ennesima voce. In generale, credo che sia meglio una voce lunga (che in questo caso già lo è di per sè), piuttosto che perdersi in mille rivoli. Procederei ad aggiungere un sottoparagrafo alla voce attuale, quale, con le dovute (minime) correzioni ,comunque poteva intendersi la modifica precedente che era "in coda" al rimanente testo.

Aggiungo che una voce a parte soffrirebbe subito di "localismo", e sarebbe candidata alla cancellazione: una voce "insegnamento della filosofia nelle scuole primarie e secondarie" si potrebbe creare non appena si rendessero disponibili materiale e fonti per l'insegnamento della filosofia nelle scuole europee e statunitensi.Micheledisaverio (msg) 09:47, 23 feb 2018 (CET)[rispondi]

Vedo che hai colto la differenza tra "divulgazione" e "insegnamento" creando una sezione a parte, ma hai scritto che la voce è lunga e ci aggiungi dell'altro testo che potrebbe benissimo rientrare in una voce specifica che si aggiungerebbe a quelle numerose in wikipedia dedicate all'insegnamento di varie materie di studio (per esempio Insegnamento della matematica in Italia. Temi l'avviso di localismo (che non comporta la cancellazione) quando nessuno ti impedisce di lavorare sulla voce e aggiungervi il materiale per l'insegnamento della filosofia nelle scuole europee e altrove. Seguirò quindi il consiglio di [@ Bramfab] che mi pare il più opportuno. Saluti.--Gierre (msg) 09:12, 24 feb 2018 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Filosofia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 09:18, 5 mar 2018 (CET)[rispondi]

Modifiche 28 aprile 2018[modifica wikitesto]

La citazione iniziale, in sostituzione della precedente che dimostrava la necessità della filosofia, inserita nella sua forma estremamente sintetica si presenta come un'asserzione ingiustificata ed enfatica. Inutile specificare che l'argomento della voce riguardi la filosofia occidentale poiché fin dall'inizio si scrive che ebbe origine nella Grecia antica. Il seguito della voce toglierà poi ogni dubbio. Errato inoltre pensare che l'aspetto logico-razionale manchi nella filosofia orientale e che sia proprio solo di quella occidentale. E' stato infine cancellato senza nessun motivo e contrariamente alle regole di WP, un testo regolarmente fornito di fonti.--Gierre (msg) 07:13, 29 mag 2018 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Filosofia. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:24, 11 lug 2019 (CEST)[rispondi]

Revisione del testo introduttivo[modifica wikitesto]

Ho riscritto l'introduzione mantenendo alcuni paralleli con l'articolo in inglese e mantenendo solo un indirizzo formale, senza esempi che avrebbero confuso il lettore o squilibrato il senso dell'articolo. Laddove possibile ho integrato le citazioni precedenti. Sono stati eliminati i referimenti a Descartes, Hobbes e Kant, perche' non attinenti: la voce non e' una voce sulla filosofia moderna, ma sulla filosofia in generale, per cui gli esempi specifici possono essere esposti all'interno delle varie sottovoci o capitoli.----81.98.74.242 (msg) 13:10, 23 gen 2020 (CET)81.98.74.242 (msg) 13:10, 23 gen 2020 (CET)[rispondi]

Carissimi, ho rivisto per intero l'introduzione dell'articolo, che mi sembra ora piu' neutro e coerente. Attendo, fiducioso un avvallo alla stessa oppure la richiesta di revisione, se necessario.--81.98.74.242 (msg) 14:31, 23 gen 2020 (CET)[rispondi]
Poiche' e' passata una settimana e nessuno ha avuto alcun suggerimento, andro' avanti con il ripristino delle modifiche precedentemente apportate che rendono il testo piu' asciutto e comprensibile. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 81.98.74.242 (discussioni · contributi) 17:21, 27 gent 2020.
Sarebbe meglio se discutessimo di singoli passaggi. Le tue modifiche non mi sembrano malvagie, ma neppure così essenzialmente migliorative da farle passare su una voce così importante senza discussione. Naturalmente non è colpa tua se non hai avuto riscontro finora. Segnalo la questione al progetto:filosofia, così vediamo se raccogliamo altri pareri. pequod Ƿƿ 18:56, 27 gen 2020 (CET) P.S.: per favore, non aprire nuove sezioni in questa pagina di discussione: modifica la presente, visto che stiamo parlando di un unico tema, cioè la "revisione del testo introduttivo".[rispondi]

Interventi sull'architettura della voce[modifica wikitesto]

Sono intervenuto sull'architettura della voce rendendola più simile a quella della voce corrispondente di en.wiki e delle rispettive voci collegate (su en.wiki la parte dedicata alla Storia della filosofia occidentale è davvero riassuntiva e rimanda a voci specifiche), prendendo spunto inoltre dalla raccolta "Storia del pensiero occidentale" di Severino. Ho inoltre aggiunto qualche filone di ricerca del XX secolo del paragrafo relativo.

Dato che la voce Storia della filosofia occidentale risulta molto più sintetica della generica voce Filosofia, non sarebbe bene "invertire" il contenuto delle due voci? --Eddie 619 10:59, 2 apr 2022 (CEST)[rispondi]

Le voci su en.wiki in genere fanno schifo, soprattutto quelle di argomento filosofico. Perché hai tolto l'immagine della civetta dall'incipit?

Ritengo inoltre che sarebbe bene lasciare com'è il contenuto delle due voci, meglio una voce sintetica ma chiara, che un guazzabuglio chilometrico di nozioni.--151.43.139.10 (msg) 18:01, 15 apr 2022 (CEST)[rispondi]

La Scuola di Atene è più rappresentativa del tema, secondo me. Riguardo alle due voci, il problema è che la Storia della filosofia occidentale occupa nella voce Filosofia un volume decisamente sproporzionato, per quanto siamo su it.wiki dovremmo avere un'ottica meno locale e più globale, per cui, per me, appare poco sensato avere una voce di approfondimento (Storia della filosofia occidentale) che è più sintetica e meno dettagliata della pagina più generica (Filosofia). --Eddie 619 01:46, 19 apr 2022 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:

In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 11:50, 1 nov 2022 (CET)[rispondi]