Crateri di Umbriel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Umbriel (astronomia).

Segue una lista dei crateri d'impatto presenti sulla superficie di Umbriel. La nomenclatura di Umbriel è regolata dall'Unione Astronomica Internazionale; la lista contiene solo formazioni esogeologiche ufficialmente riconosciute da tale istituzione.

I crateri di Umbriel portano i nomi di spiriti malvagi di varie culture del mondo.[1]

Prospetto[modifica | modifica wikitesto]

Cratere Eponimo Latitudine Longitudine Diametro
Alberich Alberich - Nano che custodisce l'oro dei Nibelunghi ne La canzone dei Nibelunghi. 33,6° S 42,2° E 52 km
Fin Fin - Troll di una leggenda danese che avrebbe aiutato ad erigere la chiesa di Kalundborg a patto che un bambino gli avrebbe dato occhie cuore se non avesse indovinato il suo nome prima del completamento della chiesa. 37,4° S 44,3° E 43 km
Gob Gob - Re dei gnomi. 12,7° S 27,8° E 88 km
Kanaloa Kanaloa - Spirito malvagio della mitologia hawaiiana. 10,8° S 345,7° E 86 km
Malingee Malingee - Spirito errante notturno della mitologia aborigena australiana. 22,9° S 13,9° E 164 km
Minepa Minepa - Spirito malvagio in lotta con Muluku nella tradizione dei Makua e Banayi del Mozambico. 42,7° S 8,2° E 58 km
Peri Peri - Spirito malvagio della mitologia persiana. 9,2° S 4,3° E 61 km
Setibos Setebos - Divinità degli spiriti malvagi nella commedia La tempesta di William Shakespeare. 30,8° S 346,3° E 50 km
Skynd Skynd - Troll di una leggenda danese che avrebbe rapito le tre mogli di un uomo di Englerup. 1,8° S 331,7° E 72 km
Vuver Vuver - Spirito malvagio del Volga nelle leggende finlandesi. 4,7° S 311,6° E 98 km
Wokolo Wokolo - Spirito malvagio nelle leggende dei Bambara. 30° S 1,8° E 208 km
Wunda Wunda - Spirito malvagio della mitologia aborigena australiana. 7,9° S 273,6° E 131 km
Zlyden Zlyden - Spirito malvagio della mitologia slava. 23,3° S 326,2° E 44 km

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Le regole di nomenclatura dal sito dell'UAI., su planetarynames.wr.usgs.gov. URL consultato il 23 agosto 2009.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Sistema solare: accedi alle voci di Wikipedia sugli oggetti del Sistema solare