Calommata signata

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Calommata signata
Immagine di Calommata signata mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineMygalomorphae
SuperfamigliaAtypoidea
FamigliaAtypidae
GenereCalommata
SpecieC. signata
Nomenclatura binomiale
Calommata signata
Karsch, 1879
Sinonimi

Calommata pumila
HAKU, 1938
Calommata sundaica
KRITSCHER, 1957
Calommata signata
SAITO, 1959
Calommata signatum
YAGINUMA, 1971
Calommata signata
HU, 1984
Calommata signatum
ZHU, 1985
Calommata signata
Zhao, 1993[1]

Calommata signata KARSCH, 1879 è un ragno appartenente al genere Calommata della famiglia Atypidae.

Il nome deriva dall'aggettivo greco καλός, kalòs, che significa bello, e dal sostantivo greco ὄμμα, ὄμματος, omma, ommatos, cioè occhio, ad indicare la disposizione degli occhi e la loro minore compattezza.[2] Da notare al riguardo che il plurale greco òmmata è stato poi latinizzato ed è quindi da considerarsi di genere femminile, non neutro plurale, sulla falsariga di Micrommata, come indicato in letteratura dall'aracnologo H. Don Cameron.[1]

Il nome proprio deriva dall'aggettivo latino signatum, che significa marcato, impresso, segnato.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

In questa specie sono state osservate in dettaglio 4 spermateche, ciascuna con diversi ricettacoli terminali stipati a guisa di cavolfiore, caratteristica poi rinvenuta anche in C. sundaicum e in C. simoni[3]

Altra caratteristica peculiare è la forma e la disposizione degli organi tarsali del tarso della prima zampa.[4]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti i ragni del genere Calommata, anche questa specie vive in un tubo setoso parallelo al terreno, per una ventina di centimetri circa seppellito e per altri 8 centimetri fuoriuscente. Il ragno resta in agguato sul fondo del tubo: quando una preda passa sulla parte esterna, le vibrazioni della tela setosa allertano il ragno che scatta e la trafigge, per poi rompere la sua stessa tela, portarsi la preda nella parte interna e cibarsene.[5]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di rinvenimento di questa specie è legato ad alcune zone forestali della Cina, della Corea del Sud e del Giappone.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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