Vincenzo Viva

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Vincenzo Viva
vescovo della Chiesa cattolica
Euntes prædicate et curate
 
TitoloAlbano
Incarichi attualiVescovo di Albano (dal 2021)
 
Nato24 agosto 1970 (53 anni) a Francoforte sul Meno
Ordinato presbitero10 luglio 1997 dal vescovo Vittorio Fusco
Nominato vescovo11 giugno 2021 da papa Francesco
Consacrato vescovo8 settembre 2021 dal cardinale Marcello Semeraro
 

Vincenzo Viva (Francoforte sul Meno, 24 agosto 1970) è un vescovo cattolico italiano, dall'11 giugno 2021 vescovo di Albano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Francoforte sul Meno, nella diocesi di Limburgo, il 24 agosto 1970 da genitori pugliesi emigrati in Germania.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo i primi studi compiuti in Germania fa rientro in Italia, a Copertino, diocesi di Nardò-Gallipoli, e consegue il diploma in lingue a Lecce. Compie gli studi teologici e filosofici presso la Pontificia Università Gregoriana come studente dell'Almo collegio Capranica in Roma.

Il 10 luglio 1997 è ordinato presbitero per la diocesi di Nardò-Gallipoli, dal vescovo Vittorio Fusco, che già lo aveva ordinato diacono.[1]

Nel 2006 consegue il dottorato in teologia morale presso l'Accademia alfonsiana con una tesi intitolata Identità e rilevanza: l'argomento teologico-morale in bioetica. Un'indagine storica in prospettiva sistematica.[2] Successivamente si perfeziona in bioetica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Nella sua diocesi di origine svolge diversi incarichi, vice rettore del seminario diocesano e successivamente padre spirituale dello stesso; collaboratore parrocchiale e docente di religione cattolica presso il liceo classico di Nardò. La carriera accademica lo porta ad insegnare teologia morale presso la Facoltà teologica pugliese e presso l'Accademia alfonsiana, della quale era stato studente. Dal 2013 è rettore del Pontificio Collegio Urbano "De Propaganda Fide" e professore incaricato di teologia morale presso la Pontificia università urbaniana.

Oltre all'italiano conosce l'inglese, il tedesco e il francese.

Dal 2012 è cappellano di Sua Santità.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

L'11 giugno 2021 papa Francesco lo nomina vescovo di Albano;[3] succede a Marcello Semeraro, precedentemente nominato prefetto della Congregazione delle cause dei santi. L'8 settembre, festa della natività della Vergine Maria, riceve l'ordinazione episcopale, in piazza Pia (adiacente alla cattedrale di San Pancrazio) ad Albano Laziale, dal cardinale Marcello Semeraro, suo predecessore e amministratore apostolico, co-consacranti il cardinale Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, e Fernando Filograna, vescovo di Nardò-Gallipoli.[4] Durante la stessa celebrazione prende possesso della diocesi.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Stemma e motto[modifica | modifica wikitesto]

Blasonatura[modifica | modifica wikitesto]

Inquartato di rosso e di azzurro: nel 1° all’ancora d’argento; nel 2° ad un monte di tre cime all’italiana di verde, movente da due burelle ondate d’azzurro, sormontato da una stella (7) dello stesso; nel 3° all’albero sradicato al naturale, fogliato di verde; nel 4° all’aquila al volo spiegato d’argento, imbeccata, membrata e coronata d’oro, lampassata e armata d’azzurro.

Interpretazione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma mette in evidenza quei tratti salienti che hanno caratterizzato la vita, la vocazione e la formazione di monsignor Viva attraverso il linguaggio araldico e la simbologia cristiana.[5]

  • L’ancora richiama il mistero della Redenzione e attraverso questo segno monsignor Viva affida il proprio ministero a Cristo Redentore, per mezzo del quale è donata la salvezza. Inoltre, il mistero della Redenzione è un tema centrale della teologia morale di sant'Alfonso e che ha ispirato il vescovo Vincenzo nella sua professione in ambito accademico. Inoltre, l'ancora è presente sullo stemma dell'Almo Collegio Capranica, dove monsignor Viva ha ricevuto la sua formazione per diventare sacerdote.
  • Le onde del mare e i monti vogliono alludere alla missione evangelizzatrice degli apostoli, i quali sono chiamati a prendersi cura di ogni debolezza e a raggiungere con entusiasmo tutti i fratelli (cfr. Mt 10, 1-15 e Mt 28,16-20). Il tema dell'evangelizzazione è un riferimento anche al Pontificio Collegio Urbano "De Propaganda Fide", con la sua peculiarità di essere un Seminario missionario e universale, di cui il vescovo è stato rettore per otto anni. I monti e il mare richiamano infine la diocesi di Albano, che si estende dai Castelli Romani fino al litorale tirrenico.
  • La stella è simbolo della Vergine Maria, modello della disponibilità a lasciarsi plasmare dallo Spirito Santo (cf. Lc 1,26-38; Lumen gentium n. 56) e sotto la cui guida e protezione monsignor Viva affida tutto il suo servizio pastorale. Le sette punte richiamano i sette doni dello Spirito Santo, di cui la Vergine Madre è rivestita in modo eccellente e che il vescovo invoca per obbedire con prontezza alle ispirazioni divine.
  • Il pino marittimo che campeggia nel terzo quadrante è un chiaro riferimento allo stemma comunale di Copertino, città natale dei genitori del vescovo, dove è maturata la sua vocazione e dove ha svolto una parte del suo ministero sacerdotale, come presbitero della diocesi di Nardò-Gallipoli. Il pino simboleggia anche benignità e cordialità, a motivo della sua caratteristica di accogliere con la sua ombra tutte le creature, specialmente gli umili e quanti cercano rifugio.
  • L'aquila è un riferimento alla città tedesca di Francoforte sul Meno, in cui è nato il vescovo Vincenzo, e dove è cresciuto fino all’età di sedici anni, ricevendo la prima formazione umana ed ecclesiale. Nella tradizione cristiana, l'aquila è spesso associata all'evangelista Giovanni che nel suo Vangelo contempla con occhio acuto la divinità del Redentore, ma è anche simbolo della protezione di Dio che, proprio come un'aquila, si prende cura del suo popolo, stringendo forte con le sue zampe i suoi figli per condurli in alto, fino al sole, insegnando loro a non lasciarsi abbagliare (cf. Es 19,4; Dt 32,11).

Anche gli smalti dei quadranti sono caratterizzati da un valore simbolico:

  • il rosso è il colore dell’amore e del sangue, per indicare l'immenso amore del Padre che invia il Figlio a versare il proprio sangue per noi;
  • l'argento è il colore della trasparenza, quindi della verità e della giustizia, doti che devono sostenere quotidianamente lo zelo pastorale del Vescovo.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cappellano di Sua Santità - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Messaggio di Mons. Vincenzo Viva al clero della Diocesi di Nardò-Gallipoli nel giorno della nomina a Vescovo di Albano (PDF), su portalecce.it, 11 giugno 2021. URL consultato l'11 giugno 2021.
  2. ^ Tesi Accademia Alfonsiana, su alfonsiana.eu. URL consultato il 29 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2021).
  3. ^ Rinunce e nomine. Nomina del Vescovo della Diocesi suburbicaria di Albano (Italia), su press.vatican.va, 11 giugno 2021. URL consultato l'11 giugno 2021.
  4. ^ Ordinazione del nuovo Vescovo di Albano (PDF), su diocesidialbano.it, 24 giugno 2021. URL consultato il 24 giugno 2021.
  5. ^ Lo stemma di monsignor Viva, su notiziarioaraldico.info.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Rettore del Pontificio Collegio Urbano "De Propaganda Fide" Successore
Fernando Domingues 2013 – 11 giugno 2021 Armando Nugnes
Predecessore Vescovo di Albano Successore
Marcello Semeraro dall'11 giugno 2021 in carica
Controllo di autoritàVIAF (EN256038895 · ISNI (EN0000 0003 7836 4536 · SBN SBLV317685 · LCCN (ENn2019050165 · GND (DE1047573776