Villa Mella

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Villa Mella
Facciata vista dall'esterno
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàLimbiate
IndirizzoVia Dante Alighieri, 38
Coordinate45°36′04.72″N 9°07′07.54″E / 45.601312°N 9.11876°E45.601312; 9.11876
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVIII secolo
Inaugurazione1720
Ricostruzione1892
UsoBiblioteca comunale di Limbiate
Realizzazione
ProprietarioComune di Limbiate

Villa Bazzero Mattei Arborio Mella[1] è una villa settecentesca situata nel centro abitato di Limbiate in Provincia di Monza e della Brianza ricostruita a partire dal 1842 per il volere della famiglia Bazzero Mattei e sede della biblioteca comunale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La villa nacque nel 1720 come "casa da massero", cascina rurale per le attività campagnole. Al 1751 la proprietà apparteneva a Giovanni Andrea Besozzo, per essere ceduta nel 1841 alla Contessa Beatrice Castiglioni Rasini che, a pochi mesi dall'acquisizione, decise di venderla alla famiglia Bazzero, originaria del comasco. Ercole Bazzero, ingegnere e primo sindaco di Limbiate dopo l'unità d'Italia, iniziò i lavori di ricostruzione nel 1842 che trasformarono nel 1892 l'edificio rurale in villa, affiancata da un grande parco all'inglese.[2]

Nel 1979 la villa fu acquisita dal comune di Limbiate che restaurò gli ambienti interni, sistemò le facciate e riassettò il cortile. Ultimati i lavori decise di insediarvi la sede della biblioteca comunale e aprì al pubblico il parco.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La struttura, a corte chiusa di forma rettangolare, si sviluppa su due piani ed è costituita per la sua interezza da materiale laterizio e solai in legno. Inoltre, è completamente rivestita da ampie finestre attorniate, di tanto in tanto, da balconi.[2]

Dall'androne centrale si accede al cortile interno, diviso da un muro abbellito da statue e decorato a mosaico di ciottoli policromi e nicchie. Al centro si trova un pozzo, evidenziato dal disegno della pavimentazione.[2]

Le facciate che danno sulla strada sono semplici e prive di elementi decorativi. Anche gli interni mantengono la stessa semplicità, tuttavia vi sono dei soffitti a cassettoni dipinti con motivi floreali e soluzioni prospettiche.[2]

A nord dell'edificio si estende il giardino all'inglese, costituito da una prima zona pianeggiante, caratterizzata da prato e macchie di vegetazione ad alto fusto, per innalzarsi rapidamente e sconfinare sulla collina, che costituisce il confine con il parco di villa Medolago-Attanasio. All'interno dell'impianto sono dislocate alcune statue e un piccolo bacino d'acqua.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patrizia Ferrario, Nobili dimore. Le residenze storiche a Limbiate e Mombello, Limbiate, 2001, pp. 157-164.
  • Santino Langé, Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano, 1972, pp. 374-375.
  • Mario Panizza, Limbiate, un comune. Note di storia, Limbiate, Graffetti Edizioni, 1991.
  • Alberta Cazzani, Mariacristina Giambruno, Censimento delle architetture vegetali di interesse storico. Parco Regionale delle Groane, Milano, 1998, pp. 88-90.
  • A. M. Paris, La storia di Limbiate, Saronno.
  • Luca Masia, Limbiate. Storia di un territorio e della sua gente, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale Spa, 2010.
  • Amministrazione Comunale di Limbiate, Limbiate si racconta, Comune di Limbiate, 2010.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]