Venino Naldi

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Venino Naldi nel suo studio

Venino Naldi (Baricella, 12 ottobre 1928Bologna, 26 novembre 1966) è stato un pittore, scultore, ceramista e orafo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu allievo presso l'istituto statale d’arte di Bologna e si diplomò presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna[1].

Dopo il conseguimento del diploma inizia a insegnare presso l'Istituto Statale d'Arte dove aveva ottenuto la cattedra di Disegno dal vero.

La sua attività s'incentrò soprattutto nel territorio di appartenenza di nascita; a partire dal 1958 espose in mostre personali e collettive in diverse regioni italiane. Partecipò alle edizioni del 1964, 1965 e 1966 della Rassegna internazionale d'arte G. B. Salvi; nella seconda fu vincitore ex-aequo, insieme a Valentino Biagioli e Alfonso Pone, del primo premio per la sezione pittura[2]. Prese inoltre parte al XVIII Premio Suzzara[senza fonte].

Inizialmente il suo percorso artistico consapevole fu caratterizzato dall'approccio con l’informale, che nel giro di pochi anni diventerà progressivamente surrealista. In questo suo percorso surrealista, l'artista si approccia all'esplorazione di temi fantascientifici e avveniristici. Una parte della sua produzione è difatti costellata da una predilezione per macchine dedite ai viaggi spaziali[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ sito della regione Emilia-Romagna
  2. ^ Edizioni 1960 - 1969, su rassegnasalvi.it. URL consultato il 27 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2018).
  3. ^ Giorgio Di Genova, Storia dell'arte italiana del '900, Bora, 1991, p. 278-280, ISBN 88-85345-10-7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Kaisserlian, Venino Naldi, Bologna, Galleria d'arte 2000, 1962.
  • Renato Barilli, Catalogo Venino Naldi, Bologna, Galleria II collezionista, 1963.

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