Utente:Sergio Lanna/Sandbox
Adriana Darù (Genova, 24 luglio 1904 – Santa Margherita Ligure, 19 marzo 1997) è stata una pittrice e scultrice italiana, allieva di Leonardo Bistolfi.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Adriana Darù nasce a Genova in una famiglia benestante con due fratelli.
Perde il padre Cesare all’età di dieci anni e la figura paterna viene sostituita dal nonno materno Adolfo Armanino, figlio del Nicolò Armanino fondatore della famosa litografia a Genova. Anch’esso fu artista, disegnatore forbito e appassionato del “bello” come pure il bisnonno Nicolò fu uno splendido incisore.
Finiti i normali studi entra all’Accademia linguistica di Belle Arti a Genova. Tra i compagni della scuola libera di nudo conosce Francesco Messina. Inizia a sentire il fascino della modellazione, la passione per la scultura e, in particolare, per l’Arte di Leonardo Bistolfi e inizia a lavorare a casa creando dei bozzetti.
Nel 1922 Adriana si trasferisce a Torino dove frequenta lo studio del Maestro Bistolfi fino al 1923.
Nel 1923 Adriana Darù si trasferisce a Venezia dove frequenta il corso di scultura della Accademia fino al 1924 e dove avrà modo di conoscere i grandi artisti di quel periodo, italiani e stranieri, amici del cugino Nino Busetto, ritrattista di valore. In quell’anno (1924) a Venezia si terrà la Biennale.
Nel 1928 viene a mancare il nonno Adolfo Armanino.
Malgrado la sorte avversa, Adriana tenta di riprendere la sua attività artistica esponendo alla “Promotrice” (1) a Genova per due anni consecutivi.
Successivamente però ci fu la seconda guerra mondiale con il forzato peregrinare di sfollati e perseguitati dai bombardamenti, in cui molte opere andarono disperse o distrutte.
Finita la guerra, nel 1947, Adriana Darù tiene una personale di arte sacra in via Bottini a Sturla (quartiere residenziale di Genova). Negli anni successivi Adriana conosce Ezra Pound a Rapallo, Amos Nattini e Plinio Nomellini ma la malattia della madre e quella del compagno interrompono di nuovo la sua continuità artistica, in quel periodo scrive “L’ora più fredda della notte” e note biografiche, poi la morte del compagno le dà un ulteriore colpo psicologico.
Nel 1959 la madre la porta a Roma per il desiderio di ricongiungersi con gli altri figli che vi soggiornano. A Roma Adriana riprende a dipingere, per quanto le è concesso dalle condizioni di salute della madre. Prende parte a numerose “Collettive”, è accettata per molti anni consecutivi ai “Laziali”, al “Palazzo delle Esposizioni”.
Nel 1971 il fratello la porta a Lussemburgo dove espone a una “personale” che ha un buon successo di critica e di vendite.
Nel 1972 l’incontro con Georges de Canino a Roma riaccende in lei la passione per la scultura. Canino le offre la possibilità di una “personale” nella galleria "Bateau Ivre" di cui lui è Direttore.
Adriana Darù passerà il resto della sua vita e della sua carriera a Roma fino al 12/01/1991 quando le sue condizioni fisiche si aggravano costringendola al ricovero in lungadegenza a Santa Margherita Ligure dove resterà fino alla sua morte avvenuta il 19 marzo 1997.
La sua salma è sepolta al Cimitero Monumentale di Staglieno (Ge)
Formazione[modifica | modifica wikitesto]
Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova - Diploma
Accademia di Venezia – Sezione scultura – Perfezionamento
Accademia di Torino – Esami di abilitazione
Studio Leonardo Bistolfi di Torino – Un anno di studio
Premi[modifica | modifica wikitesto]
Medaglia d’oro – Agerola 1962
Medaglia d’oro – Premio “Apulia” per il quale ha ottenuto anche la medaglia d’argento del giornale “Accademia”
Medaglia d’argento a Caserta – Ministero della Pubblica Istruzione per le celebrazioni di “Italia 61”
Medaglia d’argento dei “40 figurativi” – Orto botanico in Villa Corsini, 1958
Medaglia d’Argento della Columbus Association American Friendship international center 1958 con diploma di “Socio onorario”
Medaglia d’argento alla contemporanea di Manziana
Premio in natura a estemporanea di Pisoniano
Quattro medaglie di bronzo a villa corsini (con diploma)
Diplomi di apprezzamento della critica per esposizioni a via Margutta (Roma)
Diploma di onore a Bari
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Galleria di opere[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Società Promotrice Belle Arti di Genova - Catalogo LXXVII Esposizione 1929
Regesto del Fondo dei Valori Plastici Vol. I
Regesto del Fondo dei Valori Plastici Vol. II
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
Documentazione su Adriana Darù in possesso dello scrivente
Ecomond Press - Articolo di Milo Corso Malverna del 28 giugno 1948
L'osservatore Romano - Articolo di Clotilde Paternostro del 10-11 aprile 1978