Utente:MickeyDC/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni quaranta[modifica | modifica wikitesto]

Tra il 1943 e il 1945,durate la seconda guerra mondiale, nascono a Vibo Valentia i"Diavoli Rossi",la squadra che segue le gesta della "Luigi Razza" degli anni trenta e anticipa la nascita vera e propria dell'Unione Sportiva Vibonese.

Il 20 settembre 1945 rinasce la Lega regionale calabrese. Il campionato calabrese di Prima Divisione prende il via ufficialmente il 6 gennaio 1946 e coincide con il primo incontro ufficiale della Vibonese che affronta l'Unione Sportiva Vigor Nicastro(oggi Vigor Lamezia).

La formazione è composta da:Campilongo,Passalacqua,La Gamba,Vita,Pugliesi,Cefaly,La Grotteria,Facciolo,Montesanti,Marzano,Trimboli. Le pessime condizioni del terreno di gioco costringono il direttore di gara a rinviare a data da destinarsi il primo derby della storia delle due squadre.

La partita verrà recuperata il 17 marzo e vedrà la Vigor Lamezia imporsi con il risultato di 3-2. Un'altra sfida storica è quella del 13 gennaio dello stesso anno quando a Vibo Valentia,la Vibonese affronta la favorita del girone:la Feltrinelli di Villa San Giovanni.Al 43' del primo tempo,con gli ospiti in vantaggio per due reti a zero,l'arbitro ritiene opportuno sospendere la gara per continue minacce.

Vibonese-Paolana 5-3

I padroni di casa verranno puniti con la sconfitta a tavolino. Per festeggiare la prima vittoria bisogna attendere il 10 febbraio quando la Vibonese doma la Paolana con il risultato di 5-3. Il primo campionato del dopoguerra si chiude con un premio:quello della disciplina e della correttezza dimostrata nell'arco della stagione dai giocatori rossoblù. Simbolo di questo importante riconoscimento è il regalo di un pallone di colore rosso contraddistinto dal laccio.


Gli anni cinquanta[modifica | modifica wikitesto]

1951:la prima festa promozione[modifica | modifica wikitesto]

Gli anni cinquanta rappresentano per l'Unione Sportiva Vibonese il punto di partenza di una storia che da qui in avanti consacrerà la società rossoblù tra le protagoniste del calcio regionale. La scalata dei rossoblù parte il 7 gennaio 1951 quando viene inaugurato il sesto campionato del dopoguerra.

Alla presidenza della società c'è l'ingegnere Leonardo Macrì che si avvale della competenza di numerosi professionisti provenienti dai diversi settori della città tra i quali spicca Antonino Murmura.La guida tecnica è affidata ad Umberto Sacco che successivamente diventerà uomo di fiducia e collaboratore di Gianni Di Marzio il quale lo porterà con sè a Catanzaro e a Napoli.

Nell'organico figurano i vibonesi Giovanni Lico,Francesco Figliano e Ubaldo di Giovanni.La Vibonese partecipa al campionato di prima divisione con l'obiettivo di centrare la promozione nel campionato Interregionale.Grazie ad uno splendido girone di ritorno, la Vibonese si qualifica per gli spareggi e per la prima volta nella sua storia può ambire alla promozione in un campionato interregionale. In lizza oltre a Vibonese e Deliese ci sono anche Silana e Cariatese,prime due classificate nel girone A.

L'andata degli spareggi inizia il 27 maggio 1951.I rossoblù raccoglieranno solamente due punti,frutto dei pareggi con Deliese e Silana.Il ritorno comincia il 17 giugno e vede la Vibonese trasformarsi in una vera e propria armata capace di pareggiare con la Silana e vincere con la Deliese. I Diavoli rossi si portano cosi ad un solo punto dalla Cariatese,in testa alla classifica a quota 6.Lo scontro decisivo si gioca a Vibo Valentia l'uno luglio 1951 con i padroni di casa costretti a vincere per ottenere la storica promozione. La Vibonese ribalta ogni pronostico della vigilia e si impone con il risultato di 2-1,centrando così la promozione.

Umbero Sacco allenatore della Vibonese 1950-1951
Classifica finale punti
1 Reggina B 23
2 U.S. Vibonese* 23
3 Deliese* 21
4 Tropea 16
5 Bagnese 15
6 Gioiese 12
7 Polistena 11
8 Aspromonte 8
9 Calcemiti 7
  • * ammesse allo spareggio promozione

1952-1955[modifica | modifica wikitesto]

La prima partecipazione al campionato Interregionale si apre con cambiamenti importanti.Dall’Arsenale Messina arrivano il portiere Lanzafama,i difensori Faleo,Falanca e Morano,i centrocampisti Rodolisso e Fucà,gli attaccanti Villari e D’Andrea.

L’allenatore Umberto Sacco viene sostituito da Ermenegildo Andrian.I numeri della stagione attestano i ragazzi di Andrian in settima posizione con sedici vittorie,sette pareggi e undici sconfitte. Per oltre venti anni questo campionato rimarrà il migliore in assoluto.Tutto si rivela inutile perché nel 1952 la riforma dei campionati ridisegna l’assetto geo-calcisto.Nasce la Quarta Serie da cui la Vibonese viene esclusa.

I rossoblù,guidati dal presidente Murmura, nella stagione 1952-1953 ripartono dal campionato regionale di Promozione.La prima della classe è promossa in Quarta Serie mentre le ultime retrocedono in Prima Divisione.Nella stagione 1953-1954 la guida tecnica viene affidata ad Andrea Campana che ricopre il triplice ruolo di allenatore-giocatore-capitano.

I rossoblù,guidati dall’attaccante Giuseppe Trento,arriveranno a giocarsi il match decisivo per la promozione in Quarta Serie allo stadio Luigi Razza di Vibo Valentia il 28 marzo del 1954 contro la Gioiese.Al 42’ della ripresa l’arbitro sospende la gara a causa del comportamento minaccioso della Vibonese in seguito all’annullamento di un gol.Il direttore di gara porta a termine l’incontro ma i rossoblù vengono puniti con la sconfitta a tavolino.

La Vibonese chiude il campionato in seconda posizione.Il campionato 1954-1955 sarà caratterizzato dall’arrivo dell’attaccante ‘’Giovanni Tronchin’’.Per prelevarlo dall' Associazione Calcio Dilettanti Treviso ,il presidente Murmura paga la cifra record di un milione e seicento mila lire.Nonostante gli sforzi economici,la Vibonese chiude il campionato in sesta posizione.

L’era Silvestri[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 1956-1957 segna diversi cambiamenti. Il nuovo presidente è Riccardo Silvestri che compie una vera e propria rivoluzione. La fascia di capitano è affidata a Giuseppe Trento,che proprio in queste stagioni darà il meglio di sé risultando tra i migliori cannonieri rossoblù. Meglio di lui in questo campionato fa Leonardo Pachì,che chiude l’annata calcistica con ventisei gol alle spalle del bomber Giovanni Fanello.

Nelle prime sei giornate i rossoblù conquistano dieci punti volando,così, in testa alla classifica. Nel girone di ritorno la squadra incassa tre sconfitte nelle prime sei giornate e il sogno promozione svanisce definitivamente.Per la stagione seguente il presidente ingaggia l’allenatore Ulisse Giunchi. Protagoniste della stagione 1957-1958 sono la Vibonese e il Pizzo.Il derby d’andata viene vinto da quest’ultimo.

Dopo la sconfitta,la squadra di Ulisse Giunchi ottiene cinque successi consecutivi e chiude il girone d’andata con lo score di undici vittorie,due pareggi e una sconfitta che regala alla Vibonese il titolo di campione d’inverno.Pino Trento lascia la squadra per espletare il servizio militare e viene sostituito da La Valle. La Vibonese riuscirà a mantenere la testa della classifica fino al termine della stagione e conquista la IV Serie dopo sette anni. La dirigenza vibonese comincia a manifestare i primi problemi di natura economica.

La squadra deve rinunciare alla fase finale della stagione per l’assegnazione del titolo di campione nazionali dilettanti. Per la stagione successiva viene confermato in panchina Ulisse Giunchi. la Vibonese viene inserita nel girone meridionale. Il secondo campionato di Quarta serie della squadra rossoblù è caratterizzato da difficoltà calcistiche ed economiche. Si arriva all’ultima giornata con la Vibonese in quart’ultima posizione,alla pari della Bagnolese. Per evitare la retrocessione bisogna battere l’Akragas ,seconda forza del campionato .All’ottantanovesimo minuto,sul risultato di 0-0,i rossoblù conquistano un calcio di rigore.

Sul dischetto si presenta Pino Trento che non ha mai fallito un calcio di rigore. Complice un infortunio rimediato nei minuti precedenti ,Trento spedisce il pallone a lato e la partita termina in parità. Il punto conquistato permette di mantenere la categoria ai danni della Bagnolese.Tuttavia,a condannare la Vibonese alla retrocessione saranno le inadempienze economiche della società rossoblù,in preda ad una crisi finanziaria.

Il 13 gennaio del 1960 si decide un cambio di denominazione. L’Unione Sportiva Vibonese si trasforma in Unione Sportiva Limonappia Vibonese,una sponsorizzazione che da respiro alle casse societarie. Il 30 settembre 1960 l’ Unione Sportiva Limonappia Vibonese rinuncia a partecipare al campionato di Promozione che parte il 4 novembre.

Gli anni sessanta[modifica | modifica wikitesto]

Avvocato Attilio Pata

L'inizio degli anni sessanta coincide con il periodo più nero della storia calcistica di Vibo Valentia.Dell'Unione Sportiva Vibonese non c'è più traccia.

Nell'agosto del 1963 nasce la Società Sportiva Nuova Vibonese che acquisisce dalla società precedente i colori sociali rosso e blù e riparte dalla Prima Categoria.I protagonisti di questo passaggio di consegne sono l'avvocato Giorgio Moschella e il professore Antonio la Torre.

Al termine del campionato 19655-1966 diviene presidente Attilio Pata,originario di Mileto ma milanese di adozione,che torna in Calabria per interessi economici e politici.La società viene ceduta all'avvocato gratuitamente.Pata stringe un gemellaggio con il Milan.Per la stagione 1966/1967 la società non bada a spese e punta alla promozione in serie D.I rossoblù affrontano in amichevole la Reggina di Tommaso Maestrelli e Oreste Granillo,presidente amaranto, il quale loderà il lavoro svolto dall'avvocato Pata.La stagione si chiude con diciassette vittorie,otto pareggi e cinque sconfitte che valgono il ripescaggio in serie D.L'avventura della Nuova Vibonese nei semiprofessionisti dura una sola stagione.

Gli anni settanta[modifica | modifica wikitesto]

Squadra 1972-1973

Nelle stagioni 1970-1971 e 1972-1973 la guida tecnica della squadra viene affidata ad Aurelio Gerin,ex difensore di Alessandria e Mantova.Il lavoro svolto dal tecnico friulano sarà fondamentale per la risalita della Vibonese in Serie D nella stagione successiva

Nel 1972-1973 siede sulla panchina Walter Costa.Carmelo Cosentino,Giosuele La Grotteria e Franco Cittadino daranno un contributo importante in questa stagione .La Grotteria realizza quattordici reti mentre Franco Cittadino realizza,al 90',il gol fondamentale nello spareggio promozione contro la Morrone.

Al termine della stagione il tecnico Costa annuncia le dimissioni e viene sostituito da Ridolfi.Grazie al suo lavoro la Vibonese mantiene la categoria per ben due stagioni. A Ridolfi succede Tommaso de Pietri che stringe un legame profondo con società e tifosi e mantiene la squadra in Serie D per altre due stagioni

La stagione 1977-1978 è caratterizzata dalla retrocessione in Promozione.La Vibonese viene affidata alla guida del tecnico Riva che non riesce a gestire il gruppo. I venti punti conquistati nell'arco della stagione non sono sufficienti per mantenere la categoria

Gli anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Presidente Fuscà

Il presidente Fuscà punta sui giovani talenti locali.Nella stagione 1980-1981 la Vibonese disputa un buon campionato e un'ottima coppa Italia.La formazione rossoblù sconfigge ai quarti di finale il Mascalucia.Nella semifinale la Vibonese si impone sul Marano conquistando il biglietto di andata e ritorno per la finale di coppa Italia,contro l'Internapoli.

Nella gara decisiva il rossoblù Chiarella fallisce un calcio di rigore e l'Internapoli vince per una rete a zero conquistando,così, il trofeo.Al termine della stagione la Vibonese viene ripescata in Serie D.

Nella stagione 1981-1982 arriva un tecnico che entrerà nella storia del calcio vibonese:Bruno Jacoboni.Sotto la sua guida esplode il terzino sinistro Maurizio Codispoti che verrà ceduto all'Enna per 42 milioni di lire.Nello corso delle stagioni i tecnici Iacoboni e De Pietri si alterneranno alla guida della squadra.Nel 1986-1987 la società viene messa in vendita alla cifra di 150 milioni di lire che serve a ripianare i debiti accumulati.L'anno seguente la Vibonese retrocede in Promozione e il presidente Fuscà lascia l'incarico.

Gli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Vibonese 1997-1998

Il calcio italiano assiste ad un'altra riforma. La Serie D(denominata Campionato Nazionale Dilettanti) viene divisa in nove gironi da 162 squadre. Nasce il campionato di Eccellenza che diventa il massimo torneo regionale.

Nella stagione 1990-1991 la Vibonese si ritrova in Prima Categoria. I dirigenti affidano il ruolo di allenatore a Bruno Miletta.La formazione rossoblù chiude al terzo posto. La stagione seguente sarà l'ultima di Carmelo Cosentino che lascia il calcio giocato dopo 20 anni trascorsi esclusivamente con la casacca rossoblù.

Il campionato 1993-1994 passa alla storia per l'autogestione che ha tenuto in vita la squadra nel campionato più difficile degli anni ottanta e novanta .Il merito va ai giocatori: i portieri Cagarella e Frappa,i difensori Greco,Sorbilli,Fortuna,Prestia,Andrisano,i centrocampisti Grillo,Raffa,Simonetta,Lo Bianco,Lo Gatto, gli attaccanti Bellissimo,Sorbilli e Ruscio.

Il 1995 riporta al timone della società Carmelo Fuscà coadiuvato dai due vice presidenti:Santino Gurzillo e Francesco Patania.Per la stagione 1995-1996 la società allestisce una squadra da primato. Tra i volti nuovi spiccano il terzino sinistro Varrà,il napitino Saverio Ingenuo e l'attaccante Nunzio Cambareri.La squadra,guidata da Bruno Laurendi,chiude il campionato in testa alla classifica insieme alla Jonica Siderno con 64 punti.L'equilibrio si rompe con lo spareggio giocato il 19 maggio 1996 e vinto dalla Jonica Siderno per uno a zero.

Torna in panchina Bruno Iacoboni.La società mette a segno colpi importanti. A centrocampo arrivano i talenti:Cordiano,De Maio,Catania e l'ex enfant prodige della Primavera della Reggina Francesco Tosti. La Vibonese centra la promozione in Eccellenza registrando numeri impressionanti:miglior difesa,migliore media e migliore striscia di risultati utili consecutivi,diciassette,con un solo pareggio e ben sedici vittorie. I punti conquistati sono 74 in 30 partite

La squadra rossoblù conquista la finale di coppa Italia eliminando il Siderno.Nella finalissima che si gioca il 16 febbraio 1997 ,la squadra di Iacoboni si impone sul Bagaladi grazie ai gol di Cordiano e Cambareri.Per la prima volta nella storia la coppa Italia finisce a Vibo Valentia.

La società vuole tornare immediatamente in Serie D.La rosa della stagione precedente viene confermate e vengono acquistati giocatori esperti come Rosati,ex Crotone,Raffaele Barberio e Aragona.Nella stagione 1997-1998 si ripropone il duello Vibonese-Siderno.Allo Stadio Luigi Razza i rossoblù si impongono per una rete a zero mentre a Siderno il match si chiude sullo 0-0 che consegna alla Vibonese il comando della classifica.

La Vibonese chiude con 68 punti in 30 partite frutto di 20 vittorie,8 pareggi e 2 sconfitte,tornando così in Serie D. La stagione si conclude con la vittoria della Supercoppa Calabria,ottenuta dopo aver battuto il San Calogero e il Sambiase in un triangolare disputato al "Luigi Razza".

Gli anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

La stagione 2000-2001 è caratterizzata dalle dimissioni di Bruno Iacoboni che viene sostituito da Marcello Pasquino.Vengono acquistati Mancon,Cernicchi,Mancini,Giacco e,soprattutto,Mimmo Galeano.

Il campionato comincia a rilento con due pareggi consecutivi. Il 10 dicembre 2000 i rossoblù si impongono a Milazzo per due reti ad uno e conquista il titolo di campione d'inverno. Il Paternò si rinforza con acquisti di categoria e recupera punti sulla Vibonese che perde l'imbattibilità dopo 24 risultati utili consecutivi contro l'Acri.

Dal Cosenza la Vibonese acquista Francesco Modesto.Il Paternò,guidato da Pasquale Marino,vince lo scontro con i rossoblù in casa e si porta a 6 punti di vantaggio sulla Vibonese. La squadra siciliana conquista la promozione in Serie C al termine della stagione.

La presidenza Gurzillo[modifica | modifica wikitesto]

Presidente Santino Gurzillo

Il consiglio d'amministrazione nomina presidente Santino Gurzillo che punta a valorizzare i giovani talenti del vivaio rossoblù. Viene nominato direttore sportivo Massimo Mariotto.Per la stagione 2002-2003 la squadra viene affidata ad Angelo Galfano e vengono promossi in prima squadra promesse del calcio calabrese come Fanelli e Nesci.

La Vibonese disputa un ottimo girone d'andate e il 23 febbraio 2003 batte la Vigor Lamezia portandosi in zona play-off.

Un calo di forma porterà i rossoblù nelle zone basse della classifica con un punto di vantaggio sul Corigliano. Per ottenere la salvezza matematica la Vibonese deve battere il Trapani in trasferta. I siciliani vincono 3 a 1 e spediscono la Vibonese ai play-out,complice la vittoria del Corigliano sulla Rossanese

La Vibonese si gioca la salvezza in 180' contro il Lentini.La gara d'andata si gioca il 25 maggio 2003 in Sicilia con il risultato di 2-0 per i padroni di casa. Per ottenere la salvezza la Vibonese deve vincere con due gol di scarto nella partita di ritorno giocata allo stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria.Il Lentini passa in vantaggio al primo affondo ma grazie alle reti di Giacalone(2) e Catalano la Vibonese rimonta la partita e ottiene la salvezza.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Philippe Fuchs ,svizzero,è stato il primo allenatore straniero della Vibonese.

La Vibonese è l'unica squadra di Promozione ad aver vinto la Coppa Italia regionale

Giuseppe Tortora,nella stagione 2002-2003,ha segnato 22 reti in 33 presenze.In Serie D nessun giocatore rossoblù ha fatto meglio di lui

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Una Storia Rossoblù,Maurizio Insardà/Domenico Famularo