Rosellina Balbi

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«Se ciascuno di noi facesse davvero i conti con se stesso, a proposito del razzismo, questo confronto potrebbe rappresentare, se non il principio della fine, almeno la fine del principio.»

Rosellina Balbi con Beniamino Placido e Lucio Villari

Rosellina Balbi (Napoli, 14 gennaio 1923Roma, 2 gennaio 1991) è stata una scrittrice e giornalista italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Da giovane frequenta il Liceo Classico Umberto I, negli stessi anni del giovane Giorgio Napolitano. Con Francesco Compagna, suo amico del liceo, dirige per quasi dieci anni la rivista Nord e Sud, che aveva appena fondato.

Per il quotidiano La Repubblica fu responsabile della sezione culturale, dal 1976 al 1990. Con il fratello neuropsichiatra Renato, realizza a quattro mani Lungo viaggio al centro del cervello nel 1981, divulgando la sua teoria scientifica sulla "evoluzione stratificata" (Renato Balbi, "L'evoluzione stratificata", Napoli, 1965).

Ha scritto diversi libri su argomenti di antropologia sociale, in particolar modo sulla camorra nel suo Madre paura, dove sviluppa l'idea che la camorra sia caratterizzata da un particolare status di paura continua. Con Hatikvà. Il ritorno degli ebrei nella Terra Promessa ha vinto l'Aquila d'Oro del Premio Estense 1983.[1]

Ha realizzato anche diversi lavori sulla tematica del razzismo, in particolar modo nel 1993 con il libro Ebrei razzismo e antisemitismo.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Albo d'oro anni '80, su premioestense.it. URL consultato il 12 ottobre 2019.
  2. ^ http://www.padovanet.it/associazioni/sudenord/files.1993/Razzismo.pdf
  3. ^ premio Rhegium Julii, su circolorhegiumjulii.wordpress.com. URL consultato il 3 novembre 2018.
  4. ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2014).

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Controllo di autoritàVIAF (EN54955331 · ISNI (EN0000 0001 1876 3506 · SBN CFIV051774 · LCCN (ENn82116759 · GND (DE119318954 · BNF (FRcb12475147q (data) · J9U (ENHE987007258119305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82116759