Roberto Toscano

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Roberto Toscano
L'Ambasciatore d'Italia in India Roberto Toscano presenta le credenziali alla Presidente, Smt. Pratibha Devisingh Patil, a Rashtrapati Bhavan, a Nuova Delhi il 10 novembre 2008

Ambasciatore d'Italia in India
Durata mandato16 agosto 2008 –
1 settembre 2010
PredecessoreAntonio Armellini
SuccessoreGiacomo Felice di Monteforte

Ambasciatore d'Italia in Iran
Durata mandato6 giugno 2003 –
15 agosto 2008
PredecessoreRiccardo Sessa
SuccessoreAlberto Bradanini

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Roma
ProfessioneDiplomatico

Roberto Toscano (Parma, 3 ottobre 1943) è un diplomatico e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Ha una laurea in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Parma e un MA presso la "School of Advanced International Studies" della Johns Hopkins University, che ha frequentato come borsista Fullbright. Tra il 1987 e il 1988 è stato Fellow presso il "Center for International Affairs" dell'Università di Harvard.

Carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

Roberto Toscano è stato Ambasciatore d'Italia in India dal 2008 al 2010, dopo essere stato per cinque anni, dal 2003 al 2008, Ambasciatore d'Italia in Iran. Dal 1999 al 2003 è stato Capo dell'Unità di Analisi e Programmazione del Ministero degli affari esteri italiano e ha presieduto il "Development Assistance Committee network on conflict, peace, and development co-operation" dell'OCSE. In precedenza ha prestato servizio, come diplomatico di carriera, in Cile (nel 1973 al tempo del Colpo di Stato di Pinochet[1]), URSS, Spagna, Stati Uniti e alla Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra.[2]

Insieme a Piero De Masi è tra i principali intervistati nel film documentario Santiago, Italia, realizzato da Nanni Moretti nel 2018 sulle vicende dell'Ambasciata d'Italia a Santiago del Cile, visto il ruolo centrale svolto dai due diplomatici per dare rifugio a centinaia di oppositori di Augusto Pinochet, consentendo poi loro di arrivare in Italia.[3] Furono circa 600 i cileni che trovarono rifugio nell’Ambasciata nel periodo che va dal’11 settembre 1973 alla fine del 1974.[4]

Attività Accademica[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2000 al 2003 è stato visiting professor di relazioni internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università LUISS di Roma. Ha insegnato anche all'Università di Pisa. Dal 2007, anno della sua nascita, è Presidente della Fondazione Intercultura onlus[5] . Nel 2011 ha trascorso un semestre al Woodrow Wilson International Center for Scholars di Washington per una ricerca su Iran e democrazia. Ha fatto parte del Comitato scientifico dell'Associazione Reset-Dialogues on Civilizations[6] dedicata a promuovere il dialogo tra culture diverse.

Attività pubblicistica[modifica | modifica wikitesto]

È autore di libri[7] e articoli (in materia di diritti umani, mantenimento della pace, prevenzione dei conflitti, etica e relazioni internazionali), pubblicati in Italia, Stati Uniti, Francia, Spagna e India. In italiano ha pubblicato Il volto del Nemico. La sfida dell'etica nelle relazioni internazionali (Guerini Editore, 2000) e La violenza, le regole (Einaudi, 2006). Questi due libri, così come molte delle sue pubblicazioni, sono dedicate ad un approfondimento degli aspetti etici delle relazioni internazionali e i legami con il diritto internazionale[8]. Dal 2013 al 2017 ha collaborato come editorialista con il quotidiano La Stampa e dal 2017 al 2019 con il quotidiano La Repubblica.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Toscano, Soviet Human Rights Policy and Perestroika, Cambridge, MA, University Press of America, 1989, ISBN 0819174084.
  • Il volto del nemico. La sfida dell'etica nelle relazioni internazionali, Guerini e Associati, Milano, 2000, pp. 175 ISBN 88-8335-107-X.
  • La violenza, le regole, Einaudi, Torino, 2006, pp. 116 ISBN 88-06-18228-5
  • Between terrorism and global governance: essays on ethics, violence and international law, Har-Anand Publications, New Delhi, 2009.
  • Roberto Toscano e Ramin Jahanbegloo, Beyond Violence. Principles for an Open Century, New Delhi, Har-Anand Publications PVT, 2009.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 9 febbraio 2010[9]
Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— 27 dicembre 2005[9]
Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— 2 giugno 1995[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il console parmigiano che salvò i cileni dal golpe, su parma.repubblica.it. URL consultato l'11 novembre 2021.
  2. ^ Stati di servizio del personale della carriera diplomatica e della dirigenza del Ministero degli Affari Esteri che ha cessato di far parte dell'amministrazione dal 1º gennaio 2000 al 30 maggio 2014 (PDF), su esteri.it. URL consultato il 30 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2020).
  3. ^ Nanni Moretti racconta l'Italia in mezzo al Golpe del Cile del 1973, su avvenire.it. URL consultato il 17 ottobre 2021.
  4. ^ "L'ambasciata italiana, rifugio dall'inferno" su La Stampa del 11 settembre 1998, su baldi.diplomacy.edu. URL consultato il 10 luglio 2022.
  5. ^ Governance Fondazione Intercultura onlus, su fondazioneintercultura.org. URL consultato il 30 agosto 2021.
  6. ^ Roberto Toscano, su resetdoc.org. URL consultato il 15 ottobre 2021.
  7. ^ Libri Pubblicati da Diplomatici italiani- schede bibliografiche libri Roberto Toscano
  8. ^ Un sistema di regole anche contro violenza e terrorismo di Vanna Vannuccini in La Repubblica, 16 giugno 2006.
  9. ^ a b c Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Ambasciatore italiano in Iran Bandiera dell'Iran Successore
Riccardo Sessa 2003 - 2008 Alberto Bradanini
Predecessore Ambasciatore italiano in India Bandiera dell'India Successore
Antonio Armellini 2008 - 2010 Giacomo Sanfelice di Monteforte
Controllo di autoritàVIAF (EN23702771 · ISNI (EN0000 0000 3065 660X · SBN IEIV035398 · LCCN (ENn88218179 · GND (DE1257663690 · J9U (ENHE987007316160105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n88218179