Piero De Masi

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Piero De Masi

Ambasciatore d'Italia in Namibia
Durata mandato1990 –
1996
Capo di StatoFrancesco Cossiga
Predecessore-
SuccessoreBruno Cabras

Dati generali
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneDiplomatico

Piero De Masi (Roma, 6 giugno 1937Roma, 12 ottobre 2021) è stato un ambasciatore italiano. Conosciuto per avere contribuito a salvare centinaia di cileni che scappavano dalle violenze in seguito al colpo di stato del generale Pinochet nel 1973.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Si è laureato in Scienze Politiche presso l'Università di Roma il 12 luglio 1960[1].

Carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

De Masi è entrato in carriera diplomatica nel 1964 ed ha prestato servizio in numerose sedi diplomatiche: Strasburgo, Durban, Santiago del Cile, Praga, Madrid e Berlino. È stato il primo Ambasciatore d'Italia in Namibia dal 1990 al 1996 e successivamente Console generale d'Italia a Boston (1998 - 2002) e ad Amsterdam (2002 - 2004)[2][1].

Colpo di Stato in Cile[modifica | modifica wikitesto]

De Masi si trovava in servizio come Incaricato d'affari all'Ambasciata d'Italia a Santiago del Cile nel 1973, durante il Colpo di Stato organizzato dal Generale Augusto Pinochet. De Masi era il funzionario di più alto grado in servizio presso l'Ambasciata, essendo assente l'Ambasciatore. Immediatamente dopo il colpo di stato alcune persone (anche famiglie con bambini) cominciarono a rifugiarsi presso l'ambasciata[3]. De Masi chiese istruzioni al Ministero degli Esteri, ma non ricevette alcuna risposta. Per diversi mesi il numero dei cileni in fuga rifugiatisi presso l'Ambasciata continuò ad aumentare. De Masi fu costretto a comprare numerosi materassi di tasca propria[4], per offrire un giaciglio agli ospiti, che erano presenti in numero di oltre 50 per stanza. Grazie all'opera di De Masi centinaia di oppositori del regime cileno ebbero salva la vita e poterono partire per un esilio in Italia.[5] Le vicende dell'Ambasciata d'Italia a Santiago del Cile sono state anche il soggetto principale del film documentario Santiago, Italia, realizzato da Nanni Moretti nel 2018, e nel quale De Masi, insieme a Roberto Toscano hanno un ruolo centrale[6].

È morto in Umbria il 12 ottobre 2021[7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Piero De Masi, Santiago. 1 febbraio 1973-27 gennaio 1974, Roma, Bonanno Editore, 2013.
  • Piero De Masi, Santiago. 1 de febrero de 1973 -27 de enero de 1974, Editorial Cuadernos Del Laberinto, Editorial Cuadernos Del Laberinto, 2017.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 1978[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]