Renato Andreani

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Renato Andreani
NascitaCarrara, 7 luglio 1915
MorteAldehuela, 20 gennaio 1938
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàBombardamento
Anni di servizio1936-1938
GradoSottotenente pilota a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Renato Andreani (Carrara, 7 luglio 1915Aldehuela, 20 gennaio 1938) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Carrara il 7 luglio 1915.[3] Conseguito il diploma presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara, nel settembre 1934 frequentò il corso premilitare di pilotaggio per velivoli presso il campo di aviazione di Luni (Sarzana) e poi iniziò i corsi di volo a vela a Pavullo nel Frignano, nel periodo 1935-1936.[1] Arruolato nella Regia Aeronautica nel giugno 1936 fu nominato sottotenente di complemento nel ruolo naviganti, destinato alla Scuola da bombardamento nella quale conseguiva il brevetto di pilota militare, passando poi in servizio presso il 4º Stormo Caccia Terrestre nel settembre dello stesso anno.[1] Inviato in Spagna nel luglio 1937, assegnato all'Aviazione Legionaria, cadde in combattimento il 20 gennaio 1938 nel cielo di Aldehuela, Teruel.[1] Per onorarne il coraggio dimostrato in questo frangente fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, ardito pilota da caccia partecipava a numerosi combattimenti anche in territorio nemico, dimostrando, in ogni circostanza elevate doti di coraggio e freddo sprezzo del pericolo. Dopo un violento combattimento risolto con una brillante vittoria dell’ala fascista, impegnatosi da solo in un lungo inseguimento di apparecchi avversari in fuga, veniva sorpreso da altre forze e nell’impari lotta cadeva da prode soccombendo soltanto al preponderante numero degli assalitori. Cielo di Spagna, luglio 1937-20 gennaio 1938.[4]»
— Regio Decreto del 16 marzo 1939.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 278.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Andreani, Renato, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 2 gennaio 2022.