Alfredo Anghileri

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Alfredo Anghileri
NascitaMilano, 15 ottobre 1909
MorteSaragozza, 20 febbraio 1939
Cause della morteincidente aereo
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
CorpoAviazione Legionaria
SpecialitàBombardamento
Anni di servizio1936-1938
GradoSottotenente pilota a.a.r.n. di complemento
GuerreGuerra civile spagnola
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Alfredo Anghileri (Milano, 15 ottobre 1909Saragozza, 20 febbraio 1939) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra civile spagnola[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Milano il 15 ottobre 1909.[3] Dopo aver seguito il corso di pilotaggio presso la Scuola di Parma col grado di primo aviere scelto nell'ottobre 1932 venne trasferito alla Scuola caccia di Aviano e quindi alla Scuola di osservazione aerea di Grottaglie.[1] Divenuto sottotenente a.a.r.n. di complemento dall'aprile 1933 fu assegnato in servizio al 19º Stormo Ricognizione Terrestre. Svolto il servizio di prima nomina fu trattenuto in servizio permanente effettivo e mobilitato per esigenze dell'Africa Orientale Italiana prendendo parte alle operazioni della guerra d'Etiopia del 1935-1936 in servizio con il 7º Stormo Bombardamento Terrestre.[1] Rientrato in Italia decorato con una croce di guerra al valor militare, nel giugno 1938 fu assegnato all'Aviazione Legionaria partendo per combattere in Spagna.[1] Promosso capitano per meriti di guerra perì per un incidente aereo[N 1] sull'aeroporto di Valenzuela, Saragozza), il 20 gennaio 1939.[3] Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in una missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, ufficiale pilota di alta perizia e di elevate virtù militari, compiva più di cento ore di voli di guerra, di cui molti per audacissimi bombardamenti di piazzeforti e fortificazioni, dimostrando sempre strenuo valore e sprezzo del pericolo. In una difficile circostanza, avuto l’apparecchio seriamente danneggiato ai piani di coda dallo scoppio di un proiettile antiaereo, persisteva nell’azione, che portava ugualmente a termine, malgrado la precaria efficienza della sua macchina. Nei combattimenti aerei, sostenuti sempre vittoriosamente talvolta contro preponderanti forze da caccia nemiche, dimostrava la sua indomita volontà, il suo coraggio e la sua profonda dedizione alla causa. Incontrava morte gloriosa nell’adempimento del suo dovere. Cielo di Spagna, luglio 1938 - febbraio 1939.[4]»
— Regio Decreto del 23 gennaio 1940.[3]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Capo equipaggio di apparecchio da bombardamento ha dato in numerose azioni di guerra costanti prove di perizia, ardimento, sprezzo del pericolo ed elevato senso del dovere. Esempio di virtù militari. Cielo della Somalia, 21 gennaio-4 maggio 1936

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quel giorno un Savoia-Marchetti S.M.81 ai comandi del colonnello Mario Ventrella a causa della nebbia alle 13:36 entrò in collisione in fase di decollo con un Breda Ba.65 con ai comandi il capitano Antonio Miotto, comandante della 65ª Squadriglia Caccia d’Assalto, e si schiantò al suolo incendiandosi. A bordo, oltre a Ventrella, vi erano il tenente colonnello Letterio Cannistraci, comandante del 25º Gruppo del 111º Stormo da Bombardamento Veloce “Sparvieri”, il tenente colonnello Francesco Imperi, comandante del 35º Gruppo del 111º Stormo, il tenente Alfredo Anghileri, della 285ª Squadriglia del 30º Gruppo, e il sergente maggiore motorista Marcello Ponticelli della 281ª Squadriglia del 30º Gruppo. Sopravvisse solo, gravemente ustionato, il primo aviere radiotelegrafista Carlo Ficcadenti.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ruggero Bonomi, Viva la Muerte. Diario dell'"Aviacion del El Tercio", Roma, Ufficio Editoriale Aeronautico, 1941.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1924-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 278.
  • Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica. Eritrea Somalia Etiopia (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]