Premio Buscaglione

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Premio Buscaglione
LuogoTorino
Anni2010 - presente
Datesettembre - marzo
Sito ufficialewww.sottoilcielodifred.it/

Il Premio Buscaglione è un concorso musicale dedicato ad artisti emergenti che si tiene a Torino ogni due anni. Il Premio è intitolato a Fred Buscaglione, in quanto trae origini dal cantautorato italiano, ma ha come intento quello di scoprire a cadenza biennale la band del futuro. Tra i requisiti dei brani presentati c'è quello che i testi siano in lingua italiana; la selezione dei finalisti avviene in parte tramite una giuria di esperti e in parte con un voto popolare espresso via web.[1]

Attivo dal 2010, ha premiato negli anni tra gli altri: Lo Stato Sociale (Primo Premio 2012), Eugenio in Via di Gioia (Premio della Critica 2014), Blindur (Primo Premio 2016), Yosh Whale (Primo Premio 2018), Nervi (Primo Premio 2020).

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

2010[modifica | modifica wikitesto]

La prima edizione del Premio Buscaglione ha visto collaborazioni con il Club Tenco e con i parenti di Fred Buscaglione.[senza fonte] Dei 150 gli iscritti al Premio, quattro sono stati indicati dal Club Tenco[2] e sei sono stati selezionati da una giuria tecnica[2], accendendo così alle semifinali che si sono svolte l'11 e il 12 febbraio al Teatro Vittoria di Torino. Alla finale hanno partecipato quattro artisti: Matteo Castellano, Giovanni Block, Puso e Jang Senato[3]. Il presentatore delle serate è stato Mao, mentre gli ospiti delle semifinali e della finale sono stati gli Astervejas, Ettore Giuradei e Dente.

Il vincitore del Primo Premio è stato Giovanni Block mentre il Premio della Critica è stato assegnato a Jang Senato.

2012[modifica | modifica wikitesto]

La seconda edizione del Premio Buscaglione ha avuto 405 iscritti. Da questa edizione è iniziata la collaborazione con l'etichetta indipendente La Tempesta Dischi che offre al vincitore la possibilità di inserire un proprio brano nella compilation dell'etichetta.

Il Primo Premio è stato vinto da Lo Stato Sociale, mentre il Premio della Critica è stato attribuito a Venus in Furs. Il Premio Tempesta Dischi è andato ad Andrea Cola.[4]

2014[modifica | modifica wikitesto]

La terza edizione ha avuto 622 iscritti, dieci di questi sono giunti alle semifinali che si sono svolte alle Officine Corsare di Torino e hanno avuto come ospiti i Fast Animals and Slow Kids e il Management del dolore post-operatorio. La finale invece si è svolta sul palco dell'Hiroshima mon Amour di Torino e ha visto come ospiti speciali Diaframma, Venus in Furs e Andrea Cola.[5]

Il Primo Premio è stato vinto dagli Etruschi from Lakota, il Premio della Critica dagli Eugenio in Via Di Gioia, mentre i Pagliaccio hanno vinto il Premio Tempesta Dischi.

2016[modifica | modifica wikitesto]

La quarta edizione ha visto ampliarsi il ventaglio di premi. Il Premio King Kong Radio 1 ha consentito al vincitore di proporre il proprio progetto musicale all’interno della trasmissione radiofonica di Rai Radio 1 condotta da Silvia Boschero[6]. Il Premio MEI ha dato l'opportunità ad un artista di suonare al Meeting delle etichette indipendenti.[senza fonte] Gli ospiti speciali di questa edizione sono stati gli Eugenio in Via di Gioia (già vincitori del Premio della Critica dell'edizione precedente), Iosonouncane e Dente. Anche in tale occasione la semifinale si svolse alle Officine Corsare e la finale all'Hiroshima mon amour.[7]

I Blindur si sono aggiudicati il Primo Premio e il Premio Tempesta Dischi mentre agli Albedo è andato il Premio della Critica. I La Municipàl vincono il Premio MEI.

2018[modifica | modifica wikitesto]

La quinta edizione ha visto ulteriormente ampliarsi il ventaglio dei premi: il Premio Sold Out ha permesso al vincitore di suonare come band di apertura ad un concerto di Zen Circus o Lo Stato Sociale. Inoltre sono state aggiunte due date di qualificazione nei mesi di gennaio al Serraglio di Milano e al Locomotiv di Bologna.

Andrea Laszlo De Simone[8], i Pinguini Tattici Nucleari e i Canova sono stati gli ospiti delle semifinali e della finale del Premio che si sono svolte il 15-16-17 marzo all'Hiroshima Mon Amour di Torino.

Gli Yosh Whale, band salernitana, si sono aggiudicati il Primo Premio[9], mentre La notte hanno vinto il Premio della Critica. Ai ragazzi de Il Branco va il Premio Sold Out.

2020[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione 2020, inizialmente prevista a marzo ma poi rimandata a causa della pandemia di COVID-19 si è svolta dal 25 al 27 settembre 2020 presso l'Open Factory di Nichelino. Le tre serate sono state presentate da Gigi Giancursi (ex Perturbazione) ed Eugenio Cesaro (Eugenio in Via di Gioia).

Alla prima semifinale di venerdì 25 settembre erano in gara: Fanoya, I Cieli di Turner, Martiny, Malamore, Nòe. Alla seconda semifinale (sabato 26 settembre) erano in gara: Leandro, Nervi, Osaka Flu, Tōru. Sono stati ammessi alla serata finale di domenica 27 settembre Nòe, Nervi, Malamore e Osaka Flu.

Gli ospiti che si sono esibiti durante le tre serate: Management, Fulminacci e Margherita Vicario.

Nervi ha vinto il Premio Buscaglione e i premi Tempesta Dischi e Sold Out mentre il Premio della critica è stato attribuito a Nòe.

Vincitori[modifica | modifica wikitesto]

Primo premio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2023 – Hey!Himalaya
  • 2020 – Nervi
  • 2018 – Yosh Whale
  • 2016 – Blindur
  • 2014 – Etruschi from Lakota
  • 2012 – Lo Stato Sociale
  • 2010 – Giovanni Block

Premi speciali[modifica | modifica wikitesto]

Premio della Critica
  • 2023 – Miglio
  • 2020 – Nòe
  • 2018 – La Notte
  • 2016 – Albedo
  • 2014 – Eugenio in Via Di Gioia
  • 2012 – Venus in Furs
  • 2010 – Jang Senato
Premio Booster
  • 2023 – Hey!Himalaya
Premio King Kong Radio 1
  • 2016 – Matteo Fiorino
Premio MEI
Premio Riflettori
  • 2023 – Miglio
Premio Sold out
  • 2023 – Miglio
  • 2020 – Nervi
  • 2018 – Il Branco
Premio Tempesta Dischi
  • 2023 – Miglio
  • 2020 – Nervi
  • 2018 – Yosh Whale
  • 2016 – Blindur
  • 2014 – Pagliaccio
  • 2012 – Andrea Cola

Sotto il cielo di Fred 2015[modifica | modifica wikitesto]

La compilation del Premio Buscaglione viene pubblicata nel 2015 con la finalità di supportare economicamente il Premio.[senza fonte] Essa è pubblicata dall'etichette Phonarchia Dischi[10] e Libellula Music[11] ed è composta da brani di Fred Buscaglione reinterpretati da 12 artisti italiani. Alcuni sono i vincitori delle edizioni del Premio come Lo Stato Sociale, Etruschi from Lakota, Eugenio in Via Di Gioia mentre altri artisti hanno voluto partecipare per sostenere il Premio. Tra gli altri: Brunori Sas, Dente, Bugo, Paolo Benvegnù, Perturbazione, Nicolò Carnesi, Il Pan del Diavolo, Sweet Life Society, Venus in Furs.

  1. Nel cielo dei bars - Brunori Sas
  2. Guarda che Luna - Dente
  3. Love in Portofino - Paolo Benvegnù
  4. Eri piccola così - Bugo
  5. Mi sei rimasta negli occhi - Niccolò Carnesi
  6. Teresa non sparare - Lo Stato Sociale
  7. Sigaretta - Perturbazione
  8. Noi duri - Pan del Diavolo
  9. Juke Box - Sweet Life Society
  10. Porfirio Villarosa - Etruschi from Lakota
  11. Buonasera signorina - Eugenio in Via di Gioia
  12. Voglio scoprir l'America - Venus in Furs

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Aperte le iscrizioni al Premio Buscaglione, su siae.it, SIAE. URL consultato il 9 aprile 2018.
  2. ^ a b Iceberg Bologna Creative Area, ufficio giovani artisti, Bologna, su comune.bologna.it. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  3. ^ LoriStyliner - Web Art Director, Premio Buscaglione: le interviste agli artisti / Intervista / B urself :: cuBE version, su be-urself.com. URL consultato il 9 aprile 2018.
  4. ^ Premio Buscaglione – II° edizione – Sotto il cielo di Fred | Paperstreet, in Paper Street, 23 febbraio 2012. URL consultato il 9 aprile 2018.
  5. ^ Premio Buscaglione, al via le finali, in LaStampa.it. URL consultato il 9 aprile 2018.
  6. ^ FIORINO, DA BUSCAGLIONE A KING KONG, su rai.it, Rai Radio 1, 26 MAGGIO 2016.
  7. ^ I nicesi Lo Straniero semifinalisti al 4º Premio Buscaglione, in La Nuova Provincia, 2 marzo 2016. URL consultato il 25 ottobre 2021.
  8. ^ Laszlo De Simone al Premio Buscaglione: "Ma non faccio la star, il mio mestiere è quello di padre", in Repubblica.it, 15 marzo 2018. URL consultato il 9 aprile 2018.
  9. ^ La band salernitana Yosh Wale vince il Premio Buscaglione 2018. URL consultato il 9 aprile 2018.
  10. ^ Sotto il Cielo di Fred, su Apple Music, Phonarchia Dischi, 21 Aprile 2015.
  11. ^ Sotto il Cielo di Fred, su RockIt, Libellula Music, 14 Aprile 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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