Andrea Laszlo De Simone

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Andrea Laszlo De Simone
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenerePop progressivo
Musica d'autore
Pop barocco
Pop psichedelico
Periodo di attività musicale2012 – in attività
Strumentovoce, chitarra, batteria
Etichetta42 Records, Ekleroshock, Hamburger Records
GruppiNadàr Solo, Anthony Laszlo
Album pubblicati2
Studio2

Andrea Laszlo De Simone, all'anagrafe Andrea Oliviero Laszlo De Simone Saccà (Torino, 18 febbraio 1986), è un cantautore, polistrumentista e produttore discografico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Autodidatta e schivo, scrive, suona e produce tutti i suoi brani, principalmente in casa e in solitudine[1]. Sperimenta differenti modalità produttive, dall’elettronica alla classica, avvalendosi di strumentisti ad hoc nelle fasi finali di rifinitura.

Inizialmente batterista dei Nadàr Solo in cui ha militato anche il fratello e frontman Matteo, esordisce da solista nel 2012 con un disco sperimentale autoprodotto dal titolo Ecce homo, come l'omonima opera del filosofo Nietzsche.

Nel 2017 pubblica con 42 Records[2] l'album Uomo Donna, prodotto insieme al fonico piemontese Giuseppe Lo Bue, che viene annoverato da Rolling Stone[3] secondo miglior disco solista prog italiano degli ultimi venti anni.

Alla fine del 2019 produce e pubblica, sempre con 42 Records, l'album Immensità, una suite tra il pop e la musica classica, accompagnato dall’omonimo mediometraggio musicale. Immensità esce in Italia per 42 Records e in Francia, Belgio, Regno Unito, Stati Uniti e Canada per Ekleroshock e Hamburger Records, ricevendo recensioni positive dalla critica d'oltralpe[4][5][6][7].

Nel 2020 pubblica il singolo Dal giorno in cui sei nato tu, canzone dedicata ai suoi figli, supportata da un video in super8 realizzato dal primogenito Martino.

A gennaio del 2021 esce Vivo, la ballata italiana accompagnata dalla piattaforma omonima animata da live-cams in diretta da tutto il mondo, il suo primo vero lavoro di produzione presso il nuovo studio Ecce Homo[8][9].

L’11 aprile 2021 pubblica in streaming su Dice TV Il Film del Concerto, ripresa del concerto eseguito con il supporto dell’"Immensità Orchestra", composta da undici elementi. La regia è di Fabrizio Borelli e si è svolto negli spazi della Triennale con la produzione del MI AMI Festival[10].

Alla fine di agosto 2021 torna dal vivo con l’Immensità Orchestra: solo tre concerti a Torino per TOdays festival[11], a Roma nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica e a Bari, davanti alla Basilica di San Nicola, per Locus festival[12].

In occasione di queste tre date, annuncia la sospensione dell’attività live “a tempo indeterminato”, al fine di continuare a dedicarsi alla famiglia e concentrarsi sulla composizione e produzione musicale.[13]

Successivamente a ciò, le sue canzoni sono state inserite in film italiani e internazionali. Tra gli altri: Le Lycéen di Christophe Honoré, L'ombra del giorno di Giuseppe Piccioni, Coma di Bertrand Bonello e Tutto Chiede Salvezza di Francesco Bruni. Nell'ottobre 2021, alla Festa del Cinema di Roma, viene presentato il film Promises di Amanda Sthers, che contiene la prima colonna sonora originale dell'artista. [14]

Nel 2022 esce il singolo I nostri giorni accompagnato da un video musicale diretto da Donato Sansone ed Enrico Bisi e seguito dal libro fotografico Vivo/I nostri giorni. Questo è il secondo incontro artistico tra padre e figlio e contiene i fotoritratti in pellicola scattati da Luciano De Simone negli anni ‘70, oltre al 45 giri con due brani da ascoltare sfogliando le pagine in bianco e nero del libro. [15]

Nel 2023, l'artista realizza la colonna sonora del film francese Le Règne Animal di Thomas Cailley, presentato in concorso nella sezione Un Certain Regard alla 76ª edizione del Festival di Cannes.[16][17] Nel gennaio del 2024, l'artista è stato incluso fra i candidati alla Migliore colonna sonora alla 49ª edizione dei Premi César,[18][19] aggiudicandosi quindi il premio il 23 febbraio seguente.[20][21]

Successo internazionale[modifica | modifica wikitesto]

De Simone è stato l'apripista per l'interesse, da parte del pubblico francese, per la nuova generazione di cantautori e artisti italiani del XXI secolo in Francia.[22]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Da solista[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Ecce homo
  • 2017 – Uomo Donna

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2020 – Immensità

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Solo un uomo
  • 2012 – 11:43
  • 2012 – I nostri piccoli occhi
  • 2017 – Vieni a salvarmi
  • 2017 – La guerra dei baci
  • 2017 – Sogno l'amore
  • 2018 – Gli uomini hanno fame
  • 2018 – Sparite tutti
  • 2019 – Conchiglie
  • 2019 – Mistero
  • 2019 – La nostra fine
  • 2019 – Immensità
  • 2020 – Dal giorno in cui sei nato tu
  • 2021 – Vivo
  • 2022 – I nostri giorni

Con il duo Anthony Laszlo[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 – Anthony Laszlo

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chi è Andrea Laszlo De Simone, il cantante di "Vivo", su tg24.sky.it, 18 febbraio 2021. URL consultato il 22 marzo 2021.
  2. ^ Andrea Laszlo De Simone - 42 Records, su 42records.it. URL consultato il 22 marzo 2021.
  3. ^ I migliori 10 dischi solisti prog usciti in Italia negli ultimi 20 anni, su rollingstone.it, 3 settembre 2020. URL consultato il 22 marzo 2021.
  4. ^ (FR) Le son du jour : immense comme Andrea Laszlo De Simone, su liberation.fr, 16 gennaio 2020. URL consultato il 22 marzo 2021.
  5. ^ (FR) Musique : La magie grise d'Andrea Laszlo de Simone, su vanityfair.fr, 11 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2021.
  6. ^ (FR) “Immensità”, l’album grandiose d’Andrea Laszlo De Simone, su lesinrocks.com, 13 marzo 2020. URL consultato il 22 marzo 2021.
  7. ^ (FR) "Immensità" par Andrea Laszlo de Simone, su franceinter.fr, 4 maggio 2020. URL consultato il 22 marzo 2021.
  8. ^ “Vivo” di Andrea Laszlo De Simone è il brano che state ascoltando a Deejay chiama Italia, su deejay.it, 28 gennaio 2021. URL consultato il 22 marzo 2021.
  9. ^ Venerus E Andrea Laszlo De Simone, Le Belle Novità Della Musica Italiana, su capital.it. URL consultato il 22 marzo 2021.
  10. ^ Dal buio alla luce: Andrea Laszlo De Simone racconta il Film del suo concerto, su rockit.it.
  11. ^ TOdays festival, su todaysfestival.com.
  12. ^ Locus Festival, su locusfestival.it.
  13. ^ Andrea Laszlo De Simone e l’arte di dirsi addio (anzi, arrivederci), su rollingstone.it.
  14. ^ Fernando Rennis, La libertà di Andrea Laszlo De Simone, su Il Sole 24 ORE, 21 dicembre 2023. URL consultato il 30 aprile 2024.
  15. ^ Lomography - L'Umanità in uno Scatto: Intervista al Fotografo Luciano De Simone, su www.lomography.it. URL consultato il 30 aprile 2024.
  16. ^ Alvise Salerno, Andrea Laszlo De Simone firma la colonna sonora di 'Le Regne Animal', su All Music Italia, 11 ottobre 2023. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  17. ^ Andrea Laszlo De Simone pubblica la colonna sonora composta per il film francese "Le Règne Animal", su Ondarock. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  18. ^ Dario Falcini, “Le Règne Animal”: Andrea Laszlo De Simone sta facendo qualcosa di davvero grande, su Rockit, 23 febbraio 2024. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  19. ^ (EN) Melanie Goodfellow, ‘The Animal Kingdom’ Leads Nominations For France’s 2024 César Awards, Followed By ‘Anatomy Of A Fall’ – Full List, su Deadline, 24 gennaio 2024. URL consultato il 23 febbraio 2024.
  20. ^ a b Il cantautore italiano Andrea Laszlo De Simone ha vinto il premio César per la miglior colonna sonora, su Il Post, 24 febbraio 2024. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  21. ^ a b Andrea Laszlo De Simone ha vinto il premio César, su Rockit, 24 febbraio 2024. URL consultato il 24 febbraio 2024.
  22. ^ La musica italiana sta meglio in Francia, su rockit.it, 19 febbraio 2024. URL consultato il 22 febbraio 2024.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN215161271970647440621 · ISNI (EN0000 0004 6630 2511 · SBN LO1V455578 · BNF (FRcb179156195 (data)