Piero Capello

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Piero Capello (Oulx, 22 marzo 1928Oulx, 18 settembre 1987[1]) è stato un giornalista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in alta Val Susa, dopo essersi arruolato giovanissimo volontario nella RSI a fine guerra si trasferì a Torino per fare l'operaio metalmeccanico e frequentarne l'università diventando poi giornalista. Nel 1962 fondò con Alfredo Cattabiani, Piero Femore e Giovanni Cantoni la casa editrice Edizioni dell'Albero. Fu anche autore di numerosi saggi.[2]

Collaborò e scrisse su vari quotidiani e periodici (anche con gli pseudonimi Amedeo Principi e Cristiano Montaldi), esordendo nel 1951 sulla Voce della giustizia; poi collaborò con il Meridiano d'Italia, Il Nazionale[3], la Gazzetta del Popolo, Gente[4], Il Borghese, La Notte, Candido, Il Roma e Il Giornale d'Italia. Diresse il mensile politico-letterario Il Conciliatore[5][6].

Negli anni 70 fu inoltre consigliere comunale a Torino per il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale[7].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Piero Capello, Cronache di un anno, Torino, Toso editrice, 1961.
  • Piero Capello, Gli spaiati, Torino, Edizioni dell'Albero, 1963.
  • Piero Capello, Torino nel tempo, Torino, Rigois, 1965.
  • Piero Capello, Sigfrido Bartolini, Grosseto, Tipografia Ombrone, 1974.
  • Vittorio Enzo Alfieri, Piero Operti: un eretico dell'antifascismo, scritto di Piero Capello, Roma, G. Volpe, 1976.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Necrologio, Stampa Sera, 22 settembre 1987, p. 28.
  2. ^ Vetrina: Storia, in Radiocorriere TV, n. 28, 1961, p. 21.
  3. ^ Gennaro Vaccaro (a cura di), «Capello Piero», in Panorama biografico degli Italiani d'oggi, Roma, Armando Curcio Editore, 1956, p. 286.
  4. ^ Odoardo Reggiani, Luisa Ferida, Osvaldo Valenti: ascesa e caduta di due stelle del cinema, Milano, Spirali, 2001, pp. 233, 239.
  5. ^ Gianfranco de Turris (a cura di), Testimonianze su Evola, Roma, Edizioni Mediterranee, 1985, p. 72.
  6. ^ Mario Bozzi Sentieri, Il Conciliatore, in Dal neofascismo alla nuova destra: le riviste, 1944-1994, Roma, Nuove idee, 2007, p. 71.
  7. ^ Lorenzo Ventavoli, La curiosa industria: Italo Cremona, un pittore al cinema, Torino, Lindau, 1996, p. 201.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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