Paolo Lugano

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Paolo Lugano
NascitaAsti, 26 maggio 1912
MorteAmba Tigris, 4 settembre 1937
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Regno d'Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Regio corpo truppe coloniali della Libia
RepartoXLIV Battaglione coloniale
Anni di servizio1933-1937
GradoTenente in s.p.e.
CampagneArbegnuoc
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Paolo Lugano (Asti, 26 maggio 1912Amba Tigris, 4 settembre 1937) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle operazioni di controguerriglia in Africa Orientale Italiana[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Asti il 26 maggio 1912, figlio di Enrico e Luisa Isnardi.[1] Arruolatosi nel Regio Esercito, il 29 ottobre 1931 iniziò a frequentare la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena dalla quale uscì il 1 ottobre 1933 assegnato all'arma di fanteria, corpo dei bersaglieri, in forza al 4º Reggimento bersaglieri. Promosso tenente il 1º ottobre 1935, nell'aprile dell’anno successivo fu trasferito in servizio nel Regio corpo truppe coloniali della Libia.[1] Sbarcato a Bengasi il 20 aprile entrò in servizio nella 4ª Compagnia mitraglieri del XLIV Battaglione eritreo.[1] Inviato in Africa Orientale Italiana si imbarcò con il suo reparto a Tobruk l'8 ottobre 1936 sbarcando a Massaua, in Eritrea, il 17 dello stesso mese.[1] Cadde in combattimento ad Amba Tigris il 4 settembre 1937 nel corso delle operazioni di controguerriglia, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Raggiungeva volontario il suo battaglione in partenza per operazioni di grande polizia. Durante aspro combattimento dava prove esemplari di valore personale. Sebbene ferito gravemente ad un braccio, accorreva ad una mitragliatrice i cui serventi erano rimasti uccisi e da solo con sovrumana energia, appoggiando il corpo all’arma, continuava il tiro sulle orde nemiche, facendo strage. Cadeva da eroe sull’arma stessa col nome della Patria sulle labbra. Amba Tigris (Socotà), 4 settembre 1937.[3]»
— Regio Decreto 29 giugno 1939.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 254.
  3. ^ Medaglie d'oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti lì 7 agosto 1939, registro 6 Africa Italiana, foglio 326.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al Valor Militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 254.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]